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Carlo Nesti: I pensieri della stagione 2019/2020

Carlo Nesti: I pensieri della stagione 2019/2020
martedì 18 agosto 2020, 13:05La scheda di Carlo Nesti
di Carlo Nesti

Questo è il diario dei miei "pensieri", in formato "NES-tweet", o in formato più esteso, a partire dal giugno 2019, fino ad oggi, in ordine inverso.

18-8-2020
Carlo Nesti: “Inter: quel confine fra l’infamia e la gloria”

L’Inter spiega come siano i dettagli, spesso, a tracciare il confine fra l’infamia e la gloria. Pensate se, nel giro di poche ore, Conte si fosse scatenato nella sua azione di protesta interna, e la squadra fosse caduta davanti al Getafe. Si delineavano il naufragio della società , e l’esonero dell’allenatore. E, invece, la tempesta dei rancori è passata, con il benedetto silenzio dei dirigenti, ed è arrivato l’arcobaleno della qualificazione a pieni voti. Nulla di casuale, ma non si getta mai nulla, dando il tempo a chi deve ritrovarsi per crescere. In difesa, Bastoni e Godin hanno resuscitato un reparto finalmente insuperabile, davanti ad Handanovic. In attacco, è stato concesso a Lautaro di espellere l’ossessione-Barca, ricomponendo con Lukaku la formidabile coppia d’inizio stagione. Ed ecco che, da un fallimento, può nascere l’apoteosi.

11-8-2020
Carlo Nesti: “Da Sarri a Pirlo: tanti misteri da scoprire”

A meno di non lasciarsi suggestionare dal nome e della carriera, non è semplice guardare con ottimismo, in panchina, alla nuova avventura di Andrea Pirlo. Esistono casi precedenti, come Guardiola, Zidane, Arteta, Lampard, Solskjaer e altri, ma si partiva, comunque, da un minimo di esperienza, prima di compiere il grande salto. Al di là delle idee dell’ex centrocampista, saranno fondamentali la protezione della società, e l’apporto dello staff personale, trasformando Pirlo in una sorta di supervisore tecnico. Possiamo immaginare che Andrea ricomincerà da dove ha interrotto Sarri, e cioè la ricerca di un gioco di livello europeo ed estetico. Ma sulla definizione di “europeo” ed “estetico”, siamo tutti d’accordo su cosa si intende?

4-8-2020
Carlo Nesti: “Arbitrometro: Juve con più errori favorevoli, ma anche più rigori contro”

L’Arbitrometro è un sistema inventato da me, e realizzato da Massimo Fiandrino, che conteggia gli errori commessi dagli arbitri, e non corretti dal Var, secondo la “moviola del lunedì” de “La Gazzetta dello Sport”. Si tratta di un calcolo soggettivo, ma comunque significativo, perché la “rosea” valuta tutte le tecnologie, adottate dalle principali emittenti televisive italiane. Dopo l’ultima giornata di campionato, ecco la situazione delle “8 grandi” della Serie A. Errori a favore: Juventus 45; Inter 30; Lazio 28; Milan 26; Fiorentina 22; Roma 16; Torino 14; Napoli 11. Errori contro: Torino 40; Inter 28; Fiorentina e Napoli 27; Milan e Roma 23; Juventus 21; Lazio 12. Il conteggio tiene in considerazione gli errori commessi, a proposito di gol, rigori, fuorigioco, espulsioni e punizioni. Le squadra con più rigori a favore è la Lazio: 18; con più rigori contro la Juventus: 12.

P.S. - Nel consultare queste statistiche, tenete sempre presente che si tratta di semplici calcoli aritmetici, ottenuti sommando gli episodi riportati dai media. Non esiste, dunque, nessun dubbio sull’imparzialità di chi realizza l’Arbitrometro. E’ ovvio che chi ha le risorse di gioco per entrare più volte nell’area avversaria, come, di solito, chi vince lo scudetto, si presta maggiormente a errori arbitrali più o meno favorevoli, in quanto costruisce più occasioni per essere giudicato. Di conseguenza, i rilievi statistici non devono, in alcun modo, ridimensionare i meriti delle squadre, anche quando sono state aiutate da una valutazione errata dei direttori di gara.

28-7-2020
Carlo Nesti: “Juve: centrocampo prima tessera del nuovo mosaico”

Dinanzi a 3000 giorni da campioni d’Italia, c’è poco da discutere: la Juventus varca i confini del decennio, e si conferma insuperabile anche nell’ultima “prova del 9”. Quando si vince così tanto, è normale diventare più esigenti, e soffermarsi più sui difetti che sui pregi, al punto che, giornalisticamente, sembra di essere alle prese con uno scudetto perso, invece che vinto. A mio giudizio, è a centrocampo che si sono verificate le principali lacune, con meno filtro del dovuto, a beneficio della difesa, e meno sostegno del necessario, a beneficio dell’attacco. I 3 titolari di questa stagione sono una filastrocca da recitare a memoria? No. Nessuno, tranne Bentancur, ha dato garanzie di continuità e completezza. Solo l’uruguayano avrebbe trovato posto con Marchisio, Pirlo, Vidal e Pogba. Ed è la prima verità, dalla quale deve ripartire il mercato.

21-7-2020
Carlo Nesti: “Bastano Dybala e Ronaldo per essere meno critici verso la Juve”

La Juventus di Sarri, forse, sta per battere un primato, di quelli che non finiscono negli annali. Mai, infatti, è stato accolto uno scudetto con tanta indifferenza, come se fosse un diritto-dovere scontato. Questo perché 9 scudetti consecutivi creano più assuefazione che ammirazione, e ciò è davvero assurdo e immeritato. E questo perché, con una nuova mentalità ispanica (vedi gli obbiettivi di Real Madrid e Barcellona), non ci si accontentava dei risultati, ma si pretendeva il gioco. Oltretutto, al momento di piazzare il match-ball, la Juventus è inciampata 3 volte su se stessa, contro Milan, Atalanta e Sassuolo, uscendo dal campo ingloriosamente. Sono il primo a sottoscrivere le critiche, ma anche il primo a sottolineare quanta gratitudine si deve a 2 assi, che fino a prova contraria, sono l’anima di una bellezza incompiuta: Dybala e Ronaldo.

14-7-2020
Carlo Nesti: “Il Torino è un mistero anche per i trasformisti”

Il calcio provoca, da una stagione all’altra, trasformazioni inspiegabili, soprattutto quando gli attori sono gli stessi. Prendete il Torino, un anno fa da Champions, ed ora da Serie B. Eppure stiamo parlando della stessa squadra, con Moretti in meno, e Verdi in più. Ebbene: il Torino ha 16 punti in meno, ha perso 18 volte su 32, ha la terza peggior difesa di sempre, è la penultima squadra come tiri in porta, pur avendo Belotti che, da solo, segna 6 gol di fila, ed è l’ultima come quantità di corsa in campo. Per trovare una spiegazione, può bastare una preparazione affrettata, l’estate scorsa, per l’Europa League? Può bastare un mercato d’inverno con 3 cessioni, e nessun acquisto, come se rafforzarsi fosse un optional? Il calcio (o il Torino?) è proprio strano…

7-7-2020
Carlo Nesti: “Filosofie opposte nel futuro di Inter e Milan”

La Milano del calcio cambierà, ai limiti della rivoluzione, ma in modi diametralmente opposti. L’Inter andrà verso l’esperienza, il carisma e la competitività, mentre il Milan andrà verso la gioventù, l’entusiasmo e la sostenibilità. Conte, dopo il pareggio contro il Sassuolo, e la sconfitta contro il Bologna, ha lasciato intendere che ha bisogno di uomini abituati a vincere. Già la scorsa estate, puntando su Vidal e Dzeko, aveva tracciato l’identikit dei suoi uomini-guida, lavorando invece su Barella, Sensi e Lautaro. Rangnik, invece, è stato scelto proprio per ricostruire su fondamenta fresche, perché la società ha accumulato un passivo, del 2019, di 146 milioni, ed è la seconda, dopo la Juventus, a pagare di più i giocatori, con 115 milioni lordi. Il prototipo sarà il giovane dotato, ma non troppo costoso, come Bennacer.

30-6-2020
Carlo Nesti: “Juve e Napoli con più gambe, Atalanta e Milan con più gol”

Juventus, Atalanta, Napoli e Milan sono le squadre più in vista di queste prime 2 giornate di campionato post-Covid. Hanno viaggiato tutte a punteggio pieno, per quanto con andature e rendimenti diversi. La Juventus e il Napoli hanno sfruttato i debutti in Coppa Italia per accelerare la carburazione, più problematica per le squadre romane. I bianconeri continuano a recepire, parzialmente, la lezione di Sarri: decisivi Dybala e Ronaldo. Gli azzurri continuano a mettere in pratica, totalmente, la lezione di Gattuso: decisivi Fabian Ruiz e Mertens. L’Atalanta e il Milan si sono rivelate autentiche macchine da gol, da 18 reti in 5 partite. I nerazzurri accentuano l’indole zemaniana, non facendo una piega anche se vanno in svantaggio, da Gomes a Muriel. I rossoneri confermano la rivitalizzazione offensiva, della quale fu primo terapeuta Ibrahimovic, da Calhanoglu a Rebic.

23-6-2020
Carlo Nesti: “Una Juve più verticale e meno prevedibile”

Rispetto alle 2 partite di Coppa Italia, la Juventus di Bologna ha proposto una manovra meno articolata, cercando un maggior numero di verticalizzazioni. Ho spesso notato come il possesso palla esasperato consente agli avversari di arretrare, e schierarsi meglio in difesa, chiudendo ogni spazio. In attacco, a destra, Bernardeschi ha cercato di puntare l’uomo, e di andare in profondità. Dybala, al centro, è stato molto dinamico nello sviluppo dell’azione. Ronaldo, a sinistra, ha stentato un po’ nel saltare i rivali, ma col passare dei minuti ha ritrovato il repertorio di finte e controfinte. A centrocampo, al di là delle prestazioni sufficienti di Pjanic e Bentancur, Rabiot, se non altro, ha provato a guadagnare metri con le sue progressioni, contribuendo a ridimensionare l’idea di un gioco troppo orizzontale.

16-6-2020
Carlo Nesti: “Provo ad immaginare Juventus-Napoli”

Lo scenario della finale di Coppa Italia potrebbe essere simile, risultato a parte, a quello della semifinale di ritorno Napoli-Inter. La Juventus nei panni dell’Inter, in chiave propositiva, e il Napoli simile a se stesso, in chiave attendistica. Le squadre di Sarri e Gattuso, tuttavia, dovranno modificare i loro comportamenti. La Juventus deve ripetere la parte della gara fino al rigore di Ronaldo: intensa, aggressiva e incisiva. Il ritmo più flemmatico espresso successivamente, con i soli De Ligt, Alex Sandro e Bentancur concentrati, favorirebbe gli avversari. Il Napoli, viceversa, deve essere molto più reattivo di rimessa, rispetto alla passività dell’ultimo match, nel quale ha pareggiato solo per sacrificio e fortuna. Serve un centrocampo, in Demme, Zielinski e Fabian Ruiz/Elmas più prodigo di gioco, per evitare di essere sottomesso.

9-6-2020
Carlo Nesti: “Superpagella dei quotidiani sportivi prima della sosta: in testa Immobile e Luis Alberto”

Grazie all’analisi e alla sintesi di Massimo Fiandrino, abbiamo preso in considerazione i voti in pagella dei giocatori di Serie A, espressi dai 3 quotidiani sportivi italiani: “La Gazzetta dello Sport”, “Corriere dello Sport” e “Tuttosport”. Prima della sosta, imposta dal Covid 19, le medie voto premiano come 5 migliori in assoluto: Immobile (Lazio) 6,95; L. Alberto (Lazio) 6,87; Cristiano Ronaldo (Juventus) 6,83; Gomez A. (Atalanta) 6,79; Dybala (Juventus) 6,73. Dando un’occhiata panoramica alle 8 “grandi storiche” del torneo, in ordine alfabetico, i leader di ciascuna squadra sono: nella Fiorentina Ribery 6,53, nell’Inter Lukaku 6,48, nella Juventus C. Ronaldo 6,83, nella Lazio Immobile 6,95, nel Milan Ibrahimovic 6,5, nel Napoli Milik 6,24, nella Roma Smalling 6,41, e nel Torino Sirigu 6,69.

2-6-2020
Carlo Nesti: “Mercato Toro: Montiel, Bonaventura e Gagliardini”

Il nuovo “manico” si chiama Vagnati, e viene dalla Spal: sarà lui l’uomo-mercato. In porta, ci si augura di trattenere Sirigu, che meriterebbe altre classifiche. In difesa, Izzo potrebbe imboccare la strada dell’Inter, per cui si punta su Biraschi, e sui rientri di Buongiorno e Ferigra. Sulle fasce basse, con De Silvestri, Ansaldi e Aina, si candida come quarto Fares, ma interessa molto, e non solo ai granata, Montiel. A centrocampo, gli obbliettivi sono Bonaventura e Gagliardini, nell’incastro con Izzo, con Meitè partente. Sulle fasce alte, potrebbe arrivare Strefezza, mentre non si esclude il rientro di Iago Falque. In attacco, non è certa la permanenza di Zaza, e il partner di Belotti, in attesa del recupero di Verdi, e della crescita di Edera, può uscire dal ballottaggio fra Pinamonti e Scamacca.

26-5-2020
Carlo Nesti: “I sospetti a senso unico di Lotito”

Lotito sa farsi applaudire, sul campo, per le imprese della sua Lazio. Ma sa anche farsi disapprovare, fuori campo, per le imprese della sua lingua. “La Gazzetta dello Sport” di oggi ne ha criticato il complottismo, nei riguardi della Juventus, sottolineando, in casa biancoceleste, i rigori a favore, 13, rispetto a quelli a sfavore, 4. Ma l’”Arbitrometro” di Massimo Fiandrino, che sintetizza la “moviola” di ogni lunedì del massimo quotidiano nazionale, va oltre, perché conteggia gli errori dei fischietti nelle singole partite. Ebbene: al momento della interruzione del campionato, nella Lazio, erano 16 gli errori a favore, e 8 gli errori contro. In particolare, emergono, 5 rigori contro ignorati, e 3 reti ingiuste assegnate. In definitiva, Lotito è autorizzato a dubitare, ma dovrebbe anche guardare in casa propria.

19-5-2020
Carlo Nesti: “Mercato Lazio: in discussione Luiz Felipe, Milinkovic Savic e Immobile”

La maggioranza dei pensieri è rivolta alla corsa per lo scudetto. Ma la Lazio riflette anche sul domani, alle prese con 3 situazioni. La prima riguarda Luiz Felipe, per il quale il Barcellona potrebbe spendere 30 milioni. In tal caso, la cessione sarebbe ipotizzabile, con l’arrivo di Kumbulla o Dendoncker. Gli altri candidati sono Boly, Coates, Knoche o Lovren. La seconda riguarda Milinkovic Savic, che sembra meno trattabile, però, rispetto ad estate precedenti. Se qualcuno fosse disposto ad una follia, salirebbero alla ribalta Escalante o Szoboszlai. La terza riguarda Immobile, che, a mio giudizio, continuerà a segnare gol a raffica per la Lazio, ma che qualcuno vede nel Napoli, al posto di Milik. In una simile eventualità, si comincerebbe a parlare di Suarez del Saragozza, Goetze, Hagi o Muriqui.

12-5-2020
Carlo Nesti: “Mercato Roma: l’esigenza di trattenere Smalling e Mkhitaryan”

Mentre la successione al trono di Pallotta è in stand by, con Friedkin più lontano all’orizzonte, il mercato deve sciogliere i nodi di 2 reparti. In difesa, Smalling ha garantito una robustezza, che a inizio stagione latitava. Il Manchester United chiede da 23 a 25 milioni. Se no, Klostermann, Lovren, Niakhatè, Socratis, Todibo, o Vertonghen. A centrocampo/trequarti, Mkhitaryan può essere sottratto all’Arsenal con 11,5 milioni. Se no, Goetze, o i gemelli Miranchuk, e in particolare Alexsey. Non dimentichiamo, inoltre, che si cerca sempre una soluzione convincente per l’esterno destro basso, pur in presenza di molti giocatori: Florenzi, Peres, Santon, Spinazzola, e Zappacosta. E si cerca un alternativa, al centro dell’attacco, per Dzeko, con Bustos, Kean, Pedro e Sanchez in lizza.

5-5-2020
Carlo Nesti: “Mercato Napoli: si riparte da Gattuso e Insigne”

Il Napoli riparte da Gattuso, che rimarrà fino al 2022, e da Insigne, che rimarrà fino al 2024. Ritengo fondamentale la permanenza di quest’ultimo, avendo solo 28 anni, ed essendo nel pieno della maturità, destinato a interpretare lo stesso ruolo creativo di Papu Gomez nell’Atalanta: esterno alto, o trequartista centrale, ma comunque anima offensiva. Per altri 2 giocatori, si valuta anche la cessione, purché in grado di garantire entrate da 80 milioni in su. E’ il caso di Koulibaly, con destinazione Liverpool, sostituibile con Rrahmani, già acquistato, Vertonghen o Umtiti. Ed è il caso di Fabian Ruiz, con destinazione Real Madrid o Barcellona o Manchester City, sostituibile con Jovic o Rakitic. Per Mertens e Milik, invece, l’addio è probabile, con Petagna, già acquistato, che scalda i motori, e Goetze fattibile.

28-4-2020
Carlo Nesti: “Mercato Milan: tenere Ibra e cedere Donnarumma”

Quello che i tifosi rossoneri devono sapere è che il progetto di un “Milan sostenibile” rischia di produrre, ancora una volta, un Milan non competitivo. D’altro canto, con un passivo-record di 146 milioni, raggiunto nemmeno da Berlusconi, e con una spesa di 467 milioni in 30 mesi, senza risultati, è un ridimensionamento inevitabile. Questo progetto, comunque, può contare su un budget, annunciato da Eliott-Gazidis, di 75 milioni, e un tesoretto di 36 milioni, senza Biglia, Bonaventura, Reina e Suso. L’importante sarà spendere meglio, perché i 110 milioni di Caldara, Higuain, Paquetà e Piatek sono stati una catastrofe. In una situazione del genere, non esiterei nel trattenere l’uomo del rilancio, Ibrahimovic, nel cedere Donnarumma, da 50 milioni in su, e nel costruire attorno a Hernandez, Bennacer e Rebic.

21-4-2020
Carlo Nesti: “Mercato Inter: tenere Lautaro e valorizzare Eriksen”

Ci sono 2 chiavi di volta nell’Inter: Lautaro ed Eriksen. 1) Sono d’accordo con quanti sostengono la necessità di non cedere l’argentino al Barcellona. Tenendo conto della giovane età, della continua crescita, e dell’intesa con Lukaku, è una pedina indispensabile, per il salto di qualità dell’Inter. 2) Eriksen non può più aspettare: deve fare la differenza alle spalle di Lautaro e Lukaku. L’ideale sarebbe mettergli a disposizione 3 interni (4-3-1-2), ma Conte preferisce mantenere la difesa a 3 (3-4-1-2). Per il resto, non è ancora soddisfacente il livello degli esterni, per cui Emerson e Marcos Alonso sono candidati autorevoli. A centrocampo, in virtù della presenza di Eriksen, è probabile che Barella debba limitare le incursioni offensive. Occorre trovare alternative convincenti, ma non ingombranti: meglio Tolisso di Vidal.

14-4-2020
Carlo Nesti: “Mercato Juve: 3 settori da rafforzare”

I 3 settori, attorno ai quali ruoterà il mercato bianconero, saranno: esterni bassi, centrocampisti interni, e attaccanti centrali. ESTERNI BASSI – Dopo Cancelo e Spinazzola, la rosa si è impoverita, tanto da richiedere l’arretramento di Cuadrado. Saranno fondamentali il rientro di Luca Pellegrini, e l’acquisto di Emerson. CENTROCAMPISTI INTERNI – Solo Bantancour ha convinto, anche come play maker. Potrebbe partire Pjanic, aprendo le porte ad una rivelazione, e una suggestione: Tonali e Pogba. ATTACCANTI CENTRALI – Che Higuain resti o no, serve un vero centravanti più giovane. L’ipotesi Icardi è ben nota, ma anche Gabriel Jesus, se il Manchester City si ridimensionasse, per l’esclusione dalle Coppe, è una pista credibile. ALTRI SETTORI – A posto la difesa, con Demiral e Romero. A posto gli esterni alti, con Kulusevski, e l’opzione Fernan Torres.

7-4-2020
Carlo Nesti: “Taglio-stipendi: uno scontro troppo duro”

E va beh… con lo scontro fra dirigenti e giocatori, sul taglio-stipendi, il calcio ha perso l’ennesima occasione per dimostrare solidale compattezza, in un momento in cui sarebbe auspicabile remare tutti nella stessa direzione. Fermo restando la grande stima, che ho per Damiano Tommasi, non capisco però perché si sia spinto così in profondità, nel censurare la proposta delle società, definendola “vergognosa e irricevibile”. I clubs hanno indicato il 30%, se la stagione non riprenderà. Ebbene: proprio i giocatori della Juventus, e quindi parte integrante dell’Aic, hanno proposto lo stesso 30%. In Inghilterra e Francia, si sta trattando nell’ordine di un analogo 30%. In Spagna, addirittura, c’è chi parla del 70%. Di conseguenza, credo che l’Aic abbia il diritto di protestare, per carità, ma mi pare eccessivo arrivare a scandalizzarsi.

1-4-2020
Carlo Nesti: “Taglio-stipendi: troppa invidia verso la Juve”

Dopo 8 scudetti consecutivi, i tifosi bianconeri, e gli avversari sensati, dicono: “La Juve è la squadra più forte d’Italia!”. A me piacerebbe che, almeno una volta, nelle discussioni, scappasse una frase diversa: “La Juve è la società più forte d’Italia!”. Questo perché è veramente raro imporsi, in campo, senza possedere compattezza fra dirigenti e giocatori, tanto da indurre i giocatori a lavorare sempre in sintonia con i dirigenti. Il taglio degli stipendi del 30% è frutto della mediazione non solo di Chiellini, ma anche degli altri senatori Bonucci e Buffon, fra squadra e società. Un’opera diplomatica di portata internazionale, visto che altrove, come a Barcellona, Messi e compagni non hanno queste prerogative. Comprendo quanto la Juventus sia amata o odiata, ma le persone intelligenti sanno accantonare il tifo, e applaudire i modelli, senza macerarsi nell’invidia.

24-3-2020
Carlo Nesti: “La generazione di Panini e Subbuteo in epoca di coronavirus”

Io, che sono stato bambino negli anni Sessanta, appartengo alla generazione dei “baby-boomer”, i figli del boom economico del secondo dopoguerra. Calcisticamente parlando, è stata anche la generazione delle figurine della Panini, e delle pedine del Subbuteo. Noi siamo transitati attraverso fasi delicate, come gli anni di piombo, il terrorismo islamico, la crisi finanziaria, e la rivoluzione digitale. Ma non abbiamo avuto la sfortuna dei nostri padri e nonni, e cioè combattere una guerra, armi in pugno. Questa è la prima volta, che ci capita qualcosa di simile ad una guerra, contro un avversario, oltretutto, invisibile. Eravamo i primi ad avere nostalgia delle partite tutte alla stessa ora, ma ora faremmo carte false per riappropriarci subito del calcio-spezzatino. Ne eravamo saturi, ma oggi… quanto ci manca!

17-3-2020
Carlo Nesti: “”Dream team” delle statistiche: inserimenti di Strakosha, Marlon Santos e Pellegrini”

Dopo 26 giornate del campionato di Serie A, vi propongo il “dream team” delle statistiche, ricavato dai primati nelle varie specializzazioni del gioco. Le fonti sono: legaseriea.it e whoscored.com. 1 – Portiere della squadra meno battuta: Strakosha. 2 – Primatista dei recuperi (in difesa): Rrahmani. 3 – Primatista dei contrasti (in difesa): Palomino. 4 – Primatista degli intercetti (in difesa): Izzo. 5 - Primatista delle respinte (in difesa): Cistana. 6 – Primatista dei passaggi precisi (a centrocampo): Marlon Santos. 7 – Primatista dei cross: Pellegrini. 8 – Primatista del chilometraggio (a centrocampo): Brozovic. 9 – Primatista della classifica cannonieri: Immobile. 10 – Primatista degli assist: Luis Alberto. 11 – Primatista dei dribbling: Boga.

11-3-2020
Carlo Nesti: “Superpagella dei quotidiani sportivi: in testa Immobile e Luis Alberto”

Grazie all’analisi e alla sintesi di Massimo Fiandrino, abbiamo preso in considerazione i voti in pagella dei giocatori di Serie A, espressi dai 3 quotidiani sportivi italiani: “La Gazzetta dello Sport”, “Corriere dello Sport” e “Tuttosport”. Dopo 26 giornate, le medie voto premiano come 5 migliori in assoluto: Immobile (Lazio) 6,95; L. Alberto (Lazio) 6,87; Cristiano Ronaldo (Juventus) 6,83; Gomez A. (Atalanta) 6,79; Dybala (Juventus) 6,73. Dando un’occhiata panoramica alle 8 “grandi storiche” del torneo, in ordine alfabetico, i leader di ciascuna squadra sono: nella Fiorentina Ribery 6,53, nell’Inter Lukaku 6,48, nella Juventus C. Ronaldo 6,83, nella Lazio Immobile 6,95, nel Milan Ibrahimovic 6,5, nel Napoli Milik 6,24, nella Roma Smalling 6,41, e nel Torino Sirigu 6,69.

3-3-2020
Carlo Nesti: “Milan: è arrivato il Gazivirus, e fa paura”

Di questi tempi, esiste un altro virus, oltre al ben noto coronavirus. Fa ammalare gli uomini-bandiera, ammainandoli senza alcun rispetto, e, al contrario, rinvigorisce misteriosi allenatori tedeschi, secondo l’untore, dotati di bacchetta magica. Si tratta del Gazivirus, che si è abbattuto sul Milan, contro la logica di un corpo, quello rossonero, in piena ripresa psicofisica. Se la squadra di Boban e Maldini sta mostrando un profilo ben diverso, rispetto a quello disastroso della prima parte della stagione, è grazie a Pioli e Ibrahimovic. L’inserimento del chirurgo svedese, e il corollario, allestito dal tecnico attorno a lui, da Bennacer a Calhanoglu, da Castillejo a Rebic, ha rivitalizzato un cadavere da pronto soccorso. Ora, il Gazivirus porterà, dopo il licenziamento di Boban e Maldini, l’addio proprio del decisivo Ibrahimovic. Un azzeramento all’anno: complimenti!

24-2-2020
Carlo Nesti: “Juventus con il 4-3-3? Ma guardate che è un 4-4-2!”

Chi ha seguito Spal-Juventus, ha visto i bianconeri schierati con il 4-3-3. Per quanto le differenze siano minime, ma, a mio giudizio, fondamentali, ritengo che il modulo sia stato, invece, il 4-4-2. A centrocampo, Cuadrado largo a destra, Bentancur interno distributore, Ramsey interno incursore, e Matuidi largo a sinistra. In attacco, Dybala a centro-destra, e Ronaldo a centro-sinistra. Perché lo dico? Perché Cuadrado ha agito sulla fascia destra, davanti a Danilo. Matuidi ha agito sulla fascia sinistra, coprendo le sovrapposizioni di Alex Sandro. Bentancur ha agito da play maker, meglio del Pjanic attuale: copertura e imbucate. Ronaldo è partito meno da sinistra, stringendo al centro. E Dybala è partito meno da dietro, avanzando al centro. In sostanza: 2 “finti nueve”.

19-2-2020
Carlo Nesti: “I rarissimi “trielli” nella volata scudetto”

Non sono frequenti i casi in cui, a questo punto del campionato, 3 squadre sono ai vertici della classifica. Domenica, per la prima volta nella storia, si sono affrontate 2 formazioni, che contavano insieme 107 punti. Ancor meno frequenti sono i casi, in cui il “triello” si è protratto fino all’ultima giornata. Ne ricordiamo 2 su tutti. Nel 1972-73, la volata coinvolse Milan, Juventus e Lazio, con il Milan a 2 punti dal trionfo. Nonostante l’impegno contro un Verona demotivato, i rossoneri persero, e la Juventus li scavalcò, a pochi minuti dal novantesimo. Nel 2001-2002, invece, la volata coinvolse, Inter, Juventus e Roma, con l’Inter a 3 punti dal trionfo. Anche qui chi era benedetto dal pronostico cadde, perché l’Inter perse, contro la Lazio, la più scontata delle partite, e alla Juventus, regina del “triello”, riuscì il sorpasso. E stavolta?

11-2-2020
Carlo Nesti: “Volata scudetto: perché il pronostico è impossibile”

Occorre tornare al campionato 1990-91, dopo 23 giornate, per trovare 2 squadre appaiate in testa, ed una un punto, come ora Inter, Juventus e Lazio. Allora toccò a Inter, Sampdoria e Roma. Dopo 8 scudetti vinti dalla Juventus, al massimo con una sola concorrente all’inseguimento, peraltro alla fine staccata, il campionato regala finalmente una grande incertezza. Il pronostico è impossibile, perché il cammino delle 3 squadre non è uniforme, e non facilita le analisi. La Juventus, dopo 5 vittorie fra Serie A e Coppa Italia, ha perso 2 partite su 3. L’Inter ha ripreso a vincere 2 gare, ma dopo avere ottenuto 5 pareggi su 7. La Lazio macina 18 risultati utili, ma ultimamente ha pareggiato il derby, subendo il gioco della Roma, e ha battuto il Parma, fra le polemiche arbitrali. Quindi, fatalmente, nessuno è perfetto: servono conferme, senza ulteriori rinvii.

4-2-2020
Carlo Nesti: “Il Festival di Sanremo del calcio: giocate con me”

Proviamo a divertirci, abbinando i titoli delle 24 canzoni del Festival di Sanremo ai personaggi del calcio. Partecipate anche voi, scrivendo nel NESTI Channel, in www.carlonesti.it. Il link di riferimento è: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10157674099106091&id=148330681090.

Achille Lauro – “Me ne frego” – Canta Nedved, rivolto a Commisso.
Alberto Urso – “Il sole a est” – Cantano i giocatori del Verona.
Anastasio – “Rosso di rabbia” – Canta Commisso.
Bugo e Morgan – “Sincero” – Canta Mihajlovic.
Diodato – “Fai rumore” – Dedicata a Piatek, “mai pervenuto” nel Milan.
Elettra Lamborghini – “Musica (E il resto scompare) – Dedicato all’Atalanta.
Elodie – “Andromeda” – Dedicata a Mazzarri, che paga le colpe di altri.
Enrico Nigiotti – “Baciami adesso” – Cantano Dybala e Ronaldo.
Francesco Gabbani – “Viceversa” – Cantano Caressa e Bergomi.
Giordana Anci – “Come mia madre” – Dedicata alla mamma di Gasperini.
Irene Grandi – “Finalmente io” – Canta Ibrahimovic.
Junior Cally – “No grazie” – Canta Giroud, rivolto alle squadre italiane.
Le Vibrazioni – “Dov’è” – Dedicata a Caldara.
Levante – “Tiki bom bom” – Cantano i tifosi daspati, che bussano ai cancelli.
Marco Masini – “Il confronto” – Cantano Sarri, Conte e Inzaghi.
Michele Zarrillo – “Nell’estasi o nel fango” – Dedicata a Milan e Napoli.
Paolo Jannacci – “Voglio parlarti adesso” – Canta Nicchi, rivolto a Commisso.
Piero Pelù – “Gigante” – Canta Dzeko.
Pinguini Tattici Nucleari – “Ringo Starr” – Dedicata ai tamburi, scomparsi dallo stadio bianconero.
Rancore – “Eden” – Canta Immobile, in stato di grazia.
Raphael Gualazzi – “Carioca” – Canta Joao Pedro, brasiliano da 14 gol.
Riki – “Lo sappiamo entrambi” – Cantano Dybala e Higuain, esclusi a turno.
Rita Pavone – “Niente (Resilienza 74)” – Dedicata all’Olanda, che non vinse nel 1974.
Tosca – “Ho amato tutto” – Dedicata ad Anastasi, Bryant e Rensenbrink.

28-1-2020
Carlo Nesti: “Juve: la difficoltà di ritrovare subito le certezze difensive”

Ventuno gol subiti in 21 partite. Un anno fa erano soltanto 12, e cioè 9 in meno. Il popolo juventino è preoccupato, e pretende un rapido miglioramento del reparto difensivo. Si trascura, tuttavia, un aspetto, e cioè quanto è difficile confrontarsi con il recente passato. Il quartetto Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini, protagonista dello scorso decennio, valeva come i pacchetti arretrati mondiali del 1934, 1938, 1982 e 2006. Sarà difficile, in tempi brevi, ricostruire qualcosa di simile. Questo perché, per un Szczesny e un Bonucci, ai quali è difficile chiedere di più, Chiellini non è stato sostituito da un De Ligt già pronto, Demiral si è rotto, e sulle corsie esterne viaggiano giocatori più propensi a spingere, che a contenere. Inoltre, appena si smette di recuperare il pallone nella metacampo avversaria, il filtro non è sempre adeguato.

22-1-2020
Carlo Nesti: “Inter a 200 all’ora, e Juve a 100 per vincere. Ma è vero?”

L’Inter, per ammissione dello stesso Conte, deve andare sempre a 200 all’ora, per vincere le partite. La Juventus, invece, vista la prestazione non esaltante contro l’Udinese, può anche permettersi di andare a 100 all’ora, per superare gli ostacoli. Vero? Non del tutto. L’Inter, contro il Lecce, ha giocato come se affrontasse al Meazza il medesimo avversario, arroccato in difesa. E i nerazzurri, nella loro evoluzione, faticano ancora contro formazioni chiuse. Spesso, al contrario, quando vengono attaccati, possono anche andare a 100 all’ora, coprendosi, e affidandosi al contropiede di Lautaro e Lukaku, per essere letali. La Juventus, dal canto suo, per non accontentarsi di vantaggi striminziti, dovrebbe viaggiare sempre, e non solo per spezzoni di partita, a 200 all’ora, nel pressare alti gli avversari. I bianconeri, infatti, appena smettono di recuperare subito la palla, difendono bassi in modo incerto. Szcezny, Bonucci e De Ligt svettano, ma il filtro è scarso, e Chiellini manca tanto.

14-1-2020
Carlo Nesti: “Arbitrometro del girone di andata: la Juve con più errori a favore (28), il Toro con più errori contro (19)”

L’Arbitrometro è un sistema inventato da me, e realizzato da Massimo Fiandrino, che conteggia gli errori commessi dagli arbitri, e non corretti dal Var, secondo la “moviola” del lunedì de “La Gazzetta dello Sport". Si tratta di un calcolo soggettivo, ma comunque significativo, perché la “rosea” valuta tutte le tecnologie, adottate dalle principali emittenti televisive italiane. Alla fine del girone di andata, ecco la situazione delle “8 grandi” della Serie A. Errori a favore: Juventus 28, Inter e Lazio 13, Milan 10, Fiorentina 9, Roma 8, Napoli 5, Torino 4. Errori contro: Torino 19, Inter 13, Juventus 12, Napoli 11, Fiorentina, Milan e Roma 10, Lazio 6. Il conteggio tiene in considerazione gli errori commessi, a proposito di gol, rigori, fuorigioco, espulsioni e punizioni. Le squadra con più rigori a favore è la Lazio, a quota 11; con più rigori contro la Juventus e la Roma, a quota 6.

P.S. - Nel consultare queste statistiche, tenete sempre presente che si tratta di semplici calcoli aritmetici, ottenuti sommando gli episodi riportati dai media. Non esiste, dunque, nessun dubbio sull’imparzialità di chi realizza l’Arbitrometro. E’ ovvio che chi ha le risorse di gioco per entrare più volte nell’area avversaria, come, di solito, chi vince lo scudetto, si presta maggiormente a errori arbitrali più o meno favorevoli, in quanto costruisce più occasioni per essere giudicato. Di conseguenza, i rilievi statistici non devono, in alcun modo, ridimensionare i meriti delle squadre, anche quando sono state aiutate da una valutazione errata dei direttori di gara.

7-1-2020
Carlo Nesti: “Conte, è un vanto saper vincere in contropiede!”

Che Conte e Capello non si amino, è noto da tempo: il ritiro di Antonio dal calcio avvenne proprio con Fabio allenatore. Ora, la sfida continua sul piano tattico, visto che Capello ha sottolineato le grandi virtù dell’Inter in contropiede, e Conte si è risentito, precisando che la sua squadra sa vincere anche dominando il gioco. In realtà, il problema esiste solo per gli integralisti, che vivono di tiki taka, possesso e pressing, ed escludono altri modi per conquistare i 3 punti. Infatti, le vie del gol, come le Vie del Signore, sono infinite. Se la squadra più forte d’Europa, e del mondo, il Liverpool, sa imporsi sia aggredendo la metacampo avversaria, sia abbassandosi, e colpendo di rimessa con Salah, Firmino e Manè, non è un caso. La massima espressione del calcio, per me, consiste nel sapere alternare offensivismo e attendismo: l’Inter, con le verticalizzazioni di Lukaku e Lautaro, lo sa fare.

31-12-2019
Carlo Nesti: “Superpagella dei quotidiani sportivi: in testa Zapata e Dybala”

Grazie all’analisi e alla sintesi di Massimo Fiandrino, abbiamo preso in considerazione i voti in pagella dei giocatori di Serie A, espressi dai 3 quotidiani sportivi italiani: “La Gazzetta dello Sport”, “Corriere dello Sport” e “Tuttosport”. Dopo 17 giornate, le medie voto premiano come 5 migliori in assoluto: Zapata D. (Atalanta) 6,93; Dybala (Juventus) 6,92; Sensi (Inter) 6,88; Immobile (Lazio) 6,86; Gomez A. (Atalanta). Dando un’occhiata panoramica alle 8 “grandi storiche” del torneo, in ordine alfabetico, i leader di ciascuna squadra sono: nella Fiorentina Ribery 6,58, nell’Inter Sensi 6,88, nella Juventus Dybala 6,92, nella Lazio Immobile 6,86, nel Milan Hernandez T. 6,19, nel Napoli Milik 6,52, nella Roma Smalling 6,69, e nel Torino Sirigu 6,77.

26-12-2019
Carlo Nesti: “”Dream team” delle statistiche: sorprese Rrahmani, Troost-Ekong e Pulgar”

Dopo 17 giornate del campionato di Serie A, vi propongo il “dream team” delle statistiche, ricavato dai primati nelle varie specializzazioni del gioco. Le fonti sono: legaseriea.it e whoscored.com. 1 – Portiere della squadra meno battuta: Handanovic. 2 – Primatista dei recuperi (in difesa): Rrahmani. 3 – Primatista dei contrasti (in difesa): Palomino. 4 – Primatista degli intercetti (in difesa): Izzo. 5 - Primatista delle respinte (in difesa): Cistana (ex aequo Troost-Ekong e Rrahmani) . 6 – Primatista dei passaggi precisi (a centrocampo): Luis Alberto. 7 – Primatista dei cross: Pulgar. 8 – Primatista del chilometraggio (a centrocampo): Brozovic. 9 – Primatista della classifica cannonieri: Immobile. 10 – Primatista degli assist: Luis Alberto. 11 – Primatista dei dribbling: Boga.

17-12-2019
Carlo Nesti: “Lazio: ora la squadra deve imitare la continuità della società”

Equilibrio tattico: primo attacco con 38 gol, seconda difesa con 16. La Lazio si specchia nei numeri di oggi, ma soprattutto nella continuità della gestione Lotito-Tare, sempre ispirata da questo principio base. Guardate gli ultimi mercati: una squadra rafforzata proprio nell’equilibrio fra le 2 fasi difensiva-offensiva, riuscendo a spendere meno di quanto incassato. La piramide delle spese: Milinkovic Savic 18, Correa 15,3, Lazzari 11, Acerbi 10,5, Basta 10,5, Immobile 9,45, Berisha 7,6, Lucas Leiva 5,7, Luis Alberto 4. La piramide degli incassi: Anderson 31, Keita 30, Candreva 22, Biglia 19,7, Hoedt 16. Unico errore: De Vrij, perso a parametro zero. Le statistiche dicono che già Pioli e Delio Rossi vinsero 8 volte di fila, come Inzaghi, che sta emulando Maestrelli, ma raggiunsero solo il terzo posto. Ora, la scommessa è proprio questa. Non smarrirsi alla prima avversità, e imitare, come squadra, la continuità della società. Se avverrà, nessun sogno è impossibile.

12-12-2019
Carlo Nesti: “Ajax eliminato? No, perché è l’Atalanta il vero Ajax!”

Quando Gasperini era l’allenatore della Primavera della Juventus, passò molti giorni ad Amsterdam, per imparare i metodi di allenamento dell’Ajax. Prima di approdare all’Atalanta, è stato il Genoa la squadra, nella quale ha impresso più nitidamente il suo marchio. Nell’Inter, beffardamente, non gli diedero né le risorse, né il tempo neppure per presentarsi. Se l’Ajax 2019-20 della Champions League è l’Atalanta, lo si deve in buona parte al suo lavoro, incastonato in un fenomeno italiano fondato su società, settore giovanile e tifoseria. Dopo avere perso 3 partite, e incassato 11 gol, chiunque avrebbe pensato di cambiare abito, ma lui no. Lui ha continuato a credere alle prestazioni, al di là dei risultati, e i giocatori lo hanno seguito, restando altamente competitivo anche senza Zapata e Ilicic. E così Bergamo è diventata “olandese”.

3-12-2019
Carlo Nesti: “Chiedo a Sarri di svoltare dal 4-3-1-2 al 4-3-3”

Comprendo l’esigenza di Sarri di schierare un trequartista, in grado anche di partecipare al lavoro del centrocampo. Gli effetti del 4-3-1-2, tuttavia, non mi convincono. Bernardeschi e Ramsey viaggiano a corrente alternata, e Douglas Costa, per saltare l’uomo, ha bisogno del trampolino delle fasce laterali, spesso ignorate (Juventus quattordicesima nei cross). In attesa che Ronaldo si ritrovi, Higuain e Dybala sono irrinunciabili: il primo per la necessità di avere un riferimento in area (Juve solo quarta nei tiri), e il secondo perché è l’uomo più decisivo dell’attacco. Quindi, chiedo a Sarri il 4-3-3, visto che Dybala, ultimamente, ha dimostrato di non soffrire la partenza da destra. Il reparto offensivo, dunque, sarebbe: Dybala a destra, Higuain al centro, e Ronaldo a sinistra. In caso di turn over, sia Bernardeschi, sia Douglas Costa tornerebbero nel ruolo a loro più congeniale, e cioè esterno alto del 4-3-3.

26-11-2019
Carlo Nesti: “Balotelli: fine di una carriera”

Questo è veramente un capitolo triste del nostro spazio, che non ha nulla a che fare con quanti sostengono, come sia sempre esagerato l’accanimento mediatico contro Mario Balotelli. L’attaccante è stato emarginato dal Brescia per scarso impegno, ma questa volta le sue mancanze sono più gravi delle altre, per almeno 3 motivi. Primo: perché il ritorno in Italia era stato considerato da tutti l’ultima occasione per il riscatto. Secondo: perché avveniva a Brescia, nella sua città, vicino alla famiglia, con uno stadio a poche centinaia di metri da casa. Terzo: perché l’obbiettivo di un rilancio azzurro, in occasione dei campionati europei di giugno, avrebbe motivato chiunque. Al contrario, quella abulia, indolenza, apatia, che esprime anche sui campi di gioco, ha avuto, definitivamente, il sopravvento.

19-11-2019
Carlo Nesti: “”Dream team” delle statistiche: sorprese Palomino, Cistana, Elmas e Boga”

Dopo 12 giornate del campionato di Serie A, vi propongo il “dream team” delle statistiche, ricavato dai primati nelle varie specializzazioni del gioco. Le fonti sono: legaseriea.it e whoscored.com. 1 – Portiere della squadra meno battuta: Szczesny. 2 – Primatista dei recuperi (in difesa): Romagnoli. 3 – Primatista dei contrasti (in difesa): Palomino. 4 – Primatista degli intercetti (in difesa): Criscito. 5 – Primatista delle respinte (in difesa): Cistana. 6 – Primatista dei passaggi precisi (a centrocampo): Elmas. 7 – Primatista dei cross: Ansaldi. 8 – Primatista del chilometraggio (a centrocampo): Brozovic. 9 – Primatista della classifica cannonieri: Immobile. 10 – Primatista degli assist: Luis Alberto. 11 – Primatista dei dribbling: Boga.

12-11-2019
Carlo Nesti: “Superpagella dei quotidiani sportivi: in testa Immobile”

Grazie all’analisi e alla sintesi di Massimo Fiandrino, abbiamo preso in considerazione i voti in pagella dei giocatori di Serie A, espressi dai 3 quotidiani sportivi italiani: “La Gazzetta dello Sport”, “Corriere dello Sport” e “Tuttosport”. Dopo 12 giornate, le medie voto premiano come 5 migliori in assoluto: Immobile (Lazio) 7,03; Sirigu (Torino) 6,97; Sensi (Inter) 6,95; Zapata D. (Atalanta); 6,93; Dybala (Juventus) 6,83. Dando un’occhiata panoramica alle 8 “grandi storiche” del torneo, in ordine alfabetico, i leader di ciascuna squadra sono: nella Fiorentina Ribery 6,79, nell’Inter Sensi 6,95, nella Juventus Dybala 6,83, nella Lazio Immobile 7,03, nel Milan Donnarumma 6,18, nel Napoli Milik 6,64, nella Roma Smalling 6,64, e nel Torino Sirigu 6,97.

7-11-2019
Carlo Nesti: “Il brutto, che unisce Conte e De Laurentiis”

Ormai, tutto si muove a immagine e somiglianza dell’innalzamento di toni, che caratterizza gli scambi di invettive della politica, e i talk show televisivi. “Lavare i panni sporchi in famiglia” vale ancora? E’ il minimo comune denominatore dei casi Inter e Napoli, da Conte a De Laurentiis. L’allenatore è arrivato a convocare, in conferenza-stampa, la società, per spiegare le lacune del mercato. Una esagerazione, perché non gli mancano 10 giocatori, ma un centrocampista di peso, e un vice-Lukaku: tutto qua. Il presidente ha posto le basi dell’attuale frattura con la squadra, offendendo Callejon e Mertens per le loro prospettive cinesi. Bastava annunciare di avere avanzato una congrua offerta, per trattenerli, senza rovesciare palate di letame sulla qualità della vita di quelle latitudini. Gli unici felici siamo noi giornalisti, che abbiamo materiale per sbizzarrirci. Ma, per i diretti interessati, non è affatto edificante.

31-10-2019
Carlo Nesti: “Sulla Juve, provo a fare l’”avvocato del diavolo””

Provo, per una volta, a fare da “avvocato del diavolo”, sui problemi della Juventus. - Ma il fisico di De Ligt è da culturista, o da calciatore? In spazi brevi, e in agilità, gli vanno via in tanti, come se fosse sovrappeso. - Cosa serve giocare a 2 tocchi, se poi la velocità di rotazione della palla è da lumaca? Si dà all'avversario tutto il tempo per schierarsi in difesa. - Con Conte, si produceva una cascata di cross, e con Allegri, si primeggiava nei tiri. Ora, la Juve è undicesima nei cross, e quarta nei tiri. - E' fondamentale preservare la condizione fisica di Douglas Costa, perché non esiste un altro elemento così bravo nel dribbling, creando la superiorità numerica dappertutto. - Senza Higuain, nessuno "riempie" l'area. Dybala, peraltro ottimo, parte da dietro. Ronaldo, attualmente, è stanco, e fatica nel tagliare da sinistra al centro.

29-10-2019 (FORMATO NES-TWEET)
Carlo Nesti: "Io, nella polemica fra Marelli e Pistocchi"

Ho una grande stima per Pistocchi, che considero uno specialista del calcio, in generale, e della moviola, in particolare. Ciò non toglie che, per una volta, possiamo non essere d'accordo. Per me, il rigore contro De Ligt era legittimo. Casomai, credo che il nuovo regolamento sia diventato "disumano", in quanto impone ai difensori colpevoli, ormai, di amputarsi le braccia, per avere ragione.

24-10-2019
Carlo Nesti: “Ingiusta l’assenza italiana fra i 30 candidati al Pallone d’Oro”

Faccio 4 nomi: Bonucci, Chiellini, Insigne e Verratti. Troppi? Mi fermo a 2: Chiellini e Verratti. Possibile che non ci sia posto per loro, e per i giocatori italiani, fra i 30 candidati al Pallone d’Oro? Io credo che Mahrez e Tadic avrebbero potuto liberare una, o due piazze. In compenso, sopravvivono elementi stranieri, presenti nel nostro campionato: Koulibaly, De Ligt e Ronaldo. Non nego che la spiegazione si possa trovare nei valori ineccepibili, espressi dal ranking Fifa. I tornei inglese e spagnolo, al di là dei talenti esteri, propongono più indigeni, rispetto al nostro? Sì, perché, se no, la nazionale inglese non sarebbe quarta, e la nazionale spagnola ottava, mentre la nostra è quindicesima. Non se la passano bene nemmeno i tedeschi, che hanno fra i 30 solo Ter Stegen, e sono dietro di noi nel ranking Fifa.

15-10-2019
Carlo Nesti: “”Dream team” delle statistiche: sorprese Bruno Alves, Djidji, Tabanelli e Falco”.

Dopo 7 giornate del campionato di Serie A, vi propongo il “dream team” delle statistiche, ricavato dai primati nelle varie specializzazioni del gioco. Le fonti sono: legaseriea.it e whoscored.com. 1 – Portiere della squadra meno battuta: Handanovic. 2 – Primatista dei recuperi (in difesa): Bruno Alves. 3 – Primatista dei contrasti (in difesa): Calabria. 4 – Primatista degli intercetti (in difesa): Izzo. 5 – Primatista delle respinte (in difesa): Djidji. 6 – Primatista dei passaggi precisi (a centrocampo): Brozovic. 7 – Primatista dei cross: Callejon. 8 – Primatista del chilometraggio (a centrocampo): Tabanelli (dopo Brozovic). 9 – Primatista della classifica cannonieri: Immobile. 10 – Primatista degli assist: Luis Alberto. 11 – Primatista dei dribbling: Falco.

Dopo 7 giornate del campionato di Serie A, vi propongo il “dream team” delle statistiche, ricavato dai primati nelle varie specializzazioni del gioco. Le fonti sono: legaseriea.it e whoscored.com. 1 – Portiere della squadra meno battuta: Handanovic. 2 – Primatista dei recuperi (in difesa): Bruno Alves. 3 – Primatista dei contrasti (in difesa): Calabria. 4 – Primatista degli intercetti (in difesa): Izzo. 5 – Primatista delle respinte (in difesa): Djidji. 6 – Primatista dei passaggi precisi (a centrocampo): Brozovic. 7 – Primatista dei cross: Callejon. 8 – Primatista del chilometraggio (a centrocampo): Tabanelli (dopo Brozovic). 9 – Primatista della classifica cannonieri: Immobile. 10 – Primatista degli assist: Luis Alberto. 11 – Primatista dei dribbling: Falco.

8-10-2019
Carlo Nesti: “Superpagella dei quotidiani sportivi: in testa Sirigu”

Grazie all’analisi e alla sintesi di Massimo Fiandrino, abbiamo preso in considerazione i voti in pagella dei giocatori di Serie A, espressi dai 3 quotidiani sportivi italiani: “La Gazzetta dello Sport”, “Corriere dello Sport” e “Tuttosport”. Dopo 7 giornate, le medie voto premiano come 5 migliori in assoluto: Sirigu (Torino) 7,14; Ribery (Fiorentina) e Sensi (Inter) 6,95; D. Zapata (Atalanta) 6,93; Berardi (Sassuolo) 6,87; A. Gomez (Atalanta) e Immobile (Lazio) 6,79. Dando un’occhiata panoramica alle 8 “grandi storiche” del torneo, in ordine alfabetico, i leader di ciascuna squadra sono: nella Fiorentina Ribery 6,95, nell’Inter Sensi 6,95, nella Juventus Dybala 6,73, nella Lazio Immobile 6,79, nel Milan Leao 6,42, nel Napoli Mertens 6, 58, nella Roma Lo. Pellegrini 6,3, e nel Torino Sirigu 7,14.

4-10-2019
Carlo Nesti: “Col Barcellona, non l’Inter di Conte, ma…”

Un po’ troppo frettolosamente, si è detto che, a Barcellona, è scesa in campo la nuova Inter di Conte. Inesatto. Le squadre di Antonio prediligono il possesso palla, e qui quasi 800 passaggi (66%) sono stati lasciati agli spagnoli. Inoltre, impongono un 3-5-2, che si rivela un 3-3-4 offensivo, e non un un 5-3-2 difensivo, con Candreva e Asamoh assaltati da Sergi Roberto e Semedo. Ma, personalmente, non sono un fanatico del calcio, che prevede una costante iniziativa, bensì un sostenitore di chi, magari, si copre anche tanto, ma garantisce sempre le ripartenze. E, da questo punto di vista, ho ammirato per circa 60’ tanti Conte giocatori, invece che un Conte allenatore. Straordinario il modo di intasare gli spazi di Messi, Suarez e Griezmann, con Godin, De Vrij e Skriniar, più i puntuali raddoppo. Ed elastica la capacità di Barella e Sensi di diventare incursori, in area altrui. I restanti 30’ arriveranno con il tempo.

27-9-2019
Carlo Nesti: “Tutta la verità sul RibalTORO”

Due verità sulla rimonta del Torino contro il Milan. La prima è che, al di là dei singoli e dei moduli, è stato decisivo lo scossone psicologico dell’intervallo, un fatto collettivo, senza il quale nulla sarebbe stato possibile. La seconda è che Mazzarri, fin d’ora, si prepari a passare spesso, a partita in corso, dalla difesa a 3 alla difesa a 4. Perché? Perché, nel primo tempo, sono stati proprio i 3 uomini avanzati, Verdi, Belotti e Zaza, in quanto spaesati, ha lasciare il centrocampo granata in 2 contro 3: Rincon e Baselli, contro Kessie, Bennacer e Calhanoglu. Nella ripresa, senza Lyanco, il 4-4-2, in luogo del 3-4-1-2, ha offerto punti di riferimento precisi al Torino, che ha potuto stringere le linee della retroguardia e della mediana, creando più densità in mezzo. Il 4-4-2, oltretutto, potrà concedere più spazio a elementi qualitativi, come Ansaldi, Berenguer, Iago Falque, e Verdi anche esterno alto.

16-9-2019
Carlo Nesti: “La prima puntata di “Conte vs Sarri””

Sabato scorso, è andata in onda la prima puntata dello sceneggiato della stagione: “Conte vs Sarri”. Si annunciano altre puntate, a gentile, e maliziosa, richiesta del mondo bianconerazzurro. Sarri ha avuto ragione nel rimarcare il caldo, come elemento di disturbo della partita. Ma ha avuto torto nel dimenticare che i 5 calci d’inizio alle 15,00, prima di Natale, sono stati imposti dai suoi stessi dirigenti, per godere di visibilità televisiva in Cina. Conte ha avuto ragione nel prendere le distanze dall’alibi meteo del collega. Ma ha avuto torto nell’indicare la Juventus fra i “forti”, come se l’Inter facesse parte dei “deboli”. La differenza 2018 di fatturato fra le 2 società è solo di 394,9 a 280,8 milioni, e la Suning fattura 70 miliardi annui. Più che Maurizio, “stia sereno” Antonio, visto che non mangia più in un ristorante da 10 Euro…

3-9-2019
Carlo Nesti: “Toro: quante frecce per l’arco di Mazzarri!”

Al di là dei top acquisti del mercato, c’è una squadra che decolla in classifica, ed anche come parco giocatori. E’ il Torino di Cairo, che si è rafforzato, chiudendo in attivo: entrate 38, e uscite 33. Il 50 per 100 del mio giudizio si deve al colpo finale, e cioè il prestito di Verdi (3 + 20 + 2) dal Napoli. Per attuare il 3-5-2 difensivo/3-4-1-2 offensivo dei granata serviva un Ljajic con più continuità e disciplina, anche perché, dopo le avversità della scorsa stagione, non si conoscono i margini di ripresa di Iago Falque. Schierando Belotti-Zaza, Verdi ha già dimostrato nel Bologna di interpretare al meglio il ruolo di trequartista centrale. Schierando solo Belotti, si può pure optare per il 4-3-3, impiegando come esterni alti lo stesso Verdi, e Iago Falque o Berenguer. L’ultima mossa, di tipo diplomatico, diventa riportare alla ragione Nkoulou: non dovrebbe essere difficile.

28-8-2019
Carlo Nesti: Calcio: sport di piedi, o di… mani?”

Il calcio, notoriamente, si gioca con i piedi. Tuttavia, mai, come in questo periodo, si parla di “mani”. Nella Juventus, si è vista la mano di Sarri, nell’Inter quella di Conte, e nel Milan quella di Giampaolo? Sostanzialmente, 3 squadre hanno rinunciato ai nuovi acquisti, puntando sui vecchi elementi della rosa. Perché Juventus e Napoli hanno vinto? Perché Sarri e Ancelotti hanno schierato i giocatori nel loro ruolo. Perché il Milan, viceversa, ha perso? Perché non li ha schierati secondo le loro caratteristiche: Calhanoglu, Borini, Suso e Castillejo, in mediana e davanti, da esterni a interni. L’unico, che è riuscito ad imporre la sua mano, è Conte, in un mix di entusiasmo, intensità e verticalizzazioni. Il Napoli deve migliorare in difesa, come la Roma di Fonseca. La Juventus cerca più continuità. Il Milan è già in fase di autocritica, atto dovuto di umiltà.

23-8-2019
Carlo Nesti: “Parte la Serie A: terrore mediatico dei pronostici”

Comincia la Serie A, e si avverte, in giro, un sacro timore nell’azzardare i pronostici. Questo per 2 motivi: 1) perché il mercato andrà oltre la seconda giornata, autentica buffonata, con la possibilità di modificare ancora la griglia di partenza; 2) perché, avendo già scritto e detto ben 7 volte, che per la Juventus sarebbe stato più arduo rivincere, dopo avere vinto lo scudetto, tutti si sono stufati di essere smentiti dai bianconeri. Ma non basta. Un mese intero se n’è andato prima per capire sotto quale tetto si sarebbe sistemato Lukaku, e poi per capire quale bandiera sventolerà Icardi. Maurito è svalutato, ma nessuno nega che, se si decidesse ad avvitare la testa fra le spalle, sarebbe comunque in grado, ancora, di spostare l’equilibrio al vertice. E questa è la terza ragione, per la quale non ci si sbilancia. Blocco I-cardico…

8-8-2019
Carlo Nesti: “La Top 11 del mercato di Serie A”

Proviamo ad immaginare, se il mercato finisse oggi, quale sarebbe la Top 11 dei giocatori, destinati a cambiare maglia nel nostro campionato (non considero gli acquisti di chi vestiva già, in prestito, gli stessi colori). Modulo 3-5-2: Buffon; De Ligt, Godin, Manolas; Danilo, Rabiot, Veretout, Barella, Spinazzola; Duarte, Lukaku. Altri portieri: Berisha, Dragowski e Lopez. Altri difensori centrali: Demiral, Leao, Mancini, Murillo e Zapata. Altri esterni: Danilo, Di Lorenzo, Hernandez, Lazaro, Lazzari e L. Pellegrini. Altri centrocampisti interni: Badelj, Bennacer, Boateng, Diawara, Elmas, Krunic, Nainggolan, Ramsey, Rog, Schone e Sensi. Altri attaccanti: Duarte, Higuain, Muriel e Pinamonti. In bilico: Alderweireld, Correa, Dybala, Dzeko, Icardi, Lovren, Lozano, Mandzukic, Pogba, J. Rodriguez, Suso e Verdi.

1-8-2019
Carlo Nesti: “I miei dubbi sulle cessioni di Cutrone e Kean”

Cutrone al Walverhampton per 18 milioni più bonus. Kean all’Everton per 28 milioni più bonus. Ancora una volta, sull’altare delle plusvalenze, vengono immolati 2 talenti nostrani. Comprendo bene le esigenze economiche, perché oggi non si possono ignorare i paletti di una sana gestione finanziaria. Capisco meno la sottovalutazione dei nostri ragazzi, rispetto ad altre pedine estere. Domanda: quanti giocatori, nelle attuali rose offensive rossonere e bianconere, sono superiori, comprese le prospettive anagrafiche, a Cutrone e Kean? Io vedo solo Suso da una parte, e Ronaldo dall’altra. Non sono neppure convinto di Piatek e Dybala, con tutte le battute d’arresto degli ultimi mesi. Per questo, mi spiace vengano enfatizzati problemi caratteriali superabilissimi, come nel caso di Kean, per giustificare una cessione.

25-7-2019
Carlo Nesti: “Juve-Inter: nuovo ruolo per Rabiot e Perisic?”

A volte, nel calcio, sono necessità e casualità ad inventare nuove soluzioni, e Nanchino non ha fatto eccezione. Sarri ha sottolineato più volte come Pjanic si giochi la stagione della vita: o adesso, o mai più. Il bosniaco deve essere il metronomo, che scandisce, con 1-2 tocchi, il ritmo della circolazione di palla. Ma il bosniaco si guardi dalla concorrenza di Rabiot, che, contro l’Inter, lo ha avvicendato con una autorevolezza da play maker consumato. Conte non ha nascosto il suo malumore, al cospetto di un attacco incompiuto, senza Lukaku, Dzeko, e Icardi fuori dai programmi. In attesa, comunque, di Lautaro, proprio uno dei vendibili, Perisic con Icardi e Nainggolan, contro la Juve, non ha perso l’occasione per brillare da seconda punta. Non è l’esterno a tutto campo, che il tecnico cerca a sinistra del 3-5-2, ma i suoi tagli in area sono mine vaganti.

10-7-2019
Carlo Nesti: “La Top 11 del mercato di Serie A”

Proviamo ad immaginare, se il mercato finisse oggi, quale sarebbe la Top 11 dei giocatori, destinati a cambiare maglia (non considero gli acquisti di chi vestiva già, in prestito, gli stessi colori). Modulo 4-1-4-1: Buffon; Di Lorenzo, Godin, Manolas, Hernandez; Sensi; Lazzari, Rabiot, Ramsey, Spinazzola; Muriel. Dopo il terremoto degli allenatori (Conte, Fonseca, Giampaolo e Sarri), e degli esterni sinistri (Hernandez, Luca Pellegrini e Spinazzola), si attendono scosse telluriche sui fronti di centrocampisti interni e attaccanti. I primi con i movimenti di Barella, Bennacer, Ceballos, De Rossi, James Rodriguez, Milinkovic Savic, Torreira, Veretout, Vidal e Zaniolo. I secondi con i movimenti di Dzeko, Higuain, Icardi, Lozano e Lukaku (anche Chiesa, Cutrone e Kean?).

27-6-2019
Carlo Nesti: “Come vorrebbe schierarsi il Milan”

Due priorità sovrastano qualsiasi progetto in entrata. Da una parte, la necessità di vendere (ma il 30 giugno incombe!), che ha in Donnarumma il pezzo più pregiato. Dall’altra, la necessità di recuperare 3 infortunati: Conti, Caldara e Bonaventura. Ecco come si prospetta il 4-3-1-2 di Giampaolo: Donnarumma o Plizzari o Reina; Calabria o Conti, Romagnoli, Caldara o Kabak, Hernandez o Rodriguez; Kessie o Krunic, Torreira, Paquetà o Bonaventura o Veretout; Suso o Paquetà o Ceballos; André Silva o Schick, Piatek. In sintesi, le mie opinioni. In difesa, sarebbe un vero peccato, se una soluzione straniera ostacolasse il varo della coppia azzurrabile Romagnoli-Caldara. A centrocampo, Torreira playmaker garantirebbe più geometria e sostanza, che non il ripescaggio di Biglia. In attacco, occorre lasciare totale libertà a Suso, alternando le posizioni di trequartista centrale ed esterno destro alto.

21-6-2019
Carlo Nesti: “Totoformazione Juve: indovinate lo schieramento di Sarri"

Il calcio, da sempre, alimenta dibattiti, e, all’interno dei dibattiti, interrogativi. Dal Totocalcio al Fantacalcio, la scommessa, legata ad un pronostico, diventa una piacevole abitudine. La domanda, di stretta attualità, è: come schiererà Sarri la sua Juventus? Tuttomercatoweb.com, la principale testata Web solo calcistica d’Italia, garantisce la massima copertura su questo argomento, cercando di rispondere, voci e notizie alla mano, al quesito. Personalmente, vi invito a esprimere una previsione nel NESTI Channel, la pagina Facebook in www.carlonesti.it. Grazie a Internet, e ai social, anche voi siete operatori dell’informazione, e potete dar vita ad un sondaggio, per misurare gli umori popolari.

29-6-2019/12,00 - Stupore: per molti, Spinazzola era esterno sinistro basso titolare.

18-6-2019
Carlo Nesti: “Come giocherà la Juve di Sarri”

Con Sarri appena insediato, è presto per sentenziare quale sarà la nuova Juventus, ma proviamo almeno a immaginarla. 4-3-3 d’obbligo, perché Sarri è un “giochista integralista”: Szczesny; Hysaj, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Emre Can o Matuidi, Pjanic, Ramsey o Milinkovic Savic o Pogba; Chiesa o Bernardeschi, Dybala o Higuain, Ronaldo. Oltre ai proventi della Champions League, l’ammontare delle uscite, compresi tanti giovani trasformati da prestiti in cessioni, può consentire entrate di prestigio. In difesa, parte Cancelo, e serve un esterno destro basso con maggiori capacità difensive, come potrebbe essere Hysaj. A centrocampo, Pjanic resta come play maker, e si cerca un elemento, che alzi il tasso tecnico del reparto: Milinkovic Savic o Pogba. In attacco, il massimo obbiettivo è Chiesa, seppure molto problematico, mentre Dybala dovrebbe avere un’altra occasione di riscatto.

11-6-2019
Carlo Nesti: “Come sta nascendo l’Inter di Conte”

L’Inter di Conte dovrebbe ripartire dalla difesa a 3, anche perché è difficile pensare di escludere uno fra De Vrij, Godin e Skriniar. Unico dubbio: chi il centrale, e quali gli intermedi? Di conseguenza, il modulo tattico sarà il 3-5-2, o 3-3-4, visto che il tecnico predilige i 2 esterni, in fase offensiva, all’altezza delle punte. Per questo motivo, c’è fermento nella ricerca dei laterali a tutto campo, in quanto il solo D’Ambrosio, in rosa, è valido nella duplice funzione di copertura e impostazione. Sono problematici gli adattamenti di Perisic (partente) e Politano, per cui si guarda ad Atal, Danilo, Hysaj, Kolarov e Lazaro. In mezzo, Barella, in quanto incursore, potrebbe anche comportare il sacrificio di Nainggolan. In attacco, si tratta di identificare una prima e una seconda punta, cedendo Icardi, confermando Lautaro, e inseguendo Chiesa, Dybala, Dzeko, Lukaku, Pepé, Sanchez e Zapata.

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