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ESCLUSIVA Radiosei - Vocalelli: "La Lazio non esce ridimensionata dal derby, lotta per la Champions"TUTTO mercato WEB
martedì 21 novembre 2017, 20:00News
di Gabriele Candelori
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it

ESCLUSIVA Radiosei - Vocalelli: "La Lazio non esce ridimensionata dal derby, lotta per la Champions"

L’Europa League e soprattutto la Fiorentina per cancellare subito il derby. Contro il Vitesse, con la qualificazione da prima già in tasca, i big verranno tenuti a riposo. Dei temi di casa Lazio, in esclusiva sulle frequenze di Radiosei, ha parlato il direttore del Corriere dello Sport Alessandro Vocalelli“Non credo rischi contraccolpi. La Lazio è matura così come il suo allenatore. Ho seguito anni fa quella che era la squadra più forte del mondo. C’erano in campo giocatori come Nedved, Nesta, Veron, Simeone e Mancini e in panchina gente come Couto, Stankovic e Conceição. In quel periodo ho conosciuto Simone ed ero convinto che da allenatore avrei ritrovato un ex giocatore. Ho visto invece una persona a suo agio nel nuovo ruolo che ha gli strumenti e la personalità per far assorbire il colpo ai suoi. Perdere il derby è pesante, ma si può ripartire: non c’è nessun motivo per essere ridimensionati. A inizio estate nessuno metteva la Lazio tra le prime cinque e quando lo dicevo in molti mi ridevano dietro. È una squadra con molte eccellenze e questo dev’essere chiaro, ora non bisogna uscire da questo treno. Non lotta per lo Scudetto, ma non c’è ragione perché non possa ritenersi in grado di lottare per le prime quattro posizioni”.

SCUDETTO E FEDERAZIONE - “La Juventus fa spesso brutte figure dopo la sosta per le Nazionali, i giocatori tornano spesso scarichi. Resta secondo me la squadra più forte, ma non è facile mantenersi per sei anni a questi livelli. Un calo di tensione è inevitabile: può avere scivoloni, ma ripartirà sicuramente. Se si dovesse fermare Higuain ha comunque alternative che le altre non hanno. Lotterà con il Napoli per lo Scudetto. Gli azzurri, pur avendo un organico non all’altezza dei bianconeri, hanno un gioco spettacolare. Uscendo dalla Champions, si concentrerebbero anche sul campionato”. Poi sul caos in FIGC: “Se ne esce se si decide di cambiare le regole del gioco. Chiunque si presenta, per essere eletto deve fare patti a destra e sinistra. In questo modo va trovato sempre un compromesso, senza andare da nessuna parte. Gli accordi permettono infatti di essere sostenuti, pagando però un conto. Con il commissariamento e una persona da fuori poteva invece cambiare qualcosa. Si è persa di vista la realtà sportiva e sociale, spostando il tema del discorso sull’aspetto politico. Tavecchio ha le sue responsabilità: ha scelto lui la guida tecnica. Ventura l’ho criticato prima mentre molti lo sostenevano, ora mi viene da fare il contrario per evitare un accanimento. Ha sbagliato dal punto di vista tecnico e a non dimettersi subito, ma è Tavecchio che lo ha assunto. Se aveva sospetti negativi, sarebbe dovuto intervenire prima”.