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45 milioni agli (ex) agenti, il fallimento della politica di Blatter...lo gnomo di Zurigo. E in Italia non gira un euro...

45 milioni agli (ex) agenti, il fallimento della politica di Blatter...lo gnomo di Zurigo. E in Italia non gira un euro...TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 15 settembre 2015, 08:332015
di Claudio Pasqualin
fonte (Testo raccolto da Alessio Alaimo)
Claudio Pasqualin (Udine, 30 maggio 1944) è un procuratore sportivo e avvocato italiano del Foro di Vicenza, esperto di diritto sportivo. È stato vicepresidente dell'AIC, presidente di AssoProcuratori ed è attualmente presidente di AvvocatiCalcio.

La Fifa ha diffuso il report dei tre mesi di calciomercato estivo 2015 e ha fornito una serie di dati e grafici che fotografano la situazione. Un dato significativo tra i tanti può essere quello relativo alle commissioni pagate agli agenti, come venivano chiamati una volta. Ma gli agenti ora non ci sono più, tutta questa e un'assurdità voluta dal signor Blatter. Il dato riportato dalla Gazzetta dello Sport sui 45 milioni spesi dalle società per gli (ex) agenti, ora intermediari, testimonia il fallimento totale della politica voluta da questo sciagurato personaggio che tanto male ha fatto al calcio mondiale e tanto male è stato interpretato dai suoi sodali italici che per compiacerlo hanno fatto una riforma peggiore rispetto ad altri paesi. Perché si è speso tanto per i procuratori? Perché c'è stata una negativa apertura alle figure più disparate che hanno avuto accesso ad una professione che prima era disciplinata da regole che ponevano delle limitazioni sul piano normativo. Ora la possibilità che chiunque possa vantarsi della qualifica di agente o intermediario (per come chiamarlo, chiedere allo gnomo di Zurigo) apre ad una serie problematiche al di là del livello culturale, moralità e competenze specifiche.

Le porte aperte a tutti non hanno certo migliorato la situazione. Nelle cronache dell'estate s'è letto di gente che si è affacciata per la prima volta nel mondo del calcio perché aveva il mandato da qualcuno. Non sono richiesti particolari requisiti, quindi la categoria viene dequalificata. Ciononostante la Federazione vorrebbe mantenere un certo controllo. Nel calcio italiano non gira un euro, abbiamo acquistato il 55% in più dall'estero rispetto all'anno scorso. Tutto questo nel disinteresse della FIGC che si è preoccupata di annotare i nomi di persone che si sono cimentate più o meno con successo nel trasferimento di calciatori...