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Serie C, Ghirelli: "Mi auguro che il 23/01 si possa riprendere. Servono ristori e obbligo vaccinale"
Intervistato da 696 Tv il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli è tornato a parlare dei rinvii delle prime gare dell’anno in Serie C spiegando di augurarsi che il campionato possa riprendere regolarmente a fine gennaio: “Abbiamo sospeso due giornate perché la situazione è critica. La nostra scelta è stata fatta anche per salvaguardare la regolarità del campionato mettendo tutte le squadre nelle stesse condizioni e sullo stesso livello, ora ci auguriamo che si possa determinare un abbassamento dei contagi grazie alla bolla e all’assenza di spostamenti. Mercoledì prossimo ci sarà l'incontro con il Governo, che dovrebbe determinare un punto molto importante che è quello relativo a come viene definita la questione inerente alla fase successiva al Covid e l'infezione. Attendiamo risposte in tal senso. Ci sarà, poi, un'indicazione nazionale per quanto riguarda anche le vaccinazioni e credo che, in quel momento, il protocollo Federazione-CTS, con l'avallo del Governo possa dare la possibilità di riprendere a giocare. Io mi auguro che il 23 gennaio si possa scendere in campo. - continua Ghirelli come riporta Ottopagine parlando anche del ritorno dei tifosi allo stadio – Per noi la situazione è ancora più critica non potendo contare sui contratti televisivi di cui gode la Serie A. Il pubblico, il botteghino e gli sponsor sono fondamentali e da questo punto di vista una cosa deve essere chiara, noi lavoreremo con molta forza al problema dei ristori con il Governo. Purtroppo non è stato reiterato dal Governo ma che ora diventa indispensabile e di cui ho parlato nelle scorse ore con la sottosegretariato Vezzali, sul credito d'imposta. C'è bisogno di ristori per sostenere le società che, in questo momento, stanno svolgendo non solo un attività produttiva e di sport, ma seguitando a giocare e ad andare in campo garantiscono anche un aspetto sociale, ovvero di offrire almeno due ore agli italiani dimenticandosi per un attimo, o perlomeno, allontanandosi un attimo dalla situazione critica che vive il Paese. Vaccinazioni? C'è bisogno di una normativa chiara sulle vaccinazioni, che è ormai ora di rendere obbligatorie; c'è bisogno, per quanto riguarda tutta la normativa del Governo del post-contagio di vedere come funzione; c'è bisogno di ristori. Questi sono i tre punti fondamentali che porteremo al tavolo della trattativa”.
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