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Empoli, "vendetta" col Genoa e un talento in vetrina: Samuele Ricci

Empoli, "vendetta" col Genoa e un talento in vetrina: Samuele RicciTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 6 giugno 2019, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, un profilo pronto a spiccare il volo nel calcio dei grandi

Se la vendetta, anche sportiva, è un piatto che va gustato freddo, l’Empoli si è tolto una soddisfazione non da poco nel pomeriggio di ieri. Dopo la delusione per la retrocessione della prima squadra, condannata dagli scontri diretti sfavorevoli nei confronti del Genoa, è stata la Primavera toscana a restituire lo sgarbo al club ligure, conquistando la salvezza nella massima categoria giovanile al termine della doppia sfida dei playout. Dopo il pari dell’andata, i rossoblù sono passati in vantaggio nel match di ritorno, subendo però la travolgente rimonta della squadra allenata da Lamberto Zauli, che ha pareggiato i conti con Montaperto prima di scappare con Ekong e mettere il sigillo finale al 3-1 grazie alla rete di Canestrelli. Una salvezza che rappresenta una vera e propria impresa per gli azzurri, fermi a quota 2 punti in classifica dopo le prime nove gare di campionato. Una risalita cominciata col pirotecnico pareggio contro la Juventus, un 4-4 nel quale mise lo zampino uno degli uomini chiave della stagione azzurra.

Trasloco e regia - Non è un caso che l’inizio della cavalcata che ha portato l’Empoli a conservare la massima categoria giovanile sia coinciso con uno dei due gol stagionali di Samuele Ricci. Il primo segnato con la Primavera per il centrocampista 2001, che dopo un’annata da protagonista si candida a diventare il prossimo prospetto di alto livello prodotto dal florido vivaio del club di Fabrizio Corsi. Le spalle avute in dote da madre Natura non sono particolarmente larghe, ma si sono dimostrate capaci di sorreggere una parte consistente del peso di una squadra. Le trentadue presenze stagionali (tutte quante da titolare eccezion fatta, ironia della sorte, proprio per la gara contro la Juventus, iniziata seduto in panchina) raccontano di un giocatore inamovibile nello scacchiere tattico di mister Zauli, che con la sua intuizione ha contribuito alla definitiva affermazione del ragazzo tra i migliori prospetti del panorama giovanile italiano. Ricci si è visto affidare le chiavi del gioco dell’Empoli, abbandonando il ruolo di mezzala per traslocare in cabina di regia, dove si è scoperto play coi controfiocchi. Una transizione alla Manuel Locatelli, per intenderci, giocatore al quale Samuele somiglia molto per caratteristiche tecniche, al netto di una manciata di centimetri di altezza in meno.

Un anno tutto azzurro - Dopo l’esplosione arrivata nella parte finale della scorsa stagione, quando Ricci fu grande protagonista all’Europeo Under 17 perso ai rigori contro l’Olanda (con tanto di gol del momentaneo pareggio messo a segno nella finalissima), il centrocampista classe 2001 si è imposto come uno degli insostituibili della Primavera empolese. La grande tecnica e la capacità di domare il pallone anche negli spazi più stretti sono stati esaltati dal nuovo ruolo di playmaker, posizione in virtù della quale ha saputo applicarsi con buon profitto nel limare alcuni preziosismi di troppo che tendeva a concedersi in passato. Il lavoro specifico compiuto per irrobustire la struttura muscolare ha dato i frutti sperati, e il resto lo ha fatto la grande personalità mostrata fin dalla giovanissima età, accompagnata da un atteggiamento educato e rispettoso fuori dal campo che lo ha fatto ben volere dall’ambiente empolese fin dal suo arrivo a Monteboro, all’età di dieci anni. E in una stagione che più azzurra non si può sono arrivate anche la prima convocazione in prima squadra e la soddisfazione della chiamata, da sotto età, con la Nazionale Under 19: c’era anche lui nel gruppo che ha conquistato la qualificazione all’Europeo del prossimo luglio, e ci sono buone probabilità di vederlo partecipare alla spedizione che andrà in Armenia a caccia al titolo continentale. Adesso, però, è tempo di far festa: c’è una salvezza da santificare, prima di tornare a mettere nel mirino un domani da protagonista.

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