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TMW RADIO - Sconcerti: "Juve, rischi con Di Maria e Pogba. Ecco la top 11 della Serie A"
Il punto di Mario Sconcerti "Quello della Roma è progetto serio e costoso che conosceremo questa estate. Questa finale è una finale per il domani" -
Maracanà con Marco Picccari e Eleonora Marini
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A parlare delle notizie del giorno a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato il direttore Mario Sconcerti.
Milan, Ibra fuori 7-8 mesi. Ha senso tornare ancora in campo?
"Lo deve decidere lui, se il Milan gli dà la possibilità. Per lui il calcio è molto importante, sentirsi ancora un calciatore lo è. Poi magari gli potrebbe servire anche per stare senza calcio questo periodo. Certo, a 40 anni è dura anche per certi infortuni".
Le scelte della Juventus, di giocatori esperti, sono quelle volute da Allegri?
"E' anche quella tracciata da Allegri. Delle scelte contro di lui in società non le farebbero. Allegri vuole giocatori pronti e di grande qualità, li ha sempre voluti. Sono tutti giocatori fuori discussione ma con qualche eccezionalità. Di Maria è un giocatore che nel PSG non era più un titolare stabile, Pogba negli ultimi due anni ha giocato le metà delle partite. Sulle qualità non c'è nulla da dire, sono eccezionali, ma il rischio è andare a rafforzare l'incertezza, con rendimenti non sicuri".
Ci dice la top 11 della Serie A?
"In porta Maignan, difesa a 4 con Di Lorenzo, Theo Hernandez, Skriniar e De Ligt. Centrocampo con M.Lopez, Milinkovic-Savic e Tonali, davanti Berardi, Vlahovic e Leao".
L'allenatore?
"Servirebbe un allenatore sicuro. Pioli è da ambiente, quindi ci metterei Allegri o Mourinho".
Roma, stasera la finale di Conference:
"Credo che non sia la conclusione di un viaggio ma l'inizio. La Roma in questo momento non è una grande squadra ma questa non è neanche una grande coppa. La verità ce la dice il campionato. ma è un progetto serio quello della Roma e lo capiremo forse questa estate la forza definitiva di questa proprietà. La gente vede in questa finale non il massimo del calcio ma una tappa fondamentale di avvicinamento al grande calcio".
Milan, Ibra fuori 7-8 mesi. Ha senso tornare ancora in campo?
"Lo deve decidere lui, se il Milan gli dà la possibilità. Per lui il calcio è molto importante, sentirsi ancora un calciatore lo è. Poi magari gli potrebbe servire anche per stare senza calcio questo periodo. Certo, a 40 anni è dura anche per certi infortuni".
Le scelte della Juventus, di giocatori esperti, sono quelle volute da Allegri?
"E' anche quella tracciata da Allegri. Delle scelte contro di lui in società non le farebbero. Allegri vuole giocatori pronti e di grande qualità, li ha sempre voluti. Sono tutti giocatori fuori discussione ma con qualche eccezionalità. Di Maria è un giocatore che nel PSG non era più un titolare stabile, Pogba negli ultimi due anni ha giocato le metà delle partite. Sulle qualità non c'è nulla da dire, sono eccezionali, ma il rischio è andare a rafforzare l'incertezza, con rendimenti non sicuri".
Ci dice la top 11 della Serie A?
"In porta Maignan, difesa a 4 con Di Lorenzo, Theo Hernandez, Skriniar e De Ligt. Centrocampo con M.Lopez, Milinkovic-Savic e Tonali, davanti Berardi, Vlahovic e Leao".
L'allenatore?
"Servirebbe un allenatore sicuro. Pioli è da ambiente, quindi ci metterei Allegri o Mourinho".
Roma, stasera la finale di Conference:
"Credo che non sia la conclusione di un viaggio ma l'inizio. La Roma in questo momento non è una grande squadra ma questa non è neanche una grande coppa. La verità ce la dice il campionato. ma è un progetto serio quello della Roma e lo capiremo forse questa estate la forza definitiva di questa proprietà. La gente vede in questa finale non il massimo del calcio ma una tappa fondamentale di avvicinamento al grande calcio".
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