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Un altro Bonucci per l'Inter: Bryan vola alto... tra i pali

Un altro Bonucci per l'Inter: Bryan vola alto... tra i paliTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 29 marzo 2020, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Una storia che si ripete? I tifosi dell’Inter si augurano di no, o quantomeno auspicano che il finale venga riscritto, magari proprio con uno sfondo a tinte nerazzurre. A Interello, infatti, studia da aspirante calciatore un giovane Bonucci, omonimo dell’ex prodotto del vivaio interista diventato grande con la Juventus, arrivando addirittura a indossarne la fascia da capitano. Fino a questo momento, però, le analogie si fermano al cognome. Bryan Bonucci è infatti un portiere di belle speranze, che nei primi due anni in maglia nerazzurra si è messo in luce come uno dei migliori interpreti del ruolo nel panorama giovanile nazionale.

Subito azzurro - Nato a Grosseto nel 2004, Bonucci ha appreso i primi rudimenti calcistici con le maglie di Scarlino, Gavorrano e Follonica, prima di entrare nel vivaio del Livorno a partire dalla categoria Pulcini. E proprio nel settore giovanile amaranto il portiere toscano è stato scovato dagli scout dell’Inter, che dopo un provino convincente al “Memorial Varani” lo hanno portato a Milano all’età di quattordici anni. L’impatto con la nuova realtà è stato subito di quelli importanti, tanto che Bryan si è immediatamente meritato le prime chiamate con la Nazionale Under 15. Ma nella stagione 2019/20 il ragazzo maremmano ha compiuto un ulteriore salto di qualità, che lo ha proiettato nell’élite dei portieri più interessanti del panorama italiano. Pilastro della Nazionale Under 16 e con l’esordio in Under 17 già messo a curriculum, Bonucci è a tutti gli effetti uno dei nomi in forte ascesa nel florido vivaio interista.

Portiere moderno - Fondamentali invidiabili, ben curati nel corso degli anni di militanza col Livorno, Bonucci ha l’impostazione del moderno numero uno grazie a piedi decisamente educati, che utilizza con grande fiducia per impostare l’azione dalle retrovie. La tranquillità con la quale gestisce il gioco palla a terra è lo specchio della personalità del ragazzo: un portiere che in campo sa trasmettere sicurezza alla propria linea difensiva, guidando il reparto con una autorevolezza notevole per in relazione alla sua età. Molto bravo tra i pali e in continuo miglioramento nel fondamentale delle uscite alte, Bryan somiglia molto a Alessio Cragno, toscano come lui e grande protagonista con Cagliari. Rispetto al numero uno rossoblù, però, Bonucci ha maggiori margini di crescita in termini di centimetri, visto che la sua altezza si attesta già oggi sul metro e ottantasei. Un profilo fisico completato da una struttura muscolare già buona, abbinata in maniera armonica con istinto e riflessi che rappresentano due qualità naturali dell’ex Livorno. Intanto l’Inter ha tra le mani un altro Bonucci che promette bene. Il suo presente è diviso tra Under 16 e Under 17, il futuro è tutto da scoprire ma appare molto interessante. E chissà che quella omonimia, che rievoca un precedente illustre, non possa valergli un ulteriore occhio di riguardo da parte della dirigenza nerazzurra.

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