Carlo Nesti: "In Europa, è solo la Roma a tradire"
Gli impegni infrasettimanali europei dicono che esistono 2 Juventus, una per l'importazione, e una per l'esportazione, e la seconda è un'altra squadra.
Chi aveva sottovalutato 10 infortuni verifichi anche solo il carisma di Khedira, e chi aveva criticato l'attacco dia un voto a Cuadrado-Morata-Dybala-Zaza.
A mio giudizio, le motivazioni trascineranno molto in là la formazione in Champions League, mentre in campionato il traguardo sarà il secondo o terzo posto.
La Roma, viceversa, sembra emulare l'offuscamento dell'immagine di Garcia, che, dopo 2 secondi posti, denuncia notevoli limiti nel leggere le partite.
Quel Florenzi, per 45 minuti in balia di 2 avversari, grida vendetta, esattamente come fu folle, un anno fa, affrontare il Bayern Monaco con il 4-3-3.
Anche i giallorossi piangono su assenze pesanti, da Castan a Keita, da Totti a Dzeko, ma serve meno presunzione, e più elasticità nel cambiare il modulo.
La Fiorentina conferma di attraversare un momento magico, si apre la strada con i giovani, Bernardeschi e Babacar, ma la nota lieta arriva dai 90' di Rossi.
La Lazio si aggrappa ancora alla regia di Biglia, e reagisce alla partenza falsa stagionale, dimostrando di avere imboccato la strada del rilancio psico-fisico.
Il Napoli, infine, in Europa League, segna senza incassare (7-0), e se questo fosse anche il rendimento nazionale, si aprirebbero suggestivi scenari.
("EDITORIALE" PER RADIO SPORTIVA)