Lazio dipendente dai titolarissimi? Ora non è più così
Per la terza gara consecutiva, è stato preferito a Lazzari sulla destra e ha segnato a Perin il gol del momentaneo 0-1. Loro ieri si sono presi la scena, ma bisognerebbe parlare anche di Patric, Jony e Caicedo: figure secondarie nel cast di Inzaghi ma preziosi per il successo ligure (e per tutti gli altri).
E se la Lazio non perde da 20 giornate in campionato e viaggia con una media punti da scudetto, il merito è della crescita complessiva della squadra, che non è più Ciro-dipendente. Il lavoro quotidiano di Inzaghi si vede, è lampante e non è da sottovalutare, perché non è facile tenere sempre alta la tensione nello spogliatoio e far sentire tutti importanti, dal primo all’ultimo. Lui ci riesce, anche bene: gli allenamenti sono sempre super intensi e il ritmo alto viene portato anche la domenica in partita. Il 3-2 di ieri a Genova quindi certifica due cose: la prima è che la Lazio può continuare la rincorsa alla vetta della Juventus, la seconda è che non esistono più i famosi titolatissimi d’inizio anno. Anche se quest’ultimo aspetto era già noto, perché anche con Inter, Parma, e via discorrendo a ritroso, i meriti del rendimento dei biancocelesti sono di tutto il gruppo e non dei singoli.