Il coma, la paura, la vittoria più importante: la toccante storia di Junior Sambia

Il nome di Junior Sambia non è certo nuovo agli appassionati di calcio. Non solo per le riconosciute doti tecniche che torneranno utilissime alla Salernitana e al tecnico Davide Nicola, ma anche e soprattutto per una triste vicenda personale che tenne col fiato sospeso migliaia e migliaia di persone. Era il 20 aprile 2020 quando fu ricoverato d'urgenza e in codice rosso al Centro ospedaliero universitario di Montpellier per una grave gastroenterite, risultando negativo al tampone del COVID-19. L'aggravarsi delle condizioni di salute, con l'insorgenza di difficoltà respiratorie, lo costrinsero al trasferimento in terapia intensiva in stato di coma artificiale. Il nuovo tampone del COVID-19 dà stavolta esito positivo. Non è mai stato chiarito se il covid sia stato la causa di quel peggioramento progressivo o se si fosse positivizzato in ospedale, in un momento drammatico della pandemia in cui regnavano confusione e paura.

Il mondo del calcio pregò per Sambia, anche società italiane emisero comunicati a sostegno del ragazzo sperando tutto potesse andare bene. Fu il suo procuratore, a fine aprile, a dare la buona notizia: "Respira da solo. Sarà un percorso lungo, ma il peggio è alle spalle". Sambia è uscito dal coma (oltre che dalla malattia) a inizio maggio, trascinandosi per un periodo i postumi del covid al punto che dovette gestirsi per diversi mesi per non affaticarsi troppo. Per fortuna tutto si è chiuso nel migliore dei modi, una parentesi triste che però lo ha reso più forte anzitutto come uomo.