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Juve: le vittorie e l'equilibrio. Inter: la sfuriata di Conte, i quattrini, l'errore da non fare e... Gianluca Vialli. Milan: peggio della sconfitta, i disfattisti. Napoli: la follia su Gattuso. Roma: il destino di DzekoTUTTO mercato WEB
martedì 26 gennaio 2021, 08:07Editoriale
di Fabrizio Biasin

Juve: le vittorie e l'equilibrio. Inter: la sfuriata di Conte, i quattrini, l'errore da non fare e... Gianluca Vialli. Milan: peggio della sconfitta, i disfattisti. Napoli: la follia su Gattuso. Roma: il destino di Dzeko

Mancano pochi giorni alla fine del mercato ma, siamo onesti, non è che accada moltissimo. Cioè, si chiacchiera molto, ma di ciccia se ne vede poca e di grano, anche meno. È probabile che nelle prossime ore aumentino i movimenti a costo zero, ma siamo alla terza riga e ci siamo già frantumati i santissimi, figuriamoci voi che state leggendo. E, allora, andiamo “dritti”.

Quando quelli del Grande Fratello sono entrati nella Casa c’era ancora la lira. Ma quando cazzo escono? Mi sembrava giusto partire con questa denuncia sociale molto importante.

E ora altre cose molto importanti.

- Il fatto che da 24 ore si dibatta sul possibile esonero del tecnico potenzialmente 3° in classifica (e vincitore della Coppa Italia) senza che il suo presidente muova un dito, dice molto di quale sia il problema più serio del Napoli: il narcisismo del suo presidente.

- Il fatto che il Chelsea abbia scelto Tuchel e non Allegri, non dimostra che Allegri sia meno valido di Tuchel, semmai che al Chelsea non ci capiscano una fava.

- Il fatto che il Milan perda con l’Atalanta non significa che si debba trovare per forza un appiglio per dire “al Milan s’è rotto il giocattolo”, semmai è giusto rendersi conto che dall’altra parte c’è una squadra che rischia di diventare una serissima candidata al titolo, l’Atalanta. La cosa strana non è che il Milan perda una partita (è calcio, succede), semmai che i bergamaschi non siano in zone addirittura più nobili della classifica. Giocano un calcio “spaziale”.

- Il fatto che ilicic sia tornato Ilicic è merito di Ilicic, ovvio, ma anche del suo allenatore che lo ha aspettato. E lui in genere non aspetta nessuno. Osiamo: Gasperini è più bravo che simpatico.

- Il fatto che l’Inter di Conte abbia giocato a Udine con la stessa intensità della Nazionale Cantanti, più che una preoccupazione, è una delusione. I tre punti del Friuli valevano come quelli della settimana precedente con la Juve, ma gli 11 (+ sostituzioni) scesi in campo non sembravano così interessati. Oh, capita di non riuscire a trovare “la chiave” della partita, ma dopo il successo con i bianconeri ci si immaginava che la squadra potesse aver raggiunto una maturità diversa. E invece, ancora, no.

-  La “fame” che è mancata in campo, invece, ce l’avevano Conte e Oriali (pure troppa). Capiamoci, non si fa, non si sbraita con l’arbitro, si devono evitare certe cose e bla bla bla. Però, al netto della giusta squalifica in arrivo, Conte sabato ha dimostrato di essere decisamente sul pezzo e ha fatto quella cosa che i rompiballe come me gli chiedevano da tempo: un gesto inclusivo “vogliamo vincere” e meno personale (“io io io, loro loro loro”). E allora ripetiamo: non si fa, ma il segnale è assai buono.


- Su Pirlo che un giorno è pirla e quell’altro è Maestro ci siamo già espressi, ma giustamente nessuno ci ha dato retta. Dopo la vittoria in Supercoppa e quella col Bologna tutti sono tornati a lisciargli il pelo. L’equilibrio non esiste: nei giudizi ma anche in campo. Pirlo ha giustamente scelto una strada meno spregiudicata, ma se vuole concedere meno ai suoi avversari deve ancora fare qualche passo “indietro”. Quanto conta quest’altro parere? Zero, ma almeno evitiamo di scendere e salire dall’altalena del giudizio.

- Eccoli qui il nostro mini lotto dei “migliori” del girone d’andata (uno per squadra e in rigoroso ordine sparso): Immobile, Barella, Zaccagni, Kessie, Mkhitaryan, Ilicic, Cuadrado. Lo abbiamo pubblicato anche su twitter: è arrivata una raffica di “vaffanculo” assortiti che metà basta. Che meraviglia il calcio.

- Oggi c’è il derby di Coppa Italia. Tra chi dice “chissenefrega” e chi “è importante” noi ci schieriamo con i secondi per tantissimi motivi: è un derby, vale una semifinale, può dare una mazzata morale non indifferente all'avversario anche in chiave scudetto.

- Dzeko ha litigato con Fonseca. Quando un capitano litiga col suo tecnico la proprietà deve decidere con chi stare, a Bergamo hanno scelto il tecnico, a Roma anche. Forse. Dove andrà il capitano? A Bergamo lo hanno spedito all’estero, Roma deve prendere esempio: rinforzare una diretta avversaria sarebbe una follia.

- Ah, ecco, il Papu. Il Papu Gomez è un giocatore del Siviglia. Beato il Siviglia.

- I debiti del Barcellona superano il miliardo di euro. L'Inter sta affrontando un momento decisamente complicato quanto a liquidità. Il Real Madrid è alla ricerca disperatissima di risorse fresche. E potremmo realmente andare avanti all'infinito.
Così, per finire con una botta di ottimismo.

- La ormai celebre Bc Partners, a quanto pare, si sarebbe rivolta alla "Tifosy" (tra i soci della società c'è Gianluca Vialli) per fare da consulente nella trattativa con Zhang per ottenere quote dell'Inter. Sul tavolo, almeno inizialmente, ci sarebbe il 31% di LionRock.

(Chiediamo scusa per questo editoriale pieno di sentenze del genere “so tutto io”, ma era il modo più facile per arrivare in fondo senza sbrodolare).