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Lazio, ecco il progetto ARP. Bianchessi e Lotito "Noi all'avanguardia, solo il meglio per i nostri giovani"
mercoledì 20 gennaio 2021, 16:38News
di Valerio De Benedetti
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Lazio, ecco il progetto ARP. Bianchessi e Lotito "Noi all'avanguardia, solo il meglio per i nostri giovani"

Nella sala conferenze dello Stadio Olimpico la Lazio, alla presenza del responsabile del settore giovanile Mauro Bianchessi, del presidente Lotito, il tecnico dell'Under 18 Tommaso Rocchi e di una rappresentanza di giovani tesserati, oltre che di alcune ragazze della Lazio Women, ha presentato il progetto ARP, acronico di Analisi, Ricerca e Performance. La missione è quella di creare l'ambiente ideale per sviluppare il talento migliorandolo sotto ogni aspetto. 

CLAUDIO LOTITO - "Ho ritenuto fosse indispensabile essere presente nonostante gli impegni. Io ho puntato tanto sul settore giovanile. Quando sono entrato c'era una situazione drammatica dal punto di vista strutturale. Ho ritenuto che i risultati non sono soltanto dovute alle capacità tecniche, ma anche a quelle mentali, di concentrazione. Tutti devono lavorare all'unisono per raggiungere un traguardo e per far crescere la squadra. Per questo ho dotato il settore giovanile di un'organizzazione all'avanguardia. Sicuramente oggi il settore giovanile della Lazio è altamente qualificato e organizzato a livello strutturale. Fin da piccoli devono capire il percorso, dov'è la partenza e dov'è l'arrivo. Si parte in un'ambiente familiare dove hanno a disposizione tutto per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Devono farlo guardando anche i più grandi della Primavera e della prima squadra. Abbiamo una sala-video, una palestra, una piscina coperta olimpionica, un magazzino, una serie di campi, altri due nuovi costruiti in sintetico, per permettere a tutti di esprimersi al meglio. Quando i ragazzi entrano nel centro sportivo più grande d'Italia rimangono stupiti. Devono essere orgogliosi di appartenere a questa grande famiglia. Io metto a disposizione il meglio possibile, poi sta ai ragazzi utilizzarlo al 100%. Per me vedere un ragazzo che parte dalla scuola calcio e arriva in prima squadra è un orgoglio. Questo progetto è l'inizio di una mentalità nuova che fa della Lazio uno dei primi club a livello internazionale". 

MAURO BIANCHESSI - "Siamo unici in Italia nella valorizzazione del settore giovanile. Con grande soddisfazione e grazie alla volontà del presidente Lotito, siamo qui a presentare grandi progetti di formazione futura. La nostra scuola di formazione, che lo scorso anno ha avuto 150 ore di lezione, da quest'anno avrà altri due nuovi percorsi di formazione. Può dare sbocchi futuri ai ragazzi, abbiamo un corso di programmatore di videogiochi in collaborazione con il nostro sponsor Konami, l'altro è fatto insieme alla Figc, e permetterà di avere il patentino E, il primo step per una futura carriera da allenatore. La nostra missione è che il settore giovanile divenga una risorsa e non una spesa per la crescita della società e per la produzione di calciatori professionisti. Valutando le partite nazionali, i derby giocati e i calciatori andati in nazionale, la media degli ultimi tre anni è in crescita in tutti questi aspetti. Una delle prime cose che ho imparato a Roma è che l'unica cosa che non si possono sbagliare sono i derby. Dal 25% dei derby vinti siamo passati al 72% di derby vinti. Avevamo tre giocatori in nazionale tre anni fa, adesso ne abbiamo 15". 



Poi sul progetto Arp: "Abbiamo creato questo processo unico in Italia con l'obiettivo di perfezionare le qualità dei migliori giocatori, lavorando a 360° su di loro. Volontà, fame, sacrificio e attaccamento alla maglia, su questo lavoriamo. Abbiamo molte strutture che la società Lazio ci ha messo a disposizione. Ci sono due modi per fare settore giovanile, comprando ragazzi di 17-18 anni in giro per l'Europa oppure valorizzando e crescendo i giovani in casa. E noi abbiamo scelto questa seconda strada". 

TOMMASO ROCCHI - "Ringrazio il presidente per quello che ha fatto per il settore giovanile, per le energie investite. Penso che questo sia un progetto fantastico e unico. Ho fatto una buona carriera da calciatore, spero di farla anche da allenatore, ma vorrei dire che se avessi avuto queste possibilità, avrei potuto fare anche meglio da calciatore. I ragazzi devono prenderla come la possibilità di ottenere grandi risultati e traguardi. L'obiettivo è unanime per tutti, l'obiettivo è quello di arrivare in prima squadra. Questa non è presunzione, è voglia di arrivare e credere in sé stessi. La cosa importante è che tutti insieme si vada dalla stessa parte. L'obiettivo si chiama Lazio. Per la prima squadra avere giocatore che crescono nel settore giovanile è il massimo". 

ANDREA CARDONE (Coordinatore tecnico e metodologico) - "Questo progetto ha come fine quello di migliorare sotto l'aspetto tecnico, atletico e non solo i ragazzi. L'obiettivo unico di portare più giocatori possibili del settore giovanile in prima squadra. Allenamenti di Karate, in piscina, in campo, far vivere più esperienze possibili a questi ragazzi può aumentare il bagaglio di tutti questi ragazzi. Diamo tantissima importanza anche al profilo di prestazione psicologico. Per questo abbiamo anche chi si occupa direttamente di questo aspetto". 

VINCENZO CHIAVETTA (Docente del modulo di Psicologia sportiva) - "L'aspetto mentale influisce tantissimo sulla crescita di un giocatore. Alla base c'è l'incremento della fiducia e dell'autostima, della motivazione e della concentrazione, ma anche la capacità di saper gestire rabbia, emozioni negative e ansia. Queste influenzano la prestazione sportiva. Formare psicologicamente il carattere e la mentalità dell'atleta, che cresce con la voglia di vincere ma soprattutto dare il massimo. Ma anche a imparare l'umiltà, alla base di ogni campione. Eliminiamo i concetti egocentrici e puntiamo al bene del gruppo e della squadra".