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Ledesma: "Leiva è riconosciuto come un leader. Torti alla Lazio? Carta canta!"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 21 marzo 2018, 07:25News
di Alessandro Vittori
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it

Ledesma: "Leiva è riconosciuto come un leader. Torti alla Lazio? Carta canta!"

Pubblicato il 20-03 alle 23.13

La Lazio benedice la sosta che interrompe un ciclo fittissimo tra campionato e coppe. Alla ripresa i ragazzi di Inzaghi dovranno inseguire il quarto posto dell’Inter, al momento davanti di una lunghezza. La classifica però è figlia anche dei tanti torti subiti dai biancocelesti, dei quali ha voluto parlare Cristian Ledesma a Radio Incontro Olympia: “Prima della Var si pensava che gli arbitri sbagliassero senza la possibilità di rivedere le immagini, oggi grazie alla tecnologia questo non si può più dire. Chissà che immagini passano ai direttori di gara. Parlando della Lazio, carta canta, i torti si vedono, non ce li stiamo inventando noi. Come si fa a dire che i tifosi e la società non hanno ragione? Le immagini parlano chiaro e sono state viste dagli arbitri. Non capisco come possano accadere certe cose, ma non voglio neanche pensare al complotto. Non vedo questo, nessuno vuole distruggere la Lazio e il suo percorso in campionato”.

IL LAVORO - “Certo la situazione dei torti potrebbe avere ripercussioni sulla squadra ma non vedo altre soluzioni se non il lavoro. Le partite vanno giocate, non bisogna pensare che quando arriva una squadra di centro o bassa classifica siano tre punti facili. Contro il Bologna la squadra aveva il fiato corto ma ha dato tutto, non è arrivata la vittoria ma non era semplice. Non vedo tutto questo pessimismo”.

EUROPA LEAGUE - “Basta vedere le squadre che ha eliminato il Salisburgo per capire le insidie della gara, ma la Lazio deve guardare a se stessa. Non bisogna sottovalutare l’avversario e l’andata contro la Steaua lo testimonia: sono fiducioso sul passaggio del turno. A Kiev i biancocelesti sono stati superiori dall’inizio alla fine. Puntare tutto sull’Europa League? È un po’ azzardato, ci sono tante squadre di livello e non è facile vincere. Molte compagini hanno un’esperienza internazionale che alla Lazio manca. I biancocelesti devono puntare su loro stessi e mantenere le giuste convinzioni sino alla fine: il distacco in campionato dal terzo posto non è tanto, si può colmare e ci sono molti scontri diretti”.

LEIVA - “Non lo scopriamo oggi il brasiliano, giocatore chiave del Liverpool per diversi anni. Ha carisma, personalità, altrimenti accanto a Gerrard e Mascherano non si gioca: il pregio che ha avuto è stato quello di farsi riconoscere come leader e non di esserlo perché quello si sapeva già”.