Fiorentina-Juve 0-0, Carlo Nesti: "Molte botte e pochi botti"
Squarci di vivacità derivano solo dall'agonismo, con botte assortite, e non dalle occasioni, con botti isolati: appena quattro tiri nello specchio della porta. La Fiorentina è in grado di abbassare la Juve nella propria metacampo, pur senza mai concretizzare. La difesa garantisce sicurezza (Neto, Gonzalo Rodriguez, Basanta e Savic), Joaquin intimorisce Evra e Pizarro sembra dieci anni più giovane di Pirlo. Gomez, tuttavia, è un ombra e gli schizzi di Cuadrado e Mati Fernandez sono sporadici.
La Juve sceglie la retroguardia a tre nella quale Bonucci sfoggia carisma ed efficacia. Vidal e Pereyra sono molto attenti a non sbilanciarsi e Pogba, quando lo fa eccede in egoismo e presunzione. Coman non è una seconda punta e non ha intesa con Llorente, per cui la pericolosità rimane puramente teorica.