TUTTO mercato WEB
Tornano le punte, Gattuso sorride: Napoli da non sottovalutare per il quarto posto
Tornano gli alfieri, e il Napoli dà scacco alle critiche. In un momento complicato di una stagione complicata, gli azzurri di Gennaro Gattuso hanno superato lo Spezia con un secco 3-1. L’immagine più chiara di cosa sia cambiato, chissà se in via definitiva, nelle fortune degli azzurri? Il cambio al 53’. Fuori Dries Mertens, dentro Victor Osimhen. Questa volta, Ringhio li ha avuti entrambi a disposizione e ha deciso di alternarli: non aveva da oltre una mese la possibilità di fare una scelta di questo tipo, e l’ha avuta ben poche volte in stagione.
Oltre due punti a partita. È la media di Osimhen e Mertens in campo insieme: in totale, è accaduto sette volte in campionato, dieci a livello stagionale. I numeri si alzano, di poco, se consideriamo anche le gare nelle quali i due principali centravanti del Napoli sono stati contemporaneamente a disposizione del proprio allenatore, come per esempio contro il Bologna. Una rarità, in una stagione tormentata per loro e per tutta la squadra partenopea, flagellata da ultimo dall’ennesimo stop di Ghoulam.
È in corsa per il quarto posto. Lo dice la classifica, lo dice il fatto che debba ancora giocare una gara nient’affatto scontata contro la Juventus. Lo dicono, soprattutto, quei due, il belga e il nigeriano: diversi, eppure entrambi essenziali per dare al Napoli quello che è mancato. È un discorso fatto mille volte: provate a togliere Lukaku e Lautaro all’Inter, Ronaldo e Morata alla Juve, Muriel e Zapata all’Atalanta, Immobile e Correa alla Lazio. Non è solo un esercizio di stile: è il Napoli che ha subito tantissime critiche, spesso e volentieri anche giustezza che non ha avuto a disposizione i due principali terminali offensivi per buona parte del campionato. Ora sì, e non ha più la “distrazione” europea: per questo è una mina vagante, anche di più, da non sottovalutare in ottica quarto posto.
Oltre due punti a partita. È la media di Osimhen e Mertens in campo insieme: in totale, è accaduto sette volte in campionato, dieci a livello stagionale. I numeri si alzano, di poco, se consideriamo anche le gare nelle quali i due principali centravanti del Napoli sono stati contemporaneamente a disposizione del proprio allenatore, come per esempio contro il Bologna. Una rarità, in una stagione tormentata per loro e per tutta la squadra partenopea, flagellata da ultimo dall’ennesimo stop di Ghoulam.
È in corsa per il quarto posto. Lo dice la classifica, lo dice il fatto che debba ancora giocare una gara nient’affatto scontata contro la Juventus. Lo dicono, soprattutto, quei due, il belga e il nigeriano: diversi, eppure entrambi essenziali per dare al Napoli quello che è mancato. È un discorso fatto mille volte: provate a togliere Lukaku e Lautaro all’Inter, Ronaldo e Morata alla Juve, Muriel e Zapata all’Atalanta, Immobile e Correa alla Lazio. Non è solo un esercizio di stile: è il Napoli che ha subito tantissime critiche, spesso e volentieri anche giustezza che non ha avuto a disposizione i due principali terminali offensivi per buona parte del campionato. Ora sì, e non ha più la “distrazione” europea: per questo è una mina vagante, anche di più, da non sottovalutare in ottica quarto posto.
Altre notizie
Ultime dai canali
juventusMaglia Juve 2024-25: arrivano le prime immagini reali
milanTOP NEWS del 23 aprile - Il Milan sprofonda, il rave party di San Siro, il nuovo tecnico del Milan
juventusUna finale raggiunta con la forza della disperazione, si vada in fondo ma poi si abbia il coraggio di cambiare per il bene della Juventus
juventusStagione 2024-25: Juventus in 5 competizioni
milanZazzaroni: "Ho ancora negli occhi il volto di Pioli che sembrava si chiedesse cosa ci faccio ancora qui? Con quale spirito potrà aver preparato la partita?"
milanMN - Ielpo dà il suo voto ai cinque anni di Pioli al Milan
juventusAlex Sandro vicinissimo a raggiungere Nedved
milanTMW Radio - Ponciroli: "Quando sono uscite le indiscrezioni su Leao centravanti mi è sembrata la mossa della disperazione e per me è un errore gravissimo"
Primo piano