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Lazio, ultimo sforzo: tutti i rush finali di Inzaghi nelle precedenti stagioni
mercoledì 20 marzo 2019, 10:00Editoriale
di Leonardo Giovannetti
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Lazio, ultimo sforzo: tutti i rush finali di Inzaghi nelle precedenti stagioni

LAZIO, RUSH FINALE -Sembra sempre impossibile farcela. Finchè non ce la fai”, diceva un certo Nelson Mandela. Ogni percorso presenta i suoi ostacoli, i suoi pericoli. Un po’ come quello della Lazio. Dieci partite al traguardo, al nastro che una volta impattato segnerà il risultato finale della stagione. Champions o non Champions? Questo non è un dilemma, è una domanda che prevede una risposta scontata. La Champions è la meta da raggiungere, a tutti i costi. Gli uomini di Inzaghi dovranno affrontare le ultime 10 fatiche, un po’ come fece Ercole. E allora nervi saldi e tanta voglia di combattere: non è ammesso fermarsi ora. Può sembrare complicato, davanti e dietro ci sono tante squadre che si affollano e sgomitano per arrivare a quel nastro prima dei biancocelesti. A fine stagione, sarebbe un sogno poter cominciare ad intonare e canticchiare quella musichetta tutta europea. Ma Simone Inzaghi è abbastanza preparato per un faticoso e decisivo sprint finale? Ecco nelle precedenti stagioni come ha affrontato, nelle vesti di allenatore della Lazio fin dalla prima giornata, le ultime 10 fatiche.

STAGIONE 2016/17 – Un finale ad alti e bassi, quello del campionato in questione. Il 19 marzo arriva la prima fatica con il Cagliari, fuori casa: 0 a 0 senza reti, un solo punto guadagnato. Buona la gara successiva, che ha visto i biancocelesti trionfare sul campo del Sassuolo per 2 a 1. All’Olimpico arriva un brutto stop, griffato Napoli: 3 a 0 netto, poco da dire. Non c’è una vera e propria risposta nella partita seguente, finita 2 a 2 in casa del Genoa grazie alla rete nei minuti di recupero di Luis Alberto. Poi, però, arriva la goleada sul Palermo: 6 a 2, incontenibili gli uomini di Inzaghi. Ma la soddisfazione più grande di quel finale è incisa nel derby del 30 aprile, in cui i biancocelesti si sono imposti per 3 a 1. Altra goleada con la Sampdoria, travolta 7 a 3 all’Olimpico. Tre sconfitte nelle ultime fatiche: prima con la Fiorentina per 3 a 2 al Franchi, poi in casa contro l’Inter per 3 a 1, infine sempre per 3 a 1 sul campo del Crotone. Il bilancio? Solo 4 vittorie, 4 sconfitte e due pareggi. Andare in Champions League era davvero difficile: la Lazio impattò quel nastro come quinta potenza del campionato, e fu Europa League.

STAGIONE 2017/18 – Ricordiamo tutti bene l’ultima annata della Lazio: fu un vero e proprio sgambetto sul finale. La Lazio aveva quasi raggiunto quel nastro da quarta, ma proprio quando sembrava fatta i biancocelesti sono crollati restando con niente in mano. Le ultime 10 fatiche iniziano col Bologna, pareggio per 1 a 1 all’Olimpico. Il Benevento viene travolto 6 a 2 nella sfida successiva, poi ancora una vittoria sul campo dell’Udinese per 2 a 1. Il derby non riserva grandi emozioni e finisce a reti inviolate. Pirotecnica la gara successiva al Franchi: 3 a 4 per la Lazio, con ribaltamenti di risultato continui. Con la Sampdoria, a Roma, i biancocelesti passano facilmente rifilando all’avversario un sonoro 4 a 0. Affondato in trasferta anche il Torino per 1 a 0, gli uomini di Inzaghi non hanno intenzione di mollare un centimetro. Ecco, poi, le ultime 3 fatiche. Fatali. La Lazio pareggia in casa contro l’Atalanta per 1 a 1, dopo essere andata in svantaggio. Poi arriva il pareggio con il Crotone in trasferta, sempre su rimonta. Infine lo scontro decisivo con l’Inter: sappiamo tutti come è andata. Quella volta Inzaghi aveva sfiorato con un dito quel nastro, lo aveva assaporato e poi perso di vista. Ancora quinto posto, ancora Europa League.

LAZIO OGGI – E ora siamo di nuovo a ridosso delle ultime 10 fatiche. A dire la verità saranno 10 fatiche più una, perché i biancocelesti dovranno recuperare il 10 aprile la partita contro l’Udinese. Altro giro, altra corsa. Dopo la sosta ci sarà subito una sfida di importanza assoluta: il 31 marzo si va a San Siro per sfidare l’Inter, una delle dirette avversarie per la corsa Champions League. Poi rotta verso Ferrara, per affrontare la Spal il 3 aprile. Il 7 aprile sarà il turno di Lazio – Sassuolo, poi dopo il recupero con l’Udinese arriverà un altro scontro decisivo: di nuovo San Siro il 13 aprile, questa volta con il Milan. Il 20 si presenterà il Chievo all’Olimpico, il 28 sarà la Sampdoria a ospitare i biancocelesti. Di nuovo una diretta avversaria il 5 maggio, l’Atalanta sarà pronta per lottare con i biancocelesti a Roma. Le ultime tre fatiche si chiamano Cagliari, Bologna e Torino. Insomma, il percorso non è dei più agevoli. Inzaghi, però, ha già affrontato più di uno sprint finale e sa quanto sacrificio possa richiedere. Il suo percorso sulla panchina biancoceleste ha mostrato una linea di progressione costante. Il primo anno la corsa si è conclusa con un quinto posto, senza ulteriori aspettative. Nella scorsa stagione l’asticella è salita, per un pelo non si è raggiunto l'obiettivo. Ora, il mister piacentino vuole staccare quel nastro del traguardo, stringerlo con la consapevolezza di essere una squadra da Champions League. Per poi magari dire: “Sembra impossibile. Finchè non ce la fai”.

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