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Destiny Udogie, la locomotiva di Verona lancia in finale l'Under 17

Destiny Udogie, la locomotiva di Verona lancia in finale l'Under 17TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 17 maggio 2019, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

L’Italia del calcio può sognare un domani luminoso, grazie alla cavalcata che sta vedendo protagonista la Nazionale Under 17 nell’Europeo di categoria. Una spedizione già da applausi con il raggiungimento delle semifinali che sono valse il pass per il Mondiale in Brasile del prossimo ottobre, ma che rischia di diventare addirittura trionfale dopo il risultato maturato nella serata di ieri. Il 2-1 in rimonta rifilato alla Francia ha infatti lanciato gli azzurrini verso la finale del torneo continentale: bissato il traguardo dello scorso anno, con un clamoroso dejà-vu che vedrà l’Italia opposta all’Olanda, capace di batterci soltanto ai calci di rigore nella passata edizione. E se di Salvatore Esposito (autore del gol del momentaneo pareggio) vi abbiamo già raccontato qualche giorno fa, oggi è il turno di un altro dei grandi protagonisti della cavalcata azzurra, che ieri ha messo il timbro decisivo per volare alla finalissima.

Terzino goleador - Iyenoma Destiny Udogie è il ragazzo del destino, colui che ha piantato la banderilla finale per matare la Francia e lanciare l’Italia in finale per il secondo anno consecutivo. Nato a Verona da genitori nigeriani, il terzino sinistro classe 2002 è un altro splendido spot per l’integrazione lanciato dalle nazionali giovanili azzurre. Una famiglia presente e che lo sostiene incoraggiandolo a dare il massimo per inseguire il suo sogno di diventare calciatore. Il papà non si perde una partita, e da quando nel 2011 Destiny è approdato nel vivaio del Verona è una presenza fissa sugli spalti, sia in casa che in trasferta. Contro la Francia, Udogie si è fatto trovare al posto giusto al momento giusto, per decidere le sorti della semifinale: conclusione di prima, senza pensarci due volte, capitalizzando al meglio l’assist al bacio di Samuel Giovane (di nome e di fatto, visto che è l’unico classe 2003 della spedizione azzurra) per segnare la rete della vittoria. Esultare, per lui, non è una rarità: sono ben sei i centri stagionali nelle 22 gare di campionato con l’Under 17 scaligera, ma il primo messo a segno in azzurro ha un sapore davvero speciale.

Locomotiva – Alla sua timidezza fuori dal campo fa da contraltare una prepotenza quasi senza eguali nel rettangolo verde. Mancino puro, con un piede educato che gli permette di essere letale quando calcia verso la porta e sempre velenoso quando innesca gli attaccanti coi cross dalla propria corsia. Deve migliorare l’efficacia del piede debole, un percorso intrapreso fin dal suo arrivo a Verona. Ma è il profilo fisico del ragazzo a lasciare a bocca aperta: la straordinaria crescita muscolare degli ultimi tre anni lo ha reso una macchina fuori categoria, una locomotiva capace di coprire tutta la fascia di competenza giocando sia da laterale di difesa che da esterno di centrocampo. Un tipo alla Alex Sandro, per intenderci, con la stessa capacità del brasiliano di abbinare nel migliore dei modi la qualità nelle giocate alla quantità in entrambe le fasi. La dedizione al lavoro gli sta permettendo di posizionare sempre più in alto l’asticella degli obiettivi personali, il carisma in campo e il carattere sempre educato e disponibile lo rendono un punto di riferimento per i compagni, che non a caso lo ripagano con un affetto incondizionato. E non c’è da stupirsi per la sua capacità di segnare gol capaci di scrivere la storia: se il tuo nome di battesimo è Destiny ci sarà pure un perché.

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