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Nesti: "Cassano - Dalle cassanate al figliol prodigo"

Nesti: "Cassano - Dalle cassanate al figliol prodigo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 22 febbraio 2016, 18:082016
di Carlo Nesti
fonte Seguitemi nel Nesti Channel: http://www.carlonesti.it

Abitualmente, diciamo che i campioni dello sport devono ricordarsi, nella vita privata, di costituire un modello per i coetanei.

Ed è altrettanto vero che anche sbagliare, rendersi conto di avere sbagliato, e trasmettere questo messaggio, magari tardi, ma comunque trasmetterlo, è importante. E' la logica del pensare "io ho ecceduto, ma almeno tu, che sei più giovane, non ripetere i miei stessi errori".

Il termine "cassanata" è entrato persino nel nuovo vocabolario Treccani: "Gesto, comportamento, trovata, tipici del calciatore Antonio Cassano. Da quando è alla Roma, la sua storia si divide tra grandi colpi, e grandi colpi di testa. Spettacolare in campo, pirotecnico anche fuori: un gol e una "cassanata"".

Eppure Antonio, ribelle per antonomasia, ha rilasciato una intervista sorprendente.

"Quando ero nella Roma, alla vigilia di una partita contro la Juve, fuggii dal ritiro, e tornai alle 6 del mattino. La sera, giocai un grande incontro, e mi convinsi che fare certe cose migliorava il mio rendimento. Tutto falso: capitò solo quella volta. Fui uno stupido".

"Inoltre mancai di rispetto a Totti, che mi aveva ospitato per 6 mesi a casa sua. E a Madrid, venni alle mani con l'allenatore Capello, e aveva ragione lui, e ce l'ha ancora. L'arrivo di 2 figli, e l'operazione al cuore, mi hanno trasformato. Non sarò mai più quello sbagliato di un tempo".

In sostanza: il calcio italiano può festeggiare il suo "figliol prodigo"? Sarà il futuro a stabilirlo, ma un fatto è certo. Lo sport richiede di essere già maturi prima dei 30 anni. Ma quando lo si diventa, nella vita-media dei giovani?
Quando l'età del buon senso arriva, in ogni caso, merita un boato: proprio come un gol.