Nicola Mosti, Emilia dorata per il piccolo Ozil che sogna la Juve

Cresce bene il baby Mesut Ozil. La seconda stagione tra i professionisti di Nicola Mosti è stata di quelle che lasciano il segno. Il centrocampista classe ’98, forgiato dal vivaio dell’Empoli prima di accasarsi alla Juventus nell’estate del 2016, è infatti reduce da un’annata da assoluto protagonista nel campionato di Serie C, dopo il primo disputato nel 2017-18 con la maglia del Gavoranno. Un rendimento, quello sfoggiato con l’Imolese, che ha lanciato il ragazzo nell’orbita del mercato di più di un club, con una nobile a caccia della risalita nelle categorie a lei più consone pronta a tirare la volata finale per assicurarselo in vista del campionato ormai alle porte.

Consacrazione a Imola - Nato a Pietrasanta, in provincia di Lucca, Mosti ha mosso i primi passi nel Turano, club della provincia di Massa, prima di passare all’Empoli alla tenera età di nove anni. Con gli azzurri Nicola ha sfiorato prima lo scudetto Under 17, perso ai supplementari contro la Roma, e poi il Torneo di Viareggio, soffiatogli dal Sassuolo ai calci di rigore. La curva del rendimento del ragazzo, però, non è sfuggita agli scout della Juventus, che nel 2016 lo hanno vestito di bianconero per l’annata conclusiva del suo percorso nel settore giovanile. Dopo un anno di apprendistato in prestito al Gavorrano, Mosti è sbocciato in tutto il suo talento nel 2018-19, risultando uno dei volti da copertina della splendida stagione dell’Imolese. Per lui 44 presenze e 7 reti, in un’annata memorabile che si è conclusa non lontana dal sogno della Serie B per la neopromossa, sconfitta dal Piacenza nei quarti di finale dei playoff. La Juventus lo ha riaccolto a Torino, ma Nicola è destinato ad essere soltanto di passaggio al suo rientro in bianconero, vista la caccia scatenatasi per averlo in prestito nella prossima stagione.

Piccolo Ozil - Centrocampista offensivo totale, che dopo gli inizi da trequartista puro si è scoperto devastante mezzala a tutto campo, Mosti è un mancino naturale che sa utilizzare con buona efficacia anche il piede debole, col quale ha segnato alcuni dei suoi sette gol nella passata stagione. Intelligenza tattica da vendere, Nicola sa essere letale andando a cercare lo spazio tra le linee di gioco avversarie, dove riesce a creare la superiorità numerica grazie all’abilità nel fraseggio e alla capacità di strappare con la palla tra i piedi. Il fisico è da normotipo, con un’altezza appena inferiore al metro e ottanta e una muscolatura in via di definizione. Tuttavia, il baricentro basso gli permette di essere costantemente in controllo del pallone, difendendolo efficacemente dai tentativi di recupero avversari. Socievole fuori dal campo e silenzioso durante il match, Mosti applica in ogni singolo allenamento l’umiltà e il rispetto trasmessigli dalla sua famiglia, valori che gli stanno permettendo di farsi strada negli inizi della sua carriera da professionista. Le sirene della Serie B sono già risuonate, con Livorno e Venezia che si erano mossi per sondare il terreno con la Juventus. A spuntarla, però, sembra poter essere il Modena, che lo ha individuato come tassello ideale per rinforzare una rosa che si appresta al ritorno nel calcio professionistico. Mosti, dunque, si prepara a rimanere in Emilia, per una terza stagione tra i grandi che lo chiamerà a confermare e migliorare quanto fatto vedere nei due anni precedenti. La Juventus ha già pronti carta e penna, per prendere nota dei progressi del piccolo Ozil in vista di un possibile ritorno, stavolta non di semplice transito, nella galassia bianconera.