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I nuovi presidenti: Ferrero inno alla spensieratezza, Cassarà uno venuto da Marte. Altri Parma nel calcio italiano, emergeranno...

I nuovi presidenti: Ferrero inno alla spensieratezza, Cassarà uno venuto da Marte. Altri Parma nel calcio italiano, emergeranno...TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 25 marzo 2015, 07:162015
di Claudio Pasqualin
Claudio Pasqualin (Udine, 30 maggio 1944) è un procuratore sportivo e avvocato italiano del Foro di Vicenza, esperto di diritto sportivo. È stato vicepresidente dell'AIC, presidente di AssoProcuratori ed è attualmente presidente di AvvocatiCalcio.

Quando mi affacciai nel mondo del calcio il Presidente del Coni dell'epoca, Onesti, definì i presidenti dei "ricchi scemi" perché a volte ci rimettevano dei soldi e appagavano la loro vanità con il calcio. Potevano farlo, erano imprenditori ricchi.
Direi che di acqua ne è passata sotto i ponti. Oggi la figura del presidente s'è involuta. Sono d'accordo con il presidente del Cesena Lugaresi, quando dice che non va definito presidente un personaggio come Manenti. Quando penso all'ex presidente del Parma penso a quanto sia varia la natura umana. E mi viene in mente un libro di un mio ex calciatore, Carlo Perrone. Titolo "Ogni uomo hanno la sua personalità". Esistono personaggi come quello lì, che definire presidente - perché ha sborsato un euro per tentare una truffa fortunatamente sventata - mi sembra fuoriluogo. Il presidente generalmente è una persona abbiente e autorevole. E invece sono arrivati nel calcio personaggi particolari, come per esempio il simpatico Ferrero, ma qualche dubbio sulla consistenza economica della Samp dei prossimi anni è giusto che ci sia. Ferrero tutto sommato è un inno alla spensieratezza, finché le cose vanno bene. Poi certe notizie di stampa, alcuni accadimenti oggettivi come il fallimento di Livingston, qualche perplessità non possono non generarla. Però un personaggio così fa allegria.

E sembra calato da Marte il presidente del Varese, non tanto per la retorica degli appelli alla tifoseria, quanto per la sua insipienza in materia calcistica: cercare il vicino Papini quando gli chiedono chi è il giocatore preferito della sua squadra è un pezzo di rara comicità involontaria e irresistibile. Il calcio, privo di regole anche per ciò che riguarda le proprietà, fa ridere per non piangere. Speriamo che le cose evolvano, che il calcio grazie a regole severe che Tavecchio s'è impegnato a varare non diventi terreno di scorribanda per alcuni personaggi improbabili che scorazzano in questo mondo. Nel calcio, oggi, con i costi che ci sono, è impossibile guadagnare. Oggi si fa il presidente anche per umana vanità, ma devi avere le capacità di sostenere questa voglia di apparire. Altrimenti tutti potrebbero fare i presidenti. Casi come Parma nel calcio italiano ce n'è più di uno. E piano piano emergeranno. Ma la responsabilità è di chi dovrebbe sorvegliare sulla solidità delle proprietà. Qualcosa è stato fatto. Ma evidentemente non basta. Perché continuano ad imperversare personaggi inattendibili...