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Spalletti-Icardi, uno è di troppo! Roma, Totti non può bastare… Kean, piano con i paragoni

Spalletti-Icardi, uno è di troppo! Roma, Totti non può bastare… Kean, piano con i paragoniTUTTO mercato WEB
mercoledì 3 aprile 2019, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Terence Hill ha, recentemente, festeggiato le 80 primavere! Doveroso un omaggio… Avete presente il film “Dio perdona… io no!”? Si tratta di una Pellicola del 1967 con la fortunata coppia Bud Spencer-Terence Hill. Due attori uniti da un’amicizia vera… Bene, il sentimento che lega Spalletti e Icardi è di natura differente. Il buon Luciano, nel giro di un paio di giorni, è passato dal definire Maurito “uno che non fa la differenza” a tratteggiarlo come uno che all’Inter “… è più importante di Messi e CR7”. Nel già citato film “Dio perdona… io no!”, tutto ruota attorno ad una montagna di soldi e, anche in questo caso, il denaro ha un ruolo centrale nella faccenda. Spalletti deve raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League, a qualsiasi costo… Si sta giocando la riconferma, conscio che, dovesse fallire con l’Inter, difficilmente avrà un’altra ghiotta chance in Italia. Spalletti ha bisogno di Icardi, gli serve il suo goleador principe. Icardi, dal canto suo, deve togliersi di dosso la ruggine e le polemiche, deve ritrovarsi come calciatore. Ha bisogno di giocare, per “farsi bello” in vista del ballo d’estate, quando cercherà di trovarsi una nuova sistemazione. Inutile mentire. Pensare che i due, al termine della stagione in corso, possano abbracciarsi e continuare a lavorare insieme da “buoni amici” è decisamente improbabile. Uno dei due è di troppo e, al momento, Icardi è quello più vicino a fare le valigie (anche perché, tra i tifosi, il suo comportamento non è affatto piaciuto). C’è anche una terza ipotesi: entrambi via dall’Inter a giugno! Molto dipenderà dalle prossime gare e, soprattutto, da quel pass per la Champions League che vale una montagna di milioni… Si sa, non sempre i milioni fanno la felicità ma aiutano, certamente, a raggiungerla…
Caos all’Inter, non si scherza a Roma… D’improvviso, tutti si sono accorti che affidare la squadra a Ranieri non è stata la decisione del secolo… Ora ci si affanna a cercare una soluzione per salvare il salvabile. Troppo orgoglioso Pallotta per richiamare Di Francesco (sarebbe un passo indietro saggio e corretto), meglio “inventarsi” nuovi, strampalati, espedienti. De Rossi giocatore/allenatore e Totti presidente… Con tutto il rispetto per Totti, non mi pare una “genialata”. Totti sarà utilissimo per la Roma che verrà, non può bastare la sua conoscenza dell’ambiente per invertire la rotta di una nave destinata ad affondare come il Titanic (sarei sorpreso se i giallorossi finissero il campionato tra le prime quattro). E, per piacere, lasciamo De Rossi al suo ruolo naturale, quello di calciatore. Avrà tempo per dedicarsi al duro mestiere del tecnico…
Chiudo con Kean.

Come sempre, si sta esagerando. C’è già chi afferma che possa diventare forte come Cristiano Ronaldo (per fortuna nessuno ha tirato in ballo Messi, troppo tecnico per accostarlo a Moise). Che il ragazzo abbia talento (e una forza fisica brutale) è un dato di fatto. Che sia già destinato a diventare una stella del calcio mondiale non è dato saperlo. E’ un classe 2000, ha bisogno di giocare con la mente libera. Di sbagliare, di subire critiche feroci (arriveranno) e di rialzarsi con le proprie gambe. Kean, pare, abbia avuto come idolo Balotelli (tutto da verificare). Lungi da me giudicare i modelli di un giovane, virgulto, ragazzo (io adoravo Samantha Fox e Coco B Ware). Eppure, il nome di Super Mario calza a pennello per “spiegare” Kean. Balotelli, a 18 anni, era indicato come il futuro Signore del Calcio. Lui si sentiva destinato a vincere il Pallone d’Oro, perché era il migliore. Era il 2008, sono passati 11 anni, e Balotelli non solo non ha vinto nessun Pallone d’Oro ma si è anche perso in un bicchier d’acqua… Vero, c’è chi dice che, adesso che gioca all’O.Marsiglia, è tornato quello di un tempo. Una frase sentita tante, troppe volte… Kean va gestito con intelligenza, proprio come sta facendo Allegri. Lasciamolo crescere e sbagliare. Niente paragoni illustri, niente “sparate” da bar… Kean deve divertirsi con il pallone, tutto qui! Il talento non basta, serve tanto altro per diventare un Signore del Calcio. Balotelli insegna…

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