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Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 1° dicembreTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 01:00Serie A
di Daniel Uccellieri

Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 1° dicembre

Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena, ecco le notizie più importanti
L'INFORTUNIO DI VLAHOVIC CAMBIA IL SUO FUTURO. E LA JUVE CI RIPROVERÀ ALLE SUE CIFRE. PER MCKENNIE INVECE IL RINNOVO È IN STANDBY. TORINO, COSÌ NON VA: UNA FIGURACCIA CONTRO IL MILAN POTREBBE COSTARE IL POSTO A BARONI. IL PARMA PENSA A UN ALTRO PORTIERE: IDEA MANDAS IN PRESTITO. LA LAZIO VUOLE CEDERLO L'infortunio di Dusan Vlahovic non fa certamente piacere alla Juventus, che dovrà rinunciare al serbo per un lungo periodo. C'è però anche un lato positivo, come sottolinea Tuttosport, ovvero quello relativo al mercato perché il suo problema fisico potrebbe allontanare Bayern Monaco e Barcellona, favorendo così i bianconeri, che un ultimo tentativo alle cifre che loro hanno sempre avuto in mentre potrebbero anche farlo. Prima andranno capiti i margini di manovra, ma la speranza c'è. Ovviamente tutti in società avrebbero preferito continuare a vederlo protagonista sul terreno di gioco, trascinatore e leader di una squadra che ancora non ha convinto pienamente. Intanto è definitivamente evaporata la possibilità di un addio anticipato a gennaio, che non era comunque previsto. Il classe 2000 sta dimostrando di essere un professionista esemplare, impegnandosi al massimo in allenamento, usando parole al miele per i compagni e offrendo prestazioni di livello. Weston McKennie è sicuramente uno dei giocatori più importanti di questa Juve di Spalletti. Il tecnico bianconero lo sta utilizzando praticamente sempre. La sua grande duttilità è una risorsa quasi unica se si pensa che può essere impiegato sulle fasce oltre che in mezzo al campo dove la.Juventus avrebbe bisogno di un ulteriore rinforzo. Il problema è che ha il contratto in scadenza nel giugno 2026 e al momento non si registrano passi avanti per il rinnovo. In questa condizione diventa molto appetibile, una vera occasione sul mercato. La Juventus è intenzionato a fare muro ma bisognerà capire anche poi la volontà del centrocampista americano, soprattutto se dovessero arrivare offerte dall’estero. Su di lui c’è movimento in Premier League ma anche in MLS. In Italia ancora non si è fatto vivo nessuno in maniera concreta ma magari presto le cose potrebbero cambiare. Insomma una situazione non facile da gestire in cui ogni opzione non è da escludere. Il rischio che McKennie possa andare via a parametro zero è molto concreto per cui le prossime settimane saranno decisive per capire quale potrà essere il suo futuro. Se ancora alla Juve o da altre parti. Il suo non è un ingaggio impossibile, allo stato attuale guadagna 3 milioni. Per convincerlo a restare servirà una proposta migliore. La parola ora spetta al club bianconero ma il tempo stringe e presto una decisione dovrà essere presa. Il Torino non è riuscito ancora una volta ad approcciare bene una partita contro una squadra sulla carta inferiore come il Lecce e alla fine ha perso nuovamente, questa volta con il risultato di 2-1. A rendere ancora più dolorosa la sconfitta è stato il calcio di rigore sbagliato da Asllani in pieno recupero, con l'albanese che si è preso le responsabilità di calciare dal dischetto, ma si è fatto bloccare la conclusione da Falcone. Secondo quanto riportato da Tuttosport, la società, che non ha comunque rilasciato dichiarazioni dopo il ko, sta riflettendo sulla posizione di Marco Baroni. Qualora i granata dovessero perdere male contro il Milan, l'ex Lazio rischierebbe anche di saltare. I tifosi inoltre non sono contenti dell'atteggiamento dei calciatori e a dimostrarlo è il fatto che si sono allontanati quando la squadra è andata sotto il settore ospiti al termine del match. Chi ci è rimasto male è stato Guillermo Maripan, che ha invitato i compagni a rientrare all'interno dello spogliatoio. Un clima di conseguenza molto particolare e difficile, con una settimana che si preannuncia davvero complicata da gestire per l'allenatore italiano. In tutto questo, scrive il quotidiano, Cairo non era presente e questo può favorire altre critiche all'indirizzo del club. Christos Mandas è in uscita dalla Lazio dopo non essere mai sceso in campo in questo avvio di stagione e sta cercando una squadra disposta a puntare su di lui. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il Parma lo prenderebbe volentieri in prestito, nonostante sia da poco arrivato Guaita. Il punto è che i biancocelesti vorrebbero cederlo per 7-8 milioni di euro a titolo definitivo e aspettano proposte dalla Premier League o da LaLiga. In carriera Mandas vanta 33 presenze con l'Atromitos Atene, 32 gettoni con la Lazio e 29 incontri con l'OFI Creta. Inoltre è sceso in campo 2 volte con la Grecia, 2 con l'Under 21, 6 con l'Under 19, 5 con l'Under 18, 9 con l'Under 17 e 3 con l'Under 16. Il suo contratto con i biancocelesti scadrà il 30 giugno 2029, ma con ogni probabilità il rapporto lavorativo con la società di Claudio Lotito si interromperà già nella sessione di trasferimenti invernale. IL MANCHESTER CITY VALUTA UN COLPO DA 75 MILIONI: SEMENYO OBIETTIVO PER L'ATTACCO. L'ARSENAL VUOLE PARLARE SEMPRE PIÙ SPAGNOLO: NEL MIRINO UN GIOIELLINO DELL'ELCHE. LIVERPOOL, SMENTITE LE VOCI DI UN RITORNO DI KLOPP. NÉ DA ALLENATORE NÉ CON UN ALTRO RUOLO Il Manchester City punta a rinforzare il reparto offensivo già a gennaio per restare in scia dell’Arsenal in vetta alla Premier League. I Citizens, attualmente a cinque punti dai Gunners, dovranno fare a meno fino al termine del 2025 di Omar Marmoush, out per quasi cinque settimane a causa della Coppa d’Africa. A questo si aggiungono Jérémy Doku, rientrato solo da poco a pieno ritmo, e le prestazioni deludenti di Savinho e Oscar Bobb, che non stanno incidendo come sperato. Secondo il Times, il club inglese sta valutando seriamente l’acquisto di Antoine Semenyo, la rivelazione del Bournemouth. L’attaccante ghanese, 25 anni, è già a quota sei gol e tre assist in 12 partite, quinto miglior marcatore della Premier League. La sua versatilità - capace di giocare su entrambe le fasce e talvolta da centravanti - lo rende il profilo ideale per Pep Guardiola, che cerca di ridurre la dipendenza dall’infallibile Erling Haaland e dare più respiro a Phil Foden e Bernardo Silva, spesso schierati sulle ali pur essendo giocatori più centrali. Anche il Liverpool aveva monitorato Semenyo ma, dopo una sessione estiva da oltre 400 milioni di sterline, i Reds non sembrano intenzionati a muoversi sul mercato invernale. Per il City, invece, il momento è perfetto: la clausola rescissoria dell’ala, pari a 74 milioni di euro, entrerà in vigore a gennaio e l’assenza del Ghana dalla Coppa d’Africa facilita la trattativa. L’Arsenal guarda con grande attenzione alla Liga e, in particolare, al talento dell’Elche Rodrigo Mendoza. Secondo Football Insider, il direttore sportivo dei Gunners Andrea Berta - figura di grande peso nel calcio spagnolo dopo gli anni all’Atlético Madrid - sta guidando l’interesse per il centrocampista classe 2005 in vista delle prossime finestre di mercato. Berta, già protagonista di operazioni di alto profilo come gli arrivi di Martin Zubimendi e Cristhian Mosquera, considera Mendoza un profilo ideale per la crescita futura dell’Arsenal. Il 21enne spagnolo sta convincendo in pieno con l’Elche e nel suo contratto figura una clausola rescissoria di circa 17 milioni di sterline (circa 20 milioni di euro), cifra ritenuta molto appetibile per un talento del suo potenziale. I Gunners non sono gli unici a monitorarlo: anche Manchester City e Real Madrid hanno acceso i radar, consapevoli che il prezzo fissato dall’Elche potrebbe trasformarsi in un’occasione di mercato. Al momento, però, nessuna trattativa concreta è stata avviata. Fonti vicine al club sottolineano che l’Arsenal difficilmente affonderà il colpo già a gennaio, preferendo valutare Mendoza come obiettivo estivo. Berta, tuttavia, resta in prima linea. Il Liverpool cerca soluzioni per uscire da un momento delicato, ma una cosa appare ormai certa: a dispetto di alcune voci circolate nelle ultime ore, Jurgen Klopp non tornerà ad Anfield per salvare Arne Slot. A rivelarlo è il Telegraph, secondo cui l’ex tecnico tedesco ha lasciato il club esausto, convinto di non avere più le energie necessarie per guidare una squadra con aspettative così elevate. La sua uscita di scena, inoltre, ha permesso il ritorno di figure chiave come Michael Edwards e Julian Ward, pilastri di una struttura sportiva che in passato aveva creato frizioni ma anche contribuito a scelte di mercato determinanti. Nell’attuale contesto, nonostante la crisi di risultati che sta colpendo la gestione Slot, la dirigenza non considera l’ipotesi di richiamare Klopp. Una possibilità solo teorica, come viene definita, ma in pratica inesistente: il tecnico è ormai immerso nel progetto Red Bull e ha già avuto un ruolo nelle prime decisioni strategiche, come l’uscita di Marco Rose dal Lipsia. Un ritorno immediato in panchina, soprattutto al Liverpool, non rientra nei suoi piani. Resta invece incerta la posizione di Arne Slot. La vittoria esterna sul West Ham (2-0) ha dato una boccata d’ossigeno all’olandese, ma non ha dissipato le ombre sul suo futuro. Il club osserva, valuta e attende segnali di continuità, mentre la pressione cresce e il fantasma del confronto con l’era Klopp continua a incombere. Per ora, però, il Liverpool va avanti con Slot. E lo farà senza guardare al passato.