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ESCLUSIVA Radiosei - Bergodi: "A Bucarest non mi aspettavo la sconfitta, al ritorno la formazione migliore"
martedì 20 febbraio 2018, 21:00News
di Gabriele Candelori
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it

ESCLUSIVA Radiosei - Bergodi: "A Bucarest non mi aspettavo la sconfitta, al ritorno la formazione migliore"

E adesso l’Europa League. Giovedì la Lazio ospita la Steaua Bucarest per ribaltare la sconfitta dell’andata e conquistare l’accesso agli ottavi di finale. Chi conosce bene il calcio romeno è Cristiano Bergodi che ha allenato negli anni tanti club di Liga 1, compreso quello oggi guidato da Dica. L’ex difensore biancoceleste e vice di Domenico Caso nel 2004 ha presentato la sfida in esclusiva sulle frequenze di Radiosei, partendo dalla sua esperienza: “Ho allenato sei squadre di massima serie rumena, ne ho cambiata una l’anno. Fare più di una stagione qui è difficile per una questione di rapporti: non ci sono veri progetti e i dirigenti cambiano appena vedono che le cose non fanno. Sono subentrato o partito dall’inizio, cominciando da squadre di metà classifica fino ad arrivare alla Steaua che è la Juventus di Romania. Ho allenato anche il Cluj, realtà emergente, e sono stato il primo a portarla in A. Con Mandorlini poi hanno vinto titolo e coppa, partecipando alle coppe europee. Ma sono stato il primo a spodestare le grandi di Romania, prima di vincere anche una Supercoppa con il Rapid. Futuro? Mi piacerebbe tornare in Italia, anche in serie minori. Mi sto tenendo aggiornato, osservando molto. Anche all’estero non avrei nessun problema comunque”.

BECALI E IL RITORNO - “Con Becali avevo un buon rapporto, ma lui parla molto con l’allenatore e i suoi collaboratori. Alla Steaua mi ha esonerato perché a fine primo tempo di una gara d’Europa League con lo Sherif entrò nello spogliatoio in un momento in cui non ce n'era bisogno. Io gli chiesi di uscire e a fine partita mi esonerò”.  Poi sul doppio confronto:La sconfitta dell’andata non me l’aspettavo. Avevo fatto un’intervista su un importante quotidiano rumeno dicendo che non c’era paragone per valore. Pensavo che la Lazio potesse almeno segnare, in realtà le occasioni le ha avute e avrebbe potuto anche vincere. Forse è stata sorpresa dell’aggressività della Steaua, anche io me l’aspettavo più chiusa. Non dico che ha sottovalutata la sfida, ma in partenza non ha avuto quella determinazione necessaria. Poi ha fatto un’ottima ripresa e anche Milinkovic ha fatto la differenza. Loro non battevano una squadra italiana da tanto tempo e sono soddisfatti, sono una squadra rognosa. Ora bisogna recuperare la partita, se non si sblocca ci si può innervosire. Loro sono bravi e anche furbi nel perdere tempo”.

OBIETTIVI E INSIDIE - “La Lazio come valore può farcela, ma deve giocare con la migliore formazione possibile. La squadra di Inzaghi ha passato un brutto periodo, ora con Steaua e Milan si gioca due obiettivi importanti: gli ottavi di Europa League e una finale. Non deve fare turnover, quando si fanno tanti cambi si perde omogeneità e si può rischiare”. La Lazio dovrà giocare con pazienza: “Spero di vedere una bella Lazio, quella che ho visto spesso in casa. Raramente ha sbagliato atteggiamento quest’anno. Sa attaccare con pazienza e le genialità dei suoi giocatori migliori, battendo squadre spesso chiuse. Non deve fare una partita all’arrembaggio sfruttando le transizioni negative degli avversari. Degli spazi l’hanno lasciati all’andata. Budescu è uno dei più bravi, poi Trahore è molto forte fisicamente. Bisogna fare attenzione con le marcature preventive, davanti hanno giocatori bravi. Per questo dovrebbe scendere in campo una formazione tipo, passare il turno è importante”.