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Davide Buglio, il regista che si è scoperto goleador

Davide Buglio, il regista che si è scoperto goleadorTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 7 ottobre 2019, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Il Padova continua a volare e ha già dato il primo strappo nella classifica del Girone B del campionato di Serie C. In attesa della risposta del Vicenza, impegnato nel posticipo di questa sera contro il Cesena, col 2-0 contro l’Arzignano Valchiampo i biancoscudati allenati da Salvatore Sullo hanno allungato a +6 sulle più immediate inseguitrici, lanciando un messaggio forte e chiaro alle altre pretendenti alla promozione diretta in Serie B. Un successo, quello arrivato nel tardo pomeriggio dell’Euganeo, che porta in calce la firma di Davide Buglio, che ha impiegato poco più di un mese per ritagliarsi un ruolo di primo piano con la nuova maglia del Padova.

Bomber a sorpresa - Il centrocampista classe ’98, arrivato alla corte di mister Sullo dopo un’annata da grande protagonista con l’Arezzo, ha già totalizzato 7 presenze in questo avvio di stagione, bagnato con il primo gol messo a segno proprio nella vittoria di ieri. Entrato in campo allo scoccare dell’ora di gioco, Buglio ha chiuso i conti del match siglando la rete del 2-0, con una botta mancina dal limite dell’area di rigore che non ha lasciato scampo al portiere ospite. Il feeling con il gol rappresenta una piacevole inclinazione, scoperta dal centrocampista nativo di Pietrasanta nella sua prima stagione da professionista. Le 6 reti segnate nelle 40 presenze con la maglia dell’Arezzo lo hanno reso uno dei trascinatori degli amaranto, che sotto la guida di mister Dal Canto (che ha allenato Buglio anche ai tempi della Primavera dell’Empoli) sono arrivati fino ai quarti di finale dei playoff. Un esordio col botto, dunque, per un ragazzo partito dalla scuola calcio Croce Verde di Viareggio e poi passato al Pisa, trampolino di lancio per l’approdo all’Inter. In nerazzurro, Buglio ha messo in bacheca uno scudetto con gli Under 15 allenati da Benoit Cauet, prima di accusare i fastidi della malattia di Osgood-Schlatter, un dolore cronico al ginocchio che colpisce gli adolescenti negli anni dello sviluppo. Tornato in Toscana, per vestire la maglia dell’Empoli (e sfiorare lo scudetto Under 17 e il Viareggio 2017, entrambi persi in altrettante finali beffarde), Davide ha superato i problemi fisici imponendosi come uno dei leader della Primavera azzurra (indossandone anche la fascia da capitano, ndr.). Il tutto prima del salto all’Arezzo, che gli ha spalancato le porte del professionismo aprendo il sentiero che lo ha portato a diventare uno dei volti nuovi di un Padova che punta all’immediato ritorno in Serie B.

Obiettivo Serie B - Play di centrocampo e mancino naturale, Buglio interpreta il ruolo in maniera poliedrica, sdoppiandosi tra i compiti da regista puro e le incursioni in zona d’attacco che gli stanno fruttando un buon fatturato offensivo nelle prime esperienze da professionista. Ottima tecnica di base unita a una personalità degna di nota, Buglio sa essere un leader sia tecnico che caratteriale in grado di calamitare tutti i palloni in transito dalla mediana, smistati con semplicità ed efficacia grazie alle buone doti di trasmissione. Il mancino tagliente e l’ottimo tempismo nel gioco aereo, a dispetto di un’altezza da normotipo, rappresentano due armi che Davide utilizza a dovere quando si spinge dalle parti dell’area avversaria. Un mix che ha sorpreso tutti nel primo anno all’Arezzo, caratterizzato da un rendimento di altissimo livello che il classe ’98 versiliese sta replicando anche in un’altra piazza blasonata e ambiziosa come quella di Padova. Con la maturità dei grandi, malgrado i soli ventuno anni di età, Buglio si sta ritagliando un posto di rilievo nel panorama professionistico. Il Padova può essere soddisfatto della scelta fatta, mentre Davide ha già messo nel mirino un obiettivo comune a quello del club: lo sbarco in Serie B, prossimo obiettivo di una carriera in irresistibile ascesa.

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