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ESCLUSIVA - 30 anni dal gol di Fiorini, la figlia Fabiana: "In questa Lazio riconosco quella di mio padre!"
mercoledì 21 giugno 2017, 12:00News
di Laura Castellani
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it

ESCLUSIVA - 30 anni dal gol di Fiorini, la figlia Fabiana: "In questa Lazio riconosco quella di mio padre!"

"Poi il "miracolo" di Fiorini: cross di Podavini, il bomber a lungo a digiuno, inventava una prodezza delle sue: pressato riusciva a girarsi e in scivolata colpiva d'istinto la sfera che rotolava in rete. Era il pandemonio sugli spalti e in campo: era la Lazio ad andare alla lotteria degli spareggi". Può un solo gol valere così tanto? Quello di Giuliano Fiorini ha dato una sterzata decisiva alla storia della Lazio. E pensare che la figlia, Fabiana, lo scoprì solo dopo che il papà volò in cielo, biancoceleste come i colori per i quali aveva ostinatamente lottato. Una tenacia che diviene presto simbolo. E che lo resta tutt'ora, a trent'anni da quella rete, segnata a una manciata di minuti dal fischio finale della gara contro il Vicenza. Una gratitudine che i tifosi continuano a manifestare anche nei confronti della figlia Fabiana: "Mi ricordo una delle prime volte che sono venuta a Roma. Un tifoso della Lazio è venuto con una sciarpa. Non l'aveva fatta toccare a nessuno, né ai figli né alla moglie. "La faccio vedere a te per la prima volta", la teneva in un quadretto. Era commosso. E' stato molto emozionante", ha raccontato in esclusiva ai nostri microfoni.

"NON SAPEVO NULLA" - Eppure, per Fabiana, quel gol fu una scoperta: "Io l'ho saputo dopo la sua morte, non mi aveva raccontato mai quel gol. L'ho scoperto dopo. Ho sempre visto i trofei, i premi, ma non ci avevo mai fatto davvero caso. Quindi non sapevo nulla, è arrivato tutto dopo. E' stata un'emozione ancora più grande. Non ero mai stata a Roma, sono sempre stata a Bologna. Lui ha giocato anche qui, ma in questa città è un'altra cosa, si vive in maniera diversa. Venire a Roma, percepire l'affetto dei tifosi e scoprire quanto quel gol fosse stato importante, è stato ancora più bello". E così Giuliano Fiorini diventa un simbolo, nella Capitale. Come la maglia indossata in quella stagione: "Vedere la Lazio con la maglia dei -9 è stata un'emozione unica, anche perché ero presente allo stadio, quel giorno. L'ho vista in campo per la prima volta ed è stato davvero bello. E' una maglia che hanno ricomprato tutti, ogni volta che vado allo stadio la vedo addosso a tanti, significa che ha avuto un grande impatto sui tifosi". 

"UNA LAZIO COME QUELLA DI MIO PADRE" - L'accento bolognese di Fabiana non deve ingannare. Sulla sua fede laziale non ci piove: "A me Inzaghi è piaciuto dall'inizio, nonostante ci fossero un po' di titubanze generali su come sarebbe andata la stagione. A me sono piaciuti moltissimo Immobile e Milinkovic, spero di vederli: dall'anno scorso andiamo ad Auronzo, spero di incontrarli in ritiro. Ho rivisto un po' la Lazio dei -9. La stagione era iniziata con l'allenatore che non doveva venire: un inizio complicato con Inzaghi, richiamato all'ultimo. E poi ho visto questa forza, questa grinta, come nel derby in cui si voleva vincere a tutti i costi. Era da po' che non vedevo una Lazio così". E dopo la scorsa estate, Fabiana tornerà ad Auronzo: "Scegliamo sempre di andare nel periodo del ritiro!".

"IMMOBILE INCARNA LO SPIRITO LAZIALE" - Da tifosa a distanza, la figlia di Fiorini ha detto la sua sulle questioni di mercato in uscita: "Vivendo qui a Bologna, la vivo diversamente. Quando sono a Roma, mi raccontano come la percepiscono lì. Io seguo quello che accade attraverso i siti, mi tengo informata, però sono un po' fuori dal clima che si vive nella Capitale. Biglia magari è stato visto un po' come un simbolo, nel momento in cui sceglie di andare via i tifosi possono sentirsi traditi. Mio padre ha vissuto l'esperienza contraria: i tifosi lo volevano, la società no. Queste storie sono un po' delicate, dietro ci sono tante cose che noi magari non sappiamo". Se Biglia dovesse partire, Fabiana ha le idee chiare sul giocatore a cui affidare la fascia da capitano: "Io sono innamorata di Ciro, mi piace moltissimo come giocatore. Personalmente sceglierei lui. So che è arrivato da poco, molti preferirebbero darla a qualcun'altro. Ma io credo che Immobile, anche se qui da poco, incarni lo spirito del laziale". 

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