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Nel nome del padre: a Bologna c'è un Pagliuca che... segna!

Nel nome del padre: a Bologna c'è un Pagliuca che... segna!TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 9 febbraio 2020, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Certi gol sono destinati a rimanere nella memoria. Non tanto per la loro bellezza estrinseca, che nel nostro caso è molto relativa. Quanto per l’importanza, il peso specifico, e la storia che ci vogliono raccontare. È successo tutto questo a Verona, nel primo pomeriggio dello stadio “Bottagisio”. Chievo-Bologna, da “semplice” sfida salvezza nel campionato Primavera 1, si è trasformata nel palcoscenico per una rappresentazione teatrale in piena regola, un’epica racchiusa nello svolgimento della partita fino all’apoteosi che l’ha decisa nel finale.

Quindici minuti di fama - In un match sulle montagne russe, che ha visto il Chievo portarsi sul 2-0 per poi subire il sorpasso del Bologna e impattare il match sul 3-3 fino a due minuti dal termine, l’ultima parola l’ha avuta un ragazzo al primo gol nella categoria. Un quasi diciottenne che sogna un domani da calciatore, anche se sa che la strada non sarà semplice, a maggior ragione per chi come lui sulle spalle porta scritto un cognome non banale. Mattia Pagliuca è stato l’uomo del destino di questo pazzo Chievo-Bologna. Già, Pagliuca come Gianluca, portiere tra i migliori interpreti italiani del ruolo e detentore di vari record, di longevità ma non solo. Gianluca è il papà di Mattia, che proprio con la maglia del Bologna di cui il portierone fu bandiera e capitano sta provando a ritagliarsi il suo posto nel calcio che conta. E nel pomeriggio di ieri ha vissuto i suoi (primi) quindici minuti di fama, che ci auguriamo non si fermino al minimo sindacale teorizzato da Andy Wharol. Li ha riscossi con il tocco sotto porta che ha fissato il risultato sul 3-4, che ha permesso al Bologna di tornare a casa con tre punti pesantissimi per la corsa all’obiettivo della salvezza.

Gemma - Attaccante esterno riconvertito in laterale di centrocampo o da mezzala, Pagliuca junior ha scelto una strada ben diversa rispetto al sentiero tracciato da papà. Al primo anno con la Primavera rossoblù, dopo una buona stagione disputata con l’Under 17, Mattia ha iniziato a farsi largo nelle rotazioni di mister Troise a inizio dicembre, ritagliandosi spazio per qualche spezzone di gara sia in campionato che in Coppa Italia. Sei apparizioni mai celebrate con successo, anzi coincise tutte quante con altrettante sconfitte. Un trend negativo che il classe 2002 ha prepotentemente invertito nel pomeriggio di ieri, subentrando a Ruffo al 77’ e spedendo in rete, undici minuti più tardi, il gol che ha certificato il prezioso successo esterno dei suoi. Adesso arriverà il difficile, con quei riflettori che da tenui si faranno sempre più luminosi, pronti a mettere in risalto gli elementi positivi ma anche, se non soprattutto, quelli negativi. Ma Mattia questo già lo sa. Crescere nel mito del padre, col quale peraltro lavora tutti i giorni considerato che Gianluca fa parte dello staff della Primavera (è il preparatore dei portiere dei giovani rossoblù, ndr.), gli ha insegnato che ogni piccola conquista va festeggiata come il più importante dei traguardi. E quel gol di ieri pomeriggio è una minuscola gemma, da custodire gelosamente e dalla quale prendere spunto per continuare a inseguire un grande sogno.

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