Balde: "A gennaio ho detto alla Lazio che volevo andare in Spagna. Pedro? Era il migliore"
Mahamadou Balde, esterno del Tenerife, che in passato ha vestito la maglia della Lazio, si è raccontato al podcast The After, ripercorrendo le emozioni vissute il giorno del suo debutto in biancoceleste: "È stato molto speciale. Non me l'aspettavo, è stato molto difficile. Sono stato convocato insieme a un mio compagno della Primavera per la gara contro la Real Sociedad. Dopo l'espulsione di un giocatore avversario, e con il risultato a favore di 3-0, si è aperta la possibilità per entrare in campo".
Ci racconti quando del periodo in cui ha lasciato la Lazio?
"A gennaio ho detto alla Lazio che volevo andare in Spagna, poi in estate mi ha chiamato il Tenerife. È una squadra storica, che ha l'obiettivo di tornare in Seconda Divisione. Hanno parlato molto bene di me, mi hanno detto che mi volevano, e io ho accettato".
Come si è trovato con Pedro?
"Alla Lazio era il migliore. Giocava bene su entrambe le fasce e dribblava in maniera velocissima in spazi molto stretti. Per me è stato lui a fare la differenza. Non parla tanto, è un giocatore silenzioso come me".
Il suo infortunio al ginocchio l'ha condizionata.
"È stato difficile perché è arrivato in un momento in cui stavo bene, mi allenavo già con la prima squadra della Lazio. Ero lì da solo, poi mio padre è venuto a stare con me per due settimane dopo l'operazione. La riabilitazione è un processo complicato, soprattutto i primi mesi. Avevo molto dolore, era difficile anche solo piegare il ginocchio. Non sapevo come sarei tornato e in quanto tempo, ma alla fine mi sono ripreso in fretta. Dopo solo quattro mesi sono tornato in campo, mi sentivo anche meglio di prima".
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