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... Guillermo Giacomazzi

... Guillermo Giacomazzi
sabato 7 agosto 2010, 00:002010
di Barbara Carere

In alcuni casi le diversità si compensano a vicenda fondendosi tutt'uno con l'amore ed è proprio il caso dei nostri simpatici protagonisti di questa settimana: il capitano del Lecce Guillermo Giacomazzi (33 anni)e la sua splendida moglie Andreina Ingrosso (27 anni) che pur appartenendo a due culture diverse hanno saputo amalgamarsi e trovare un grande equilibrio: "Le diversità di lingua e cultura non ci hanno mai spaventato - confida Andreina - anzi devo
ammettere che è stato più facile di quanto pensassi perché grazie a un valore importante come quello della famiglia ci siamo resi conto di essere simili e di credere negli stessi valori?"

Andreina, come vi siete conosciuti?
"Il destino volle che frequentassi una piscina nei pressi del suo campo di allenamento e così un giorno i nostri sguardi s'incrociarono e ci trovammo a chiacchierare scambiandoci il numero di telefono".

E poi?
"Un giorno mi chiese se potevo andare a casa sua a preparargli un piatto con il sugo così come glielo preparava la mamma, mi cimentai in questa nuova avventura provando a preparare questo sugo con una ricetta brasiliana ma finimmo col mangiare pasta al burro (ride, ndr). Da quel giorno siamo diventati inseparabili e dopo due mesi abbiamo deciso di andare a convivere nonostante la mia famiglia non volesse, mio padre non mi ha rivolto per un po' la
parola, però poi si rese conto che l'amore era troppo grande per ostacolarlo".

Ricordi la proposta di matrimonio?
"Come potrei non ricordarla è stata speciale come lui, ricordo che era in ritiro a Cavalese e al telefono mi chiese di sposarlo poiché aspettavamo la nostra prima bambina (Stephanie, sette anni) mi disse che avrebbe voluto accoglierla in una famiglia già formata, ricordo solo che scoppiai a piangere e al suo ritorno si presentò con uno splendido anello come da tradizione".

Che ricordi hai del giorno del tuo matrimonio?
"Bellissimo, era il sedici giugno del 2004, ci siamo sposati nella mia città Cavallino in provincia di Lecce. Un ricordo bellissimo, quel giorno era al settimo cielo. Quando sono entrata in chiesa ed ho visto mio marito che mi aspettava all'altare con nostra figlia Stephanie in braccio, ho creduto diimpazzire dalla gioia. Avevo coronato il mio sogno da bambina, sposare l'uomo che amavo in un meraviglioso abito bianco e in più era anche presente
il frutto del nostro amore".

Com'è nel privato il capitan Giacomazzi?
"Una persona semplice, sorridente, scherzosa e soprattutto umile e attaccato alla famiglia. Con i nostri figli Stephanie e Sebastian (4 anni) è un papà fantastico e molto premuroso".

Come trascorrete il tempo libero?
"Quando non deve fare allenamento, portiamo i bambini al parco o Sebastian a scuola calcio. A volte ci riuniamo con qualche compagno di squadra in particolare abbiamo legato con la famiglia Corvia e Di Michele".

Vacanza ideale?
"Le ultime trascorse in Sardegna, tutti insieme. Questa estate ci siamo divertiti molto con la famiglia Corvia e Di Michele".

Considerando la promozione in serie A, avevate più di un motivo per festeggiare?
"Sì, sono una tifosa sfegatata, anche se piove, prendo i bimbi e mio cognato e vado allo stadio perché non né perdo una!"

Come avete festeggiato la promozione in serie A?
"Con una cena con tutta la squadra a casa nostra ed io ho regalato a tutte le mogli, una maglia con la lettera A e le foto dei bambini, abbiamo trascorso dei momenti indimenticabili".

Prima di entrare in campo tuo marito compie dei riti scaramantici?
"Forse quando era più giovane sì, ma ora non più, si limita a dare un bacio a me e ai bambini prima di andare in ritiro e porta un braccialetto preso inSudamerica rosso che è un suo portafortuna".

Ha dei tatuaggi?
"Si due, uno sul polpaccio con le iniziali mie e dei bambini e uno sull'avambraccio con i nomi dei bimbi".

Chi cucina in casa?
"Per carità io! Barbara, non faccio preparare a mio marito nemmeno il caffè altrimenti mi danneggia tutti i mobili con vari schizzi, meglio che cucino io per la nostra incolumità".

Qual è il suo piatto preferito?
"Pasta alla carbonara e cotolette alla milanese, anche se le mangia raramente considerando che è uno che ci tiene alla forma fisica".

E il suo piatto preferito Sudamericano?
"L'asado (carne argentina ai ferri) e l'Empanada (pasta sfoglia preparata a mano imbottita con olive, prosciutto, uova o con la carne macinata al posto del prosciutto)".

Qual è la sua dimostrazione d'amore quotidiana?
"Lui è una persona molto affettuosa, mi riempie di attenzioni, anche se sono trascorsi otto anni è come se fosse sempre il primo, quando si sveglia e mi bacia dicendomi: buongiorno amore mio mi rende conto di quanto sia fortunata".

Andreina grazie per la tua simpatia contagiante e soprattutto il tuo saluto ai lettori di TMW.
"Grazie a te Barbara e saluto tutti i vostri lettori e specialmente i tifosi leccesi con un gran grido: Forza Lecce!"