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TMW RADIO - Bizzarri: "Anni speciali con Catania e Chievo. Buffon da Pallone d'Oro"
Maracana con Marco Piccari
Ospiti: Albano Bizzarri
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Albano Bizzarri, ex portiere, ha parlato a TMW Radio, durante Maracanà, dei temi del momento.
Serie A, si riparte ma c'è l'incubo infortuni. I giocatori secondo lei sono favorevoli alla ripresa?
"Io penso che i campionati si devono finire in campo. Non mi sembra giusto andare in coppa o retrocedere d'ufficio. Non è stato uno stop come quello per andare in vacanza, ma i giocatori hanno continuato ad allenarsi. In un mese si torna in forma".
Molti poi hanno lavorato nel lockdown:
"Non si sapeva quando sarebbe finita la pandemia, quindi tutti si sono allenati in una certa maniera. Gli infortuni? Fanno parte della nostra professione".
Da portiere l'assenza del pubblico quanto incide?
"L'assenza in uno spettacolo come il calcio incide. Ti può dare tante in una partita. Non ci sarà la carica dei tifosi, quell'ansia positiva, ma sarà così per tutti. Quindi non ci saranno problemi mentali. Sarà più brutto, è vero, ma tutti partiranno dallo stesso livello mentale".
Se ci fosse la possibilità, lei farebbe tornare i tifosi allo stadio in corsa?
"E' un altro tema che può generare polemiche. Dovrebbe essere possibile per tutti, altrimenti meglio finire così".
Chi è stato il suo mito da bambino?
"Neuer mi è sempre piaciuto tantissimo, ma anche Buffon. Non c'è stato solo uno che ho cercato di imitare".
A chi daresti il Pallone d'Oro tra i portieri?
"Buffon sarebbe stato un candidato ideale, per la sua costanza. Ma ci metto anche Maldini, anche se è un difensore".
Una storia che avrebbe avuto il piacere rivivere?
"Ho avuto momenti belli ma anche duri in Italia. Con il Catania e con il Chievo ho vissuto momenti particolari, dove abbiamo fatto campionati bellissimi. E' stato bello vincere la Coppa Italia con la Lazio, anche se non ero titolare. Bella poi l'esperienza a Udine, me la porto nel cuore"
Quale l'attaccante più forte che ha visto in Italia?
"Ho visto un giocatore devastante, poche volte ho visto in carriera uno così. Ma poi citerei Higuain, Dybala, Tevez, davvero molto forti. Mi ricordo Shevchenko, che era davvero devastante, anche se l'ho incrociato a fine carriera nel Milan.
Il difensore che più le dava sicurezza?
"La coppia Diaz-Biava è stata davvero molto bella. Ma anche al Chievo, dove prendevo al massimo un gol a partita. Da esterno dico Maldini".
Serie A, si riparte ma c'è l'incubo infortuni. I giocatori secondo lei sono favorevoli alla ripresa?
"Io penso che i campionati si devono finire in campo. Non mi sembra giusto andare in coppa o retrocedere d'ufficio. Non è stato uno stop come quello per andare in vacanza, ma i giocatori hanno continuato ad allenarsi. In un mese si torna in forma".
Molti poi hanno lavorato nel lockdown:
"Non si sapeva quando sarebbe finita la pandemia, quindi tutti si sono allenati in una certa maniera. Gli infortuni? Fanno parte della nostra professione".
Da portiere l'assenza del pubblico quanto incide?
"L'assenza in uno spettacolo come il calcio incide. Ti può dare tante in una partita. Non ci sarà la carica dei tifosi, quell'ansia positiva, ma sarà così per tutti. Quindi non ci saranno problemi mentali. Sarà più brutto, è vero, ma tutti partiranno dallo stesso livello mentale".
Se ci fosse la possibilità, lei farebbe tornare i tifosi allo stadio in corsa?
"E' un altro tema che può generare polemiche. Dovrebbe essere possibile per tutti, altrimenti meglio finire così".
Chi è stato il suo mito da bambino?
"Neuer mi è sempre piaciuto tantissimo, ma anche Buffon. Non c'è stato solo uno che ho cercato di imitare".
A chi daresti il Pallone d'Oro tra i portieri?
"Buffon sarebbe stato un candidato ideale, per la sua costanza. Ma ci metto anche Maldini, anche se è un difensore".
Una storia che avrebbe avuto il piacere rivivere?
"Ho avuto momenti belli ma anche duri in Italia. Con il Catania e con il Chievo ho vissuto momenti particolari, dove abbiamo fatto campionati bellissimi. E' stato bello vincere la Coppa Italia con la Lazio, anche se non ero titolare. Bella poi l'esperienza a Udine, me la porto nel cuore"
Quale l'attaccante più forte che ha visto in Italia?
"Ho visto un giocatore devastante, poche volte ho visto in carriera uno così. Ma poi citerei Higuain, Dybala, Tevez, davvero molto forti. Mi ricordo Shevchenko, che era davvero devastante, anche se l'ho incrociato a fine carriera nel Milan.
Il difensore che più le dava sicurezza?
"La coppia Diaz-Biava è stata davvero molto bella. Ma anche al Chievo, dove prendevo al massimo un gol a partita. Da esterno dico Maldini".
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