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TMW RADIO - Bergomi: "Inter favorita, Inzaghi ha sorpreso anche me. Ma la Juve fa paura"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 19 gennaio 2022, 19:02Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Bergomi: "Inter favorita, Inzaghi ha sorpreso anche me. Ma la Juve fa paura"

Beppe Bergomi intervistato da Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Giuseppe Bergomi, oggi commentatore tv per Sky, ha così parlato a TMW Radio, durante Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "I numeri dicono che l'Inter è favorita ma per me è ancora tutto aperto con Milan e Napoli, e in più non terrei fuori neanche la Juventus. Stanno facendo quella che io chiamo una rimonta silenziosa".

I rinnovi della dirigenza sono il miglior segnale per l'Inter?
"Se la presidenza è lontana c'è bisogno di una dirigenza forte e quest'estate hanno dimostrato di saper lavorare molto bene. Giusto e corretto rinnovarli".

Brozovic è il più importante della squadra?
"Insostituibile. Non c'è un altro nella rosa che faccia come lui, oltre alle qualità tecniche ha quelle fisiche, corre tantissimo. Anche se marcato a uomo riesce a venire sempre fuori: l'Inter non deve farselo scappare e rinnovare al più presto".

Devono blindare Inzaghi?
"Sta facendo un grandissimo lavoro, ha sorpreso anche me. Sono sincero. Merito di una grande base, sicuro, ma lui ha dovuto giocare diversamente da Conte: li lascia più liberi. La cosa che balza più all'occhio sono i braccetti di difesa, Bastoni lo trovi dappertutto così come le mezzali. Inzaghi è bravo ed empatico, ha carattere anche se è diverso da Conte".

All'Inter serve più un Frattesi o uno Scamacca?
"La squadra è completa, mancano giusto giocatori con un paio di caratteristiche: gente che salti l'uomo e vada in velocità. Questi sono i giocatori servono. Dei nomi fatti Frattesi mi piace tantissimo e anche Scamacca ha fisicità. Sono nomi interessanti".

Sensi può rilanciarsi alla Sampdoria?
"Giusto dargli l'opportunità di avere spazio, deve trovare continuità fisica come prima cosa. Può fare il regista, la mezzala o il trequartista: è duttile ma deve giocare".

Dybala all'Inter lo prenderebbe?
"Quando fai determinate scelte devi avere idee chiare: per esempio sento chi lo vorrebbe al posto di Calhanoglu. No, Dybala è una punta e gioca davanti. Però poi ci sono altri meccanismi: la continuità, l'ingaggio e la spesa. Il valore del ragazzo, comunque, non si discute anche se nella mia testa Dybala è sempre dovuto diventare la bandiera della Juventus. Non è detto che ogni rinnovo debba andare al rialzo...".

Martial è un profilo funzionale per la Juventus?
"L'ideale no perché alla Juve mancano i gol e chi li fa: qualcuno Martial, partendo da sinistra, però te lo garantisce e può essere utile. Potrebbe essere un buon rinforzo".

Quanto vede in risalita la Juve?
"Allegri gli ha dato stabilità difensiva, ultimamente non hanno più subito gol e preso sicurezze. La palla viaggia piuttosto lenta e davanti fatica a segnare ma continuano a far punti e ad accorciare. Quando hai la Juventus dietro fa sempre paura".

Manca uno alla Pjanic nel mezzo?
"Quanto è importante avere chi calcia le punizioni! Pjanic garantiva 5-6 gol a campionato, Arthur no. Continuo a ripetere: la Juventus ha difficoltà a fare gol".

Bravi il Milan e Pioli nella reazione all'errore di Serra?
"Sono stati bravi. Ultimamente fanno le cose per bene e non si sono fatti sopraffare dall'emotività: era una partita giocata male e non a caso Pioli ha parlato di colpe al 50-50. L'arbitro, poi, ha chiesto subito scusa: di più che doveva fare? Tutto l'ambiente per me ha reagito bene".


Quanto manca uno come Kjaer?
"Tanto, all'interno di un gruppo c'è un capitano ma tanti leader. Lì dentro lui comandava, mai l'avevamo visto giocare con questa personalità e determinazione. Sì, la rosa è corta, ma quando costruisci una squadra quanti centrali vuoi avere? Io poi a gennaio intervengo se, come l'anno scorso, c'è il Tomori di turno. Se c'è da prendere per prendere, allora anche qui sto con Maldini".

Il Milan lotta ancora per lo Scudetto?
"Sì, anche se nelle prossime due partite si gioca tanto. Se dopo aver giocato il derby e il Napoli, l'Inter fosse ancora davanti, a quel punto sarebbe già un po' in discesa. Però il Milan è ancora in corsa, così come il Napoli. Al completo è forte".

Come giudica la scelta di Insigne?
"Vedere questi ragazzi legati alla maglia che poi vanno via... Sarà che vengo da un calcio polveroso e ho giocato per una maglia sola e faccio scelte di cuore".

Insigne però si è sentito magari poco voluto?
"Certo, sono situazioni differenti. Però ricordo che Pellegrini, dai trenta anni in poi, ci faceva contratti un anno alla volta. E nella mia testa accantonavo qualsiasi offerta".

Come le sembra il Mourinho di oggi?
"Fuori dal campo si comporta sempre alla stessa maniera, ma con qualche sfumatura. Sul campo pure, non si può pensare che sia lui a valorizzarti i giocatori: li vuole già fatti, vedi Oliveira. Se poi mi chiedi: avrebbero potuto fare di più a Roma? Sì. Ma non sono più forti delle cinque che stanno davanti. C'è solo la Fiorentina a minare alcune certezze, tra cui le mie. Veder giocare loro, Torino e Verona ti dà una sensazione di freschezza".

La Fiorentina può lottare per l'Europa?
"Davanti hanno un ragazzo del 2000 che si prende responsabilità alla grande, la squadra gioca bene. A volte magari sbaglia ma poi risponde subito, sono convinto che lotteranno e il quinto posto può essere alla portata".

Chi le ricorda Vlahovic?
"Batistuta. Quando giocavamo contro di lui pensavo: 'Questo ce la scaraventa dentro'. Lo rivedo, con quella forza fisica e quel bel calcio. Poi c'è Gori, sta con mia figlia, che quando lo chiamavo mi raccontava di quanto fosse forte questo ragazzo".

Vede qualche nuovo difensore emergente?
"Casale del Verona, ma mi piace anche Parisi, terzino sinistro dell'Empoli. I mancini hanno sempre qualcosa in più".

A chi dovrà chiedere qualcosa in più Mancini per andare ai Mondiali?
"Noi dobbiamo sperare in Berardi. Ricordiamoci che all'Europeo inizialmente giocava lui e non Chiesa, fa gol con continuità e in quel momento dobbiamo sperare in lui. Oltre a Immobile, senza il quale abbiamo visto quante difficoltà abbiamo avuto".

Fiducioso?
"Ho abbastanza paura. All'Europeo si era visto che eravamo una squadra e gli altri delle nazionali, qui invece... Divago un attimo: chi ha fatto il regolamento? Come si fa a decidere via sorteggio chi gioca in casa? Pensare di andare a vincere in Portogallo è dura".