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Zona Lazio: non è la squadra che segna di più nel recupero. Ma è quella che fa più punti
Si chiamava zona Caicedo. Ieri è stata la zona Milinkovic, in generale possiamo anche chiamarla zona Lazio e tutti contenti. Con il successo conquistato sul Verona, i biancocelesti continuano ad alimentare la fiammella delle proprie speranze Champions. Ma soprattutto hanno confermato di essere una squadra temibile quando il tempo a disposizione sta per scadere o è già scaduto. Dopo il 90’ insomma.
Non è la squadra che segna di più in extremis. Numeri alla mano, i biancocelesti non sono in realtà tra i più prolifici del campionato nei secondi tempi. Anzi, con 27 siglati nella ripresa si piazzano appena al settimo posto della Serie A in questa particolare graduatoria. Stesso discorso se guardiamo all’ultimo quarto d’ora: dal 75’ in poi, gli uomini di Simone Inzaghi hanno siglato otto reti. Sono poche, ma il dato più interessante è che lo sono anche in termini relativi, perché rappresentano appena il 17 per cento della produzione offensiva di Immobile & Co. Per capirsi, il Sassuolo ha siglato il 35 per cento dei suoi gol nell’ultimo quarto d’ora; la Juventus il 26, il Milan il 23, l’Inter il 21 per cento. Loro si accendono a fine partita, la Lazio semmai nel recupero. Quando non è comunque una delle più pericolose della Serie A. Di nuovo: dal 90’ in poi, la Lazio ha segnato 4 reti. In questo caso sono un discreto bottino, ma comunque inferiore alle 6 del Milan o alle 5 del Sassuolo, nonché uguale al dato di Spezia e Bologna. Niente di eccezionale insomma.
Ma quanti punti nel recupero. Il discorso cambia se invece le reti in zona Cesarini (o zona Lazio, appunto), le andiamo a pesare. I quattro gol dopo il 90’ hanno infatti fruttato a Caicedo e compagni ben sei punti in classifica (prima dello 0-1 col Verona, si tratta dell’1-1 con la Juve e delle due reti per passare da 3-2 a 3-4 in casa del Torino). Da questo punto di vista, la Lazio diventa invece la squadra più letale del campionato: meglio del Milan, che per esempio dai suoi sei gol nel recupero ha rimediato “solo” cinque punti (nello specifico: l’1-1 con l’Udinese, il 3-2 alla Lazio, i 2-2 con Parma e Verona). Mentre per esempio il Sassuolo “crolla” a tre punti conquistati oltre il 90’ e altre squadre non si avvicinano minimamente a questo dato. In buona sostanza: non sarà la squadra che segna di più nel recupero, ma di sicuro sa far fruttare queste marcature a tempo scaduto.
Non è la squadra che segna di più in extremis. Numeri alla mano, i biancocelesti non sono in realtà tra i più prolifici del campionato nei secondi tempi. Anzi, con 27 siglati nella ripresa si piazzano appena al settimo posto della Serie A in questa particolare graduatoria. Stesso discorso se guardiamo all’ultimo quarto d’ora: dal 75’ in poi, gli uomini di Simone Inzaghi hanno siglato otto reti. Sono poche, ma il dato più interessante è che lo sono anche in termini relativi, perché rappresentano appena il 17 per cento della produzione offensiva di Immobile & Co. Per capirsi, il Sassuolo ha siglato il 35 per cento dei suoi gol nell’ultimo quarto d’ora; la Juventus il 26, il Milan il 23, l’Inter il 21 per cento. Loro si accendono a fine partita, la Lazio semmai nel recupero. Quando non è comunque una delle più pericolose della Serie A. Di nuovo: dal 90’ in poi, la Lazio ha segnato 4 reti. In questo caso sono un discreto bottino, ma comunque inferiore alle 6 del Milan o alle 5 del Sassuolo, nonché uguale al dato di Spezia e Bologna. Niente di eccezionale insomma.
Ma quanti punti nel recupero. Il discorso cambia se invece le reti in zona Cesarini (o zona Lazio, appunto), le andiamo a pesare. I quattro gol dopo il 90’ hanno infatti fruttato a Caicedo e compagni ben sei punti in classifica (prima dello 0-1 col Verona, si tratta dell’1-1 con la Juve e delle due reti per passare da 3-2 a 3-4 in casa del Torino). Da questo punto di vista, la Lazio diventa invece la squadra più letale del campionato: meglio del Milan, che per esempio dai suoi sei gol nel recupero ha rimediato “solo” cinque punti (nello specifico: l’1-1 con l’Udinese, il 3-2 alla Lazio, i 2-2 con Parma e Verona). Mentre per esempio il Sassuolo “crolla” a tre punti conquistati oltre il 90’ e altre squadre non si avvicinano minimamente a questo dato. In buona sostanza: non sarà la squadra che segna di più nel recupero, ma di sicuro sa far fruttare queste marcature a tempo scaduto.
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