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Inter, l'avv. Grassani sul caso Conte: "La società può licenziarlo in tronco"TUTTO mercato WEB
lunedì 3 agosto 2020, 19:15News
di Lalaziosiamonoi Redazione
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Tommaso Marsili

Inter, l'avv. Grassani sul caso Conte: "La società può licenziarlo in tronco"

L'avvocato Grassani ha spiegato perché Antonio Conte rischia grosso dopo il suo sfogo avvenuto davanti le telecamere di Sky

Dopo la sconfitta contro l'Atalanta, Antonio Conte si è sfogato ai microfoni di Sky Sport sparando a zero sulla società. Questa sua esplosione però può avere un effetto indesiderato.

Il tutto è stato spiegato dall'avvocato Mattia Grassani all'Italpress: "La multa rappresenterebbe il minimo sindacale rispetto a quello che è accaduto ma, nel caso di specie, vi sono anche i margini per procedere al licenziamento in tronco per giusta causa, con addebito delle responsabilità al tecnico di Lecce. Si tratta di una situazione senza precedenti, almeno a livelli così alti. Siamo in presenza di critiche durissime e trasversali che scuotono nel profondo e colpiscono al cuore la società nerazzurra".

CONTE OUT - "A prescindere dal merito delle stesse parole, ovvero a prescindere dal fatto che sia tutto vero o tutto falso, a mio avviso sussistono i presupposti affinché la proprietà si tuteli sotto il profilo legale, trattandosi di affermazioni rese pubblicamente, reiteratamente, che sconfinano in ambiti che non sono nemmeno di competenza dell'allenatore. La multa rappresenterebbe il minimo sindacale, vi sono anche i margini per procedere al licenziamento in tronco. Il più recente è stato quello di Petkovic da parte della Lazio. Poi Delio Rossi con la Fiorentina e Davide Ballardini con il Cagliari, casi tutti definiti dal Giudice del Lavoro in sede di impugnazione. Il grave inadempimento del lavoratore, porta alla risoluzione unilaterale del rapporto e anche, ove dimostrato, al risarcimento del danno a favore del Club. Peraltro il sistema normativo attuale, nel quale non sono più in vigore gli accordi collettivi di categoria, riconosce al datore di lavoro il potere disciplinare diretto, il che significa che la società può licenziare l'allenatore senza passare dal Collegio Arbitrale".