Lazio, Signori: "Io e Immobile una coppia completa". E annuncia una sorpresa...

"Ringrazio i tifosi per l’affetto incondizionato che nutrono per me, dopo tanti anni passati insieme, esperienze e risultati buoni o meno, ci siamo subito amati a vicenda. Contraccambio questo affetto, ancora vivo nonostante abbia finito la mia carriera". Parla così a Radiosei Beppe Signori, che ricorda i suoi momenti alla Lazio e poi fa un annuncio: "Ho sempre amato rimanere nel mondo del calcio, voglio farlo ma è difficile quando stai fuori per dieci anni. La sorpresa è che ho voluto raccontare i miei ultimi dieci anni, uscirà un libro e poi un docufilm su Sky dove ci sarà tutta la mia carriera, parte della mia vita privata e tutta la mia vicenda giudiziaria. Avevo bisogno di raccontare. Il libro uscirà verso la fine di gennaio e il docufilm a fine marzo, tutto con l’anno nuovo".

LA LAZIO DI SARRI - "Sarà un campionato equilibrato per la lotta scudetto e Champions, ci sono tante squadre che possono vincere. La sorpresa è il Napoli, nessuno se la aspettava questa continuità. Poi dietro vedo Milan, Inter e la Lazio, che con il gioco di Sarri può recuperare delle posizioni. I biancocelesti hanno perso partite in modo immeritato, serve continuità nei risultati".

L'ELOGIO A IMMOBILE - "Con Immobile ci saremmo adattati l’uno all’altro, ha caratteristiche diverse da me. Io giocavo con Riedle, Casiraghi e Boksic che mi creavano tanto spazio, con Ciro saremmo stati una coppia completa e ci saremmo divisi i gol. Faccio i complimenti a lui perché ha fatto qualcosa che nessuno ci era mai riuscito, gli faccio un grosso in bocca al lupo per fare ancora tanti gol. Spero un giorno di conoscerlo di persona".

IL GOL AL DERBY - "Quel gol al derby di destro al volo è diventato storico, un culo pazzesco segnarlo col destro (ride, ndr)".

LA PROTESTA DEL '95 - "Nel ’95 è successa una cosa storica (la cessione al Parma bloccata dalla protesta dei tifosi della Lazio, ndr), per quel riconoscimento che la gente mi ha dato sarò sempre grato. Non so se succederà di nuovo una cosa del genere, io invece l’ho vissuto ed ero talmente innamorato della maglia che non l’avrei lasciata per un’altra squadra e per i soldi. Avrei guadagnato anche il doppio, ma in quel caso i soldi vengono in secondo piano. E nel docufilm ci sarà tutto questo".