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I due mercati di Petrachi e il momento della Roma. Da un mese non tutto è da buttareTUTTO mercato WEB
mercoledì 19 febbraio 2020, 12:45Serie A
di Andrea Losapio

I due mercati di Petrachi e il momento della Roma. Da un mese non tutto è da buttare

È probabilmente il peggior momento per la Roma in questa annata di ricostruzione. La rivoluzione della scorsa estate sembrava non avesse avuto strascichi sulla formazione di Paulo Fonseca, almeno fino a gennaio. Dall’infortunio di Zaniolo alle nuove voci sul passaggio di proprietà - da James Pallotta a Dan Friedkin - è stato un inizio di 2020 davvero complicato, perché i risultati ora stentano ad arrivare e pure Gianluca Petrachi, direttore sportivo giallorosso, è finito nel mirino delle critiche.

MONTE INGAGGI DA ABBATTERE - Il lavoro del dirigente non è stato semplice, sin dall’inizio. Perché la piazza avrebbe voluto Gian Piero Gasperini e, dopo il rifiuto del tecnico bergamasco, il turbinio di voci ha travolto quasi tutti, arrivando poi a una soluzione di alto livello, seppur alla prima esperienza italiana. I primi mesi di Fonseca sono stati positivi, nonostante una squadra che presentava tante problematiche. Da Gonalons a Nzonzi, passando per Marcano, Schick, Defrel, Olsen, Karsdorp e Gerson, tutti calciatori con stipendi importanti che hanno trovato una sistemazione - il francese campione del mondo ben due volte, tra Galatasaray e Rennes - che dovevano essere ceduti prima di potere operare sul mercato. Capitolo a parte meritano De Rossi ed El Shaarawy: il primo ha chiuso la carriera al Boca, spesso fermo per infortuni, l’altro ha avuto una proposta irrinunciabile dalla Cina e voleva salutare.


DZEKO E UN ALTRO MERCATO - Il colpo da novanta è stato, senz’altro, la riconferma del bosniaco, con un piede e mezzo già verso l’Inter. L’arrivo di Pau Lopez ha dato sicurezza alla difesa, mentre Mancini è forse il giocatore che più è riuscito a incarnare lo spirito romanista in questi primi sei mesi, giocando sia da difensore centrale che da centrocampista quando c’è stato il bisogno. Smalling ha dimostrato di essere un rinforzo di alto livello - a prezzo di saldo - e Spinazzola è probabilmente più pronto di Pellegrini (per cui ci sono stati 22 milioni di plusvalenza). L’infortunio di Zaniolo ha scombinato le carte in inverno, quando i grossi calibri non si muovono: così Villar, Carles Perez e Ibanez possono essere colpi per il futuro, con utilità già al presente.

LE POLEMICHE - Da un anno all’altro, la Roma si è trovata fuori dalla Champions, con un budget minore e la necessità di fare quadrare i conti. I risultati danno la dimensione di quello che succede, ma in un anno sciagurato per Napoli e Milan, la Roma ha ancora la possibilità di arrivare tra le prime quattro, pur con infortuni gravi e l’addio di Florenzi, dettato più dall’impellenza di giocare che non da una scelta societaria condivisa. L’ultima uscita, forse dettata dalle pressioni di una piazza estremamente esigente, è probabilmente un modo di scaricare la tensione. Ma, almeno finora, il bilancio non può che essere con un segno più davanti.