Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / lazio / Editoriale
Lotito: “Orgoglioso di essere presidente della Lazio. Su Inzaghi...”TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 23 gennaio 2020, 11:30Editoriale
di Elena Bravetti
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Lotito: “Orgoglioso di essere presidente della Lazio. Su Inzaghi...”

Claudio Lotito è intervenuto questa mattina ai microfoni di Rai 2 nel corso del Tg2 Italia: di seguito, parte del suo intervento.

Claudio Lotito, numero uno della Lazio, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Rai 2 nel corso del Tg2 Italia. Di seguito, parte del suo intervento: “Un padre di famiglia ha l’obbligo di portare le persone nello spirito di gruppo, nella voglia di portare a casa dei risultati per cercare di spronarli, dargli una motivazione in più. Tutti devono lavorare all’unisono, in modo corale. Spesso gli dico di supportarsi in campo tra voi, aiutare il compagno ed entrare in campo con ferocia e spirito di sacrificio. Loro rappresentano non solamente loro stessi, ma le passioni di tanti tifosi che vivono per la Lazio. Questa è una forza responsabilità! Ci sono persone che, addirittura, si sono svegliate dal coma sentendo l’inno della Lazio. Il tifoso pretende che il giocatore scenda in campo e dia il 300%. Il mio ruolo è quello di rendere l’ambiente competitivo, devono avere l’orgoglio dell’appartenenza. Tutte le mie iniziative sono rivolte alla crescita del club. Il calcio deve essere portatore di valori morali, noi alleniamo non solo il fisico ma anche la mente. Sono orgoglioso di essere il presidente di questa squadra, trovo persone che mi ringraziano, mi dicono che sono presidente di una squadra fatta di persone disponibili, hanno avuto un ottimo imprinting".

TIFOSI - "Abbiamo portato nella tribuna autorità dei quadri famosi, per far vedere che il popolo laziale cerca di coniugare la crescita sportiva e culturale. In questo contesto, è giusto inculcare valori che sono quelli fondamentali nella società civile. Quando sono arrivato, la tifoseria veniva additata come fascista, razzista, paghiamo ancora lo scotto. Ho voluto dare dei segnali forti in controtendenza, ho introdotto un codice, fatto di regole molto precise. Siamo stati i primi in Italia a valorizzare i tifosi, non è giusto che anche gli altri paghino per gli errori di una minoranza. La maggior parte sono persone per bene, che vanno allo stadio a tifare”.

COMPLEANNO - "Compleanno? È stato festeggiato con grande soddisfazione. Coreografia, location di Castel Sant’Angelo ed il francobollo. Coronato da una serie di risultati sportivi importanti, e soprattutto l’aver risvegliato, dopo aver acquisito un negozio al centro di Roma, il senso di appartenenza e l’orgoglio di essere laziali. Contro il Napoli, un risultato ingiusto dal punto di vista sportivo, avremmo sicuramente meritato di non perdere. Sul rigore lo scivolone di Immobile, tutta una serie di gol annullati, pali, traverse. La Coppa Italia è stata per noi sempre un punto di riferimento. Supercoppa? Siamo partiti con dei pronostici sfavorevoli, loro volevano rifarsi dopo il risultato in campionato".

INZAGHI - “Vive la Lazio come la sua famiglia, ha intrapreso tutto il percorso da allenatore partendo dagli allievi regionali. Si è conquistato tutto con merito, è una persona di grande qualità. Su Simone ho puntato, quando ha avuto dei momenti difficoltà come calciatore, l’ho chiamato e gli ho detto che mi sembrava giunto il momento di iniziare un percorso diverso. Andò in Primavera perché Bollini seguì Reja e si era liberato il posto, poi sarebbe dovuto andare alla Salernitana. Ho ritenuto che Simone avesse le qualità per poter dirigere la squadra. Ha sempre avuto un carattere predisposto verso questo tipo di attività, lavora h24”.

Lazio, per il derby fai il pieno: quasi esauriti i settori biancocelesti

Roma - Lazio, la designazione arbitrale: ecco chi dirige il derby

TORNA ALLA HOMEPAGE

Pubblicato il 23/01 alle 10.50