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Il ricordo di Castroman: "Mi ripetevano 'non sai cosa hai fatto'. Felice per la Lazio"
domenica 26 gennaio 2020, 07:45News
di Francesco Mattogno
per Lalaziosiamonoi.it

Il ricordo di Castroman: "Mi ripetevano 'non sai cosa hai fatto'. Felice per la Lazio"

Lucas Castroman, ex centrocampista della Lazio autore di uno storico gol nel derby, ha ricordato quella rete e parlato della squadra di Inzaghi.

Che gol, pazzesco per minuto di gioco, esecuzione e tiratore, quello di Lucas Castroman. La rete che non ti aspetti dal protagonista che non ti aspetti. Un 2-2 al 95' in piena zona Lazio, quella di oggi: “Stankovic e Nesta mi hanno preso e portato sotto la Curva Nord. Mi hanno ripetuto ‘non sai cosa hai fatto’, per due volte. All'inizio non capivo, ora me ne rendo perfettamente conto”, rivela l'ex centrocampista biancoceleste a Gianlucadimarzio.com. Quella rete nel derby l'ha iscritto prepotentemente e per sempre nella storia della Lazio. Era il 29 aprile 2001 e Castroman partiva dalla panchina: “Ero lì ad aspettare che il mister mi chiamasse, sapevo che non avremmo potuto perdere quella partita. Sentivo anche che potevo segnare, quando è arrivato il pallone l’unica cosa che mi è venuta in mente è stata festeggiare. Quel gol mi ha cambiato la vita, se la gente ancora mi ricorda vuol dire che faccio parte della gloriosa storia della Lazio”.

CASTROMAN OGGI - Il calcio lo ha tradito, oggi non lo segue più: “Non mi piaceva fare il ‘figo’ come si dice a Roma, sono sempre stato un ragazzo con i piedi a terra. Non guardo più il calcio, seguo solo l’Argentina, perché c’è Messi, e il Mondiale, una volta ogni quattro anni. Sentivo che c’erano ingiustizie dentro e fuori dal campo, quindi ho deciso proprio di non ritornare. Ho una scuola calcio, ma solo per il divertimento dei bambini, non li faccio giocare in nessun campionato. Voglio solo fargli capire la vita. Al mattino vado a dare una mano a papà che vende santini vicino alla chiesa. Ha anche un parcheggio, quindi controllo le macchine che entrano ed escono: sto recuperando quello che il calcio mi ha un po’ tolto”.

LA LAZIO DI INZAGHI - Ma alla Lazio è ancora legato: “Mi arrivano notizie, sono felicissimo che stia lottando per le prime posizioni, se lo merita. Inzaghi? Quando giocava sembrava più un avvocato che un calciatore, però se c’era qualcuno che non mi aspettavo in panchina era proprio lui. Il primo ero io, e Simone con me”.

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