Lazio, rosso Gila: la ricostruzione. E Cataldi indignato svela: "Ha detto questo. Che roba è?"
Nervi a fior di pelle, rabbia e contestazioni plateali. È successo questo e altro al minuto 78 di Lazio-Bologna (1-1 all'Olimpico), in seguito all'espulsione per somma di cartellini gialli di Mario Gila nell'arco di pochi secondi. Episodio che ha fatto scatenare la frustrazione della panchina biancoceleste.
La ricostruzione
Tutti inizia da un intervento a gamba alta di Mario Gila su Santiago Castro per la contesa di un pallone, con conseguente ammonizione dall'arbitro Fabbri. Scelta, questa, ampiamente polemizzata dal centrale spagnolo all'indirizzo del direttore di gara, che non ci ha pensato due volte ad estrarre il cartellino rosso ai danni del giocatore della Lazio. Il motivo è semplice, ossia per eccesso di proteste ravvisato. Da qui è cominciato il putiferio, con diversi membri della panchina biancoceleste che si sono alzati in piedi per mostrare sconcerto e contrarietà per la decisione.
Reazione a caldo
Danilo Cataldi, fortemente legato alla Lazio e uscito dal campo al minuto 75, è esploso dalla rabbia e a bordo campo dell'Olimpico si è rivolto così a Fabbri: "Siete dei permalosi, ma che roba è? Ma stiamo scherzando!?", le prime parole indignate percepite dai microfoni ambientali. Poi la spiegazione di quanto accaduto da parte del centrocampista biancoceleste: "Dice tre volte che c**o e lo mandi fuori". E per l'incredulità della decisione immutata dal direttore di gara, Cataldi ha ripetuto ad alta voce all'indirizzo del giudice di campo: "Ma che roba è, ma che roba è?!".
Altre notizie
Ultime dai canali






