Elena Nichele, l'araba fenice del Verona Women

Dopo tre sconfitte consecutive tra Coppa Italia e campionato, l'Hellas Verona Women ha invertito la rotta tornando al successo nel match di Serie A giocato contro il Napoli. Nel 2-1 in terra campana, tra le scaligere si è messa nuovamente in evidenza Elena Nichele, giovane calciatrice che è riuscita a mettersi alle spalle i fantasmi di un passato che l'ha vista suo malgrado protagonista di un bruttissimo infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Un k.o. che avrebbe potuto minacciare le sue prospettive di carriera, ma che Elena ha superato con grande tenacia e forza di volontà, prendendosi la scena con indosso la maglia del Verona femminile.

Forza d'animo - Elena Nichele, classe 2000, è una mezzala che per le straordinarie doti tecniche può ricoprire diversi ruoli, non ultimo quello di seconda punta nel quale è stata vista più volte all'opera nel corso di questa prima parte di stagione. Ha ottime qualità di palleggio e spesso anche lampi di fantasia, uniti a una buona rapidità che la rende una presenza costante in fase di possesso del pallone. Ancora da limare, invece, alcuni difetti palesati nella fase difensiva. Dopo un 2019/20 decisamente complicato, tra infortunio e pandemia di covid-19 che l'hanno tenuta a lungo lontana dal terreno di gioco, Elena è tornata a mostrare tutte le qualità che le vengono riconosciute, grazie ad una forza d'animo sottolineata anche da Antonella Formicano, ds dell'Hellas Verona Women: “La scorsa stagione è stata veramente difficile per Elena. Parliamo di una ragazza che, nonostante sembri sempre sicura di sé, in realtà è molto sensibile, anche se cerca di nascondere alcune fragilità che ritengo invece aspetti molto teneri e belli della sua personalità”.

Araba fenice - Appassionatasi al calcio fin da giovanissima, Elena è stata notata dall'AGSM Verona, che per prima le ha offerto la possibilità di giocare in una formazione interamente femminile. Con la maglia dell'Hellas Verona Women è stata inserita nella rosa della prima squadra a soli sedici anni debuttando così in Serie A nel club dove continua a militare sul massimo palcoscenico del calcio in rosa di casa nostra. Una storia ancora tutta da scrivere, quella di un araba fenice coi colori gialloblù che sogna in grande e non vuole porsi limiti.