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Gianmarco Cangiano, esordio col turbo per il talentino del Bologna

Gianmarco Cangiano, esordio col turbo per il talentino del Bologna
martedì 23 giugno 2020, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Il Bologna si è dovuto piegare alla forza della Juventus, al ritorno in campo dopo lo stop forzato imposto dalla pandemia del Covid-19. Quella del Dall'Ara, al netto del risultato finale, è destinata però a rimanere una serata indimenticabile per un giovane rossoblù, che proprio ieri si è affacciato per la prima volta sul palcoscenico della Serie A. Per Gianmarco Cangiano la quarta convocazione coi grandi è stata finalmente quella buona: mister Mihajlovic gli ha infatti regalato un esordio da ricordare, e lui ha colto la palla al balzo per mettersi in mostra in questi suoi primi passi da professionista.

Esordio col botto - Nato a Napoli e svezzato calcisticamente in Sicilia, con la maglia del Ragusa, il classe 2001 è uno dei nomi emergenti del nostro calcio. Un talento capace di mettersi in luce nel vivaio della Roma, con la cui maglia ha fatto parlare di sé nella passata stagione: 15 gol in Primavera e prime convocazioni con la prima squadra giallorossa, prima di vivere una estate da uomo mercato. Il Bologna, infatti, ha puntato fortissimo su di lui: investimento a sei zeri e contratto fino al 2024, per rendere l'idea di quanto il club rossoblù abbia creduto nelle potenzialità del ragazzo. E dopo essere diventato uno degli uomini chiave della Primavera, con 8 reti messe a segno in 18 apparizioni tra campionato e Coppa Italia di categoria, per Cangiano è arrivato il momento dell'esordio in Serie A. Lo ha fatto subentrando a Sansone all'82', senza limitarsi a una passerella per assaggiare l'atmosfera. Gianmarco infatti è entrato con lo sguardo cattivo e quella sana incoscienza che contraddistingue i giovani talenti, e si è messo in mostra con dribbling e accelerazioni con le quali ha propiziato alcune situazioni pericolose, come la punizione da posizione invitante guadagnata sfuggendo a Cuadrado.

Sulle orme del papà - Un’altezza appena superiore al metro e settanta non impedisce a Cangiano di rappresentare un pericolo pubblico per i difensori avversari. L’arma più tagliente del suo arsenale è rappresentata da un destro potente e preciso, che aziona rientrando verso il centro del campo dopo essere partito dalla corsia di sinistra, il suo terreno di caccia ideale nel tridente offensivo. Le leve corte e il gran lavoro compiuto per migliorare l’esplosività degli arti inferiori gli permettono di essere letale nel breve, grazie a una grande accelerazione e alle capacità nel dribbling con le quali riesce spesso e volentieri a sfuggire alle grinfie del diretto marcatore. Un carattere estremamente competitivo lo porta ad essere molto esigente con se stesso: è così che Gianmarco vuole seguire le orme di papà Salvatore, che ha calcato i palcoscenici della Serie C prima di intraprendere la carriera da allenatore, seguendo allo stesso tempo con attenzione la crescita del figlio. La serata di ieri, allora, può rappresentare un ideale punto di partenza: una prima volta tra le stelle più luminose, un mondo del quale Cangiano sogna di far presto parte in pianta stabile. Magari già a cominciare da questo concitato finale di stagione.

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