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Romagnoli, il primo derby non si scorda mai: finalmente dalla parte giusta
martedì 8 novembre 2022, 07:30News
di Jessica Reatini
per Lalaziosiamonoi.it

Romagnoli, il primo derby non si scorda mai: finalmente dalla parte giusta

Il difensore biancoceleste ha giganteggiato nella prima stracittadina disputata con l'aquila sul petto. Il sogno di un bambino...

“Ero in panchina dall’altra parte, una vita fa. Ora sono cambiate le cose e me lo godo dalla parte giusta”.

Chissà cosa si prova a giocare in una squadra che non è quella per cui tifi da quando hai ricordi, o peggio, chissà cosa si prova a dover giocare per la squadra che da sempre è la più acerrima rivale della tua squadra del cuore

Beh i calciatori sono professionisti direte voi, giusto, anche se a Roma questo concetto diventa complicato, difficile da interpretare e da vivere, quasi da sopportare. Immaginate essere laziali e sedere sulla panchina della Roma in un derby, o viceversa. Immaginate doversi trattenere da quello che è tra le cose più naturali del mondo: tifare la tua squadra del cuore. 

Decidere da che parte stare, nella Capitale, è qualcosa che condiziona tutto il tuo percorso e così è accaduto anche ad Alessio Romagnoli. La sua lazialità, mai nascosta, è stata assopita, messa da parte, rinchiusa in un cassetto, ma mai dimenticata. Alessio Romagnoli è da sempre laziale. I colori del cuore li ha indossati e protetti sotto quelli giallorossi prima, quelli blucerchiati e rossoneri poi. È stato ed è un professionista, ha indossato con orgoglio la fascia da Capitano del Milan, ha condotto la sua squadra, ha esultato per le vittorie, mai contro la Lazio, e ha alzato lo scudetto al cielo prima di lasciare quella che è stata casa sua per tanti anni.

Poi… Poi è arrivato il destino a bussare alla sua porta. È arrivata la Lazio e l’occasione della vita: quella di rimettere tutto al posto giusto, di trovare la chiave che apre la porta del sogno, di incastrare l’ultimo pezzo e completare il puzzle. È arrivato il momento di indossare l’aquila sul petto.

Di nuovo a Roma ma questa volta “dalla parte giusta” del Tevere, quella biancoceleste. Inizia così la storia di Romagnoli alla Lazio: in una calda e lunghissima estate che l’ha visto vicino, poi lontano, poi finalmente a casa.

Dicono non ci sia niente di più adrenalinico di giocare il derby della Capitale, da romano, per la tua squadra del cuore. È qualcosa che nessuno può capire se non i giocatori, che sentono quel fuoco dentro, che la stracittadina la sentono un po’ di più degli altri. Cataldi, Romagnoli, due figli di Roma che insieme hanno lottato per portare la Lazio alla vittoria.

Chissà cosa avrà pensato Romagnoli vedendo lo spettacolo della Curva, sentendo i cori, che ora non deve più canticchiare coperto dal bavero della felpa. In realtà lo sappiamo, ce lo ha detto lui alla fine della gara: “Me lo godo dalla parte giusta” e non poteva esserci finale migliore di questo perché quella di Romagnoli è una di quelle storie laziali che ora stiamo vivendo ma che racconteremo, di quelle così belle da non sembrare vere e nate dalla penna fantasiosa di uno scrittore a cui piace il lieto fine.

Un allenatore della Roma qualche anno fa disse: “Riportiamo la chiesa al centro del villaggio”, ecco la Lazio ha riportato Romagnoli a casa, l’ha messo al centro del suo mondo, nel posto che merita, nel posto che si è conquistato e che adesso nessuno potrà portargli via. 

Pubblicato il 7/11