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Pellegrini: "Inter, vittoria di squadra. Quagliarella? C'è rabbia"
Luca Pellegrini, ex giocatore e attuale commentatore di Sky Sport, a RMC Sport 'Live Show':
Il risultato del derby di Milano rispecchia le tue previsioni?
"Sulla carta sicuramente il Milan veniva considerato come favorito rispetto all'Inter, che però ha trovato lo spirito di gruppo e la compattezza in un momento di estrema difficoltà. La differenza in A la fa la testa, la determinazione, la voglia e la fame di non mollare mai. L'Inter ieri è stata squadra".
Sulla lotta Champions:
"Sicuramente le milanesi, che sono più avanti in classifica, hanno un vantaggio che possono gestire. Questo mese sarà determinante, usciranno anche i primi caldi e giocare di sera farà la differenza per il fisico dell'atleta. Anche 3-4 punti di vantaggio sono tanta roba. Il 31 però c'è sia Inter-Lazio che Roma-Napoli, partite nelle quali la posta in palio è altissima e quindi è ancora tutto da giocare".
Un aggettivo per la Sampdoria di Giampaolo?
"Spettacolare. Quando i maestri d'orchestra suonano diventa una bella sinfonia quella blucerchiata. Mi ha impressionato l'altruismo degli attaccanti, che di solito pensano solo a calciare in porta senza preoccuparsi del compagno messo meglio. Poi direi anche imprevedibile. Contro l'Atalanta la Sampdoria non meritava di perdere, ma contro il Sassuolo ha preso punti importanti".
Su Quagliarella:
"Inimitabile e ineguagliabile. A quell'età non è facile essere ancora così lucido e preciso: dietro c'è tanta professionalità e un pizzico di sana rabbia. Fabio ha il rammarico di non aver potuto vivere gli anni migliori della propria carriera per quel fattaccio accaduto a Napoli. Magari ora vuole recuperare il tempo perduto".
Sull'Atalanta:
"È sempre un piacere commentarla, sai che vedrai qualcosa di diverso, propositivo e bello. Gioca con talmente tanta intensità che trovi sempre qualcosa da dire e analizzare. A volte mi lasciano basito i passaggi a vuoto come quello di ieri col Chievo".
Il risultato del derby di Milano rispecchia le tue previsioni?
"Sulla carta sicuramente il Milan veniva considerato come favorito rispetto all'Inter, che però ha trovato lo spirito di gruppo e la compattezza in un momento di estrema difficoltà. La differenza in A la fa la testa, la determinazione, la voglia e la fame di non mollare mai. L'Inter ieri è stata squadra".
Sulla lotta Champions:
"Sicuramente le milanesi, che sono più avanti in classifica, hanno un vantaggio che possono gestire. Questo mese sarà determinante, usciranno anche i primi caldi e giocare di sera farà la differenza per il fisico dell'atleta. Anche 3-4 punti di vantaggio sono tanta roba. Il 31 però c'è sia Inter-Lazio che Roma-Napoli, partite nelle quali la posta in palio è altissima e quindi è ancora tutto da giocare".
Un aggettivo per la Sampdoria di Giampaolo?
"Spettacolare. Quando i maestri d'orchestra suonano diventa una bella sinfonia quella blucerchiata. Mi ha impressionato l'altruismo degli attaccanti, che di solito pensano solo a calciare in porta senza preoccuparsi del compagno messo meglio. Poi direi anche imprevedibile. Contro l'Atalanta la Sampdoria non meritava di perdere, ma contro il Sassuolo ha preso punti importanti".
Su Quagliarella:
"Inimitabile e ineguagliabile. A quell'età non è facile essere ancora così lucido e preciso: dietro c'è tanta professionalità e un pizzico di sana rabbia. Fabio ha il rammarico di non aver potuto vivere gli anni migliori della propria carriera per quel fattaccio accaduto a Napoli. Magari ora vuole recuperare il tempo perduto".
Sull'Atalanta:
"È sempre un piacere commentarla, sai che vedrai qualcosa di diverso, propositivo e bello. Gioca con talmente tanta intensità che trovi sempre qualcosa da dire e analizzare. A volte mi lasciano basito i passaggi a vuoto come quello di ieri col Chievo".
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