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...Fabio Pisacane

...Fabio PisacaneTUTTO mercato WEB
sabato 19 dicembre 2020, 00:00L'altra metà di
di Barbara Carere

Il difensore del Cagliari Fabio Pisacane e sua moglie Rosy Pesce, lo scorso anno, sono diventati genitori del loro terzogenito "Matias", proprio come ci racconta lei stessa in esclusiva per la nostra rubrica.
"Sono diventata mamma in un momento difficile - confida Rosy- perché dopo appena tre mesi dalla sua nascita è scattato il lockdown, per cui ho sofferto per il fatto di non poter portare i miei figli a fare una passeggiata vicino al mare, di non potergli far condurre una vita normale, però Matias, proprio come il significato del suo nome, è stato un dono di Dio perché è arrivato in un momento che proprio non me lo aspettavo, un terzo dono inaspettato (ride, n.d.r.)".

Rosy hai scelto tu allora il suo nome?
"Barbara, si, a me piaceva molto questo nome, ma Fabio voleva chiamarlo Gabriel in onore di Batistuta, il suo idolo calcistico perché il mio primo figlio si chiama Andrea, come mio suocero, il mio secondo figlio Francesco, come mio papà, il terzo avevamo idee diverse infatti spesso è stato motivo di disaccordo, così ho deciso di fare la classica pesca. Abbiamo scritto i due nomi sui fogliettini e i bimbi hanno pescato ed è stato sorteggiato Matias. Per mia grande gioia".

Tutti e tre i tuoi figli sono nati a Napoli una scelta voluta?
"Si, perché siccome siamo. una famiglia numerosa ho pensato che sarebbe stato più semplice partorire nella mia città nativa, anche perché avere la famiglia accanto ti da più sicurezza e poi sono legata al mio medico. Anche se Cagliari è la mia seconda città, perché abbiamo deciso di vivere lì. Ci siamo trasferiti a luglio nella nostra nuova casa, però Napoli è sempre la mia città d'origine".
Rosy facciamo un passo indietro, qual è stato il ricordo più bello del giorno del tuo matrimonio?
"In realtà il matrimonio in se è il ricordo più bello perché per noi è stato il coronamento di un sogno. Ci siamo fidanzati da piccoli dopo dieci anni volevamo una nostra indipendenza e crearci una famiglia e quindi di quel passo eravamo felici. Ricordo che dall'emozione sono arrivata in chiesa correndo, avevo paura di cadere (ride, n.d.r.) dall'emozione. Un momento che ricordo con particolare trasporto è quando mio papà (poiché paralitico) mi aspettava all'altare con Fabio. Mio fratello mi accompagnò in chiesa prima da mio papà e poi lui mi consegnò nelle mani del mio futuro marito e mi disse "Ora posso anche morire". Ho provato una gioia immensa difficile da spiegare a parole".

Come state vivendo questo difficile momento causato dalla pandemia?
"La pandemia è stata per tutti noi un fulmine a ciel sereno nessuno se lo aspettava. Ho sofferto tanto nel periodo del lockdown, non tanto per me, ma nel vedere i miei bambini chiusi in casa e privati delle loro semplici azioni quotidiane, come la scuola o una passeggiata in spiaggia vicino al mare e soffrivo molto perché guardavo loro che non potevano più condurre la vita in normalità. Tre mesi chiusi in casa non è stata una cosa facile, la preoccupazione al difuori era tanta e di quello che poteva succedere a tutti noi, non solo familiari ma al mondo intero, una catastrofe senza precedenti".

Cosa ti aspetti di trovare sotto il tuo albero di Natale?
"Barbara a dirti il vero niente di materiale, il mio desiderio più grande è di trovare le persone che amo, a cui tengo, perché loro sono il mio regalo per sempre. Solo la serenità mi auguro per tutti noi e di uscire indenni al più presto da questo dramma della pandemia".

Cosa auguri a tutti per questo Natale?
"AUGURO a ciascuno di noi, me compresa, di uscire da questa brutta batosta della pandemia rinnovati, come persone migliori che mettano più il cuore e la bontà in ogni cosa. E quando tutto sarà finito di continuare ad essere persone migliori e di non dimenticare mai quello che abbiamo lasciato alle spalle, il dramma che ci ha travolto senza preavviso. Per cui dobbiamo vivere in serenità il presente. Buon Natale dalla nostra famiglia di cuore a tutti voi, a te Barbara, alla tua famiglia e a tutti i tuoi lettori".

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