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Riccardo Doratiotto, l'enigmista del Cagliari innamorato della Sardegna

Riccardo Doratiotto, l'enigmista del Cagliari innamorato della SardegnaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 5 luglio 2019, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

In un Cagliari alle prese con la telenovela Barella, che con tutta probabilità vedrà il centrocampista classe ’97 cambiare casacca visto il pressing di Inter e Roma sulle sue tracce, c’è un altro talento cresciuto in casa che si prepara a spiccare definitivamente il volo nel calcio professionistico. Quella di Riccardo Doratiotto è l’estate del salto di qualità, già toccato con mano il 24 febbraio scorso, quando nella trasferta contro la Sampdoria il prodotto del settore giovanile rossoblù ha tagliato il traguardo dell’esordio in Serie A. Una prima volta difficile da scordare, ma che dovrà rappresentare un meraviglioso punto di partenza per la giovane carriera del ragazzo cagliaritano.

Enigmista - Classe ’99, una vita trascorsa nel vivaio del Cagliari, Doratiotto ha vissuto l’annata della consacrazione in un 2018-19 che ha dato ragione alla scelta di rimanere come fuori quota nella Primavera allenata da mister Canzi. La sua è stata una stagione da assoluto protagonista: 28 presenze e 9 gol in Primavera, con una cavalcata fermatasi a un passo dall’accesso ai playoff scudetto, e la ciliegina sulla torta dell’esordio in Serie A, peraltro da titolare nel match contro la Sampdoria. “Riccardo è timido fuori dal campo, ma in allenamento e in partita si trasforma e ha fatto vedere fin da subito di che pasta è fatto”, dice di lui Filippo Romagna, difensore del Cagliari e della Nazionale Under 21. “Sardo nell’anima, nelle trasferte in aereo gli era stato assegnato il posto accanto a Faragò dal quale l’ho puntualmente scalzato, perché io e Paolo amiamo fare le parole crociate insieme. Alla fine, abbiamo coinvolto anche lui e ci siamo fatti delle grandi risate tutti insieme”, continua Romagna, raccontando un curioso aneddoto relativo al suo rapporto col compagno di squadra.

Sardegna mon amour - Giocatore tanto versatile da risultare quasi atipico, Doratiotto sta vivendo un’evoluzione tecnico-tattica che lo ha portato a lasciare il vecchio ruolo di mezzala per reinventarsi, con ottimi risultati, da trequartista. In Primavera è stato impiegato anche da attaccante esterno e da prima o seconda punta, dimostrandosi vero e proprio jolly offensivo anche grazie all’utilizzo disinvolto di entrambi piedi (pur con una predisposizione naturale per il destro). La sua è un’altezza da normotipo, appena inferiore al metro e ottanta, ma è accompagnata di buona forza e grande resistenza, fattori che gli permettono di tenere botta nei duelli corpo a corpo. Bravo anche nel gioco aereo, si fa apprezzare per una generosità non comune in fase di non possesso, attitudine che rispecchia il profilo caratteriale di un ragazzo taciturno ma determinato a raggiungere i propri obiettivi. Molto legato al fratello Fabio, gemello omozigote e quindi praticamente identico, tanto da confondere spesso e volentieri i tecnici che li hanno allenati nel corso della loro trafila nel vivaio rossoblù, Riccardo ha un amore viscerale per la sua Sardegna, una terra dove potrebbe presto scrivere il prossimo capitolo della sua carriera. Doratiotto potrebbe essere uno dei giovani cagliaritani nei radar dell’Olbia, club di Serie C che negli ultimi anni ha beneficiato di un canale preferenziale per poter crescere e valorizzare i talenti in rampa di lancio dal vivaio rossoblù. Una possibile nuova esperienza che per Riccardo rappresenterebbe una chance importante per mettersi in mostra e meritarsi un ritorno alla base da protagonista, per far sì che quella giornata di Marassi diventi la prima tappa di un lungo percorso, dopo quello compiuto nel vivaio, con la maglia della squadra della sua città.

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