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Vitale: "In Cina pensano di riprendere a maggio. Qui siamo 2 mesi indietro a loro..."
"Decisione gusta e ormai tutte le società di serie A saranno costrette ad agire così". Pino Vitale ex ds dell'Empoli si esprime così a Tuttomercatoweb.com a proposito dell'accordo della Juventus con i suoi giocatori sulla riduzione degli ingaggi. "Qualche club magari dovrà battagliare, ma la situazione è questa".
Sempre che poi non si riprenda a giocare...
"Ne parlavo giorni fa col professor Castellacci che ha lavorato anche al Guangzhou. In Cina pensano di riprendere a giocare nella prima settimana di maggio. E allora visto che noi siamo due mesi indietro rispetto a loro, dovremmo riprendere forse a luglio. Diventa difficile pensare di poter programmare anche in vista delle coppe europee. E' vero che ci sono tanti interessi in gioco ma l'interesse primario è la vita. Il ministro Spadafora ha detto che fino a fine aprile non ci si potrà allenare. Poi però ci vorranno almeno quindici giorni di preparazione. Non sarà facile insomma trovare una soluzione"
Se non ci sarà la prosecuzione del campionato lo scudetto andrà assegnato o no?
"Non sono in grado di dirlo. Credo comunque che debbano essere salvaguardate quelle squadre che hanno stravinto i loro campionati: Benevento, Monza, Vicenza e Reggina. Poi è chiaro che tra restare in A e scendere in B c'è un abisso, non mancheranno le lotte di potere"
Col taglio degli stipendi, per i club potrebbe essere meno doloroso ripartire direttamente dalla prossima stagione?
"Per le società non è poco poter rinunciare a quattro mesi di stipendio. Il calcio comunque è la terza azienda del paese. Il Governo dovrà mettere soldi per tutte le aziende e anche per il calcio".
Sempre che poi non si riprenda a giocare...
"Ne parlavo giorni fa col professor Castellacci che ha lavorato anche al Guangzhou. In Cina pensano di riprendere a giocare nella prima settimana di maggio. E allora visto che noi siamo due mesi indietro rispetto a loro, dovremmo riprendere forse a luglio. Diventa difficile pensare di poter programmare anche in vista delle coppe europee. E' vero che ci sono tanti interessi in gioco ma l'interesse primario è la vita. Il ministro Spadafora ha detto che fino a fine aprile non ci si potrà allenare. Poi però ci vorranno almeno quindici giorni di preparazione. Non sarà facile insomma trovare una soluzione"
Se non ci sarà la prosecuzione del campionato lo scudetto andrà assegnato o no?
"Non sono in grado di dirlo. Credo comunque che debbano essere salvaguardate quelle squadre che hanno stravinto i loro campionati: Benevento, Monza, Vicenza e Reggina. Poi è chiaro che tra restare in A e scendere in B c'è un abisso, non mancheranno le lotte di potere"
Col taglio degli stipendi, per i club potrebbe essere meno doloroso ripartire direttamente dalla prossima stagione?
"Per le società non è poco poter rinunciare a quattro mesi di stipendio. Il calcio comunque è la terza azienda del paese. Il Governo dovrà mettere soldi per tutte le aziende e anche per il calcio".
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