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...Emanuele Calaiò

...Emanuele Calaiò
martedì 4 ottobre 2016, 00:002016
di Chiara Biondini

Federica del Deo, moglie del giocatore del Parma, Emanuele Calaiò è tornata a parlare per la rubrica L'altra metà di, di Barbara Carere, questa volta telefonicamente ai microfoni di TMW Radio.

Come ti trovi in quel di Parma?
"Diciamo che soprattutto negli ultimi anni abbiamo girato abbastanza, a parte le difficoltà pratiche sono state tutte belle esperienze, fortunatamente dove siamo stati ci siamo trovati bene. E' presto per dirtelo ma il primo impatto è sicuramente positivo, Parma è una bellissima città, la pecca è che è senza mare. Ci godiamo questi ultimi anni da vita da nomade".

La città che ti porti di più nel cuore?
"A parte Napoli, che è la mia città, però a livello calcistico per Emanuele è quella che gli ha dato di più, sopratutto a livello di emozioni, è una città particolare, ci è cresciuto calcisticamente. Siena è la città dove siamo stati di più 4,5 anni ho tante amiche là, che sono diventate persone importati nonostante che siamo andati via".

"Ci siamo conosciuti 17 anni fa a Torino perché Emanuele giocava nella primavera granata, e lì in prima squadra giocava il marito di mio sorella, e l'ho conosciuto quella sera al ristorante là, quando eravamo andati a trovare mia sorella e c'è stato il colpo di fulmine".

Avete due bambini Jacopo e Giulia sono diventati grandi?
"Jacopo fa dodici anni e Giulia ha 9 anni, quindi sono grandicelli, ci tengono impegnati. Se lui segue le orme del padre? Lui ha una passione smisurata per il calcio, lui gioca ora nelle giovanili del Parma, sa che glielo consentiremo,ma al primo posto c'è la scuola. Per il momento riesce ad abbinare entrambe le cose. La passione c'è poi vedremo".

Le sue impressioni sul campionato?
"A Lui gli piaceva il progetto che gli hanno proposto qui, al di là della categoria e se ricordi anni e anni fa quando era nel fiore della carriera, era in serie B in Pescara, aveva la possibilità di andare in A in tante squadre che lo volevano, ma lui scelse Napoli, perché è fatto così, E' molto istintivo e ama le sfide. Gli anni sono passati è tutto diverso ma l'entusiasmo c'è ancora, ci crede in questo progetto di risalire, lui da tutto quello che può dare!".

"Lui è molto dedito al suo lavoro, quindi da sempre il massimo, a volte va bene altre un po' meno, speriamo di vivere questi ultimi due e tre anni al meglio".

"Difetti? Il primo in assoluto che è testardo da morire, anche quando capisce di non essere nel giusto non riesce ad ammetterlo".