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Reina: "Cori razzisti? Spetta ad arbitro e procura sospendere la partita"
Pepe Reina ha parlato ai microfoni di Sky Sport dell'episodio che ha visto coinvolti Kessie e Bakayoko, beccati dai cori razzisti e dagli ululati dei tifosi della Lazio durante la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Ecco le parole del portiere rossonero.
Sui cori razzisti nei confronti di Kessie e Bakayoko: "Secondo me si sono comportati benissimo, perchè altrimenti avrebbero potuto fare diversamente. Tutti abbiamo sentiti i cori dai tifosi della Lazio. Ovviamente se ne occupava Romeo (il team manager, ndr) e noi pensavamo a giocare perchè era una partita troppo importante. Onore a Baka e Franck, perchè non hanno fatto altro che pensare al campo".
Se hanno pensato di andare dall'arbitro a farlo notare: "Noi non dobbiamo fare questo. Loro hanno la possibilità di farlo, gli arbitri e la procura. E' il loro lavoro, non il nostro. L'unica cosa che potevamo fare era continuare a giocare a calcio. Sono loro che devono fermare il gioco".
Cosa direbbe ad un compagno se gli dicesse di voler lasciare l'Italia per i cori razzisti dei tifosi: "Non si deve arrivare a questi pensieri. Speriamo sia l'ultima volta. Bakayoko e Kessie sono persono che hanno la testa sulle spalle. Sanno che non tutti i tifosi sono così. Quelli sono dei cretini rimasti nel 1800. Dobbiamo voltare pagina. Dobbiamo essere forti nel lanciare il messaggio contro il razzismo, però purtroppo gli imbecilli ci sono dappertutto".
Sui cori razzisti nei confronti di Kessie e Bakayoko: "Secondo me si sono comportati benissimo, perchè altrimenti avrebbero potuto fare diversamente. Tutti abbiamo sentiti i cori dai tifosi della Lazio. Ovviamente se ne occupava Romeo (il team manager, ndr) e noi pensavamo a giocare perchè era una partita troppo importante. Onore a Baka e Franck, perchè non hanno fatto altro che pensare al campo".
Se hanno pensato di andare dall'arbitro a farlo notare: "Noi non dobbiamo fare questo. Loro hanno la possibilità di farlo, gli arbitri e la procura. E' il loro lavoro, non il nostro. L'unica cosa che potevamo fare era continuare a giocare a calcio. Sono loro che devono fermare il gioco".
Cosa direbbe ad un compagno se gli dicesse di voler lasciare l'Italia per i cori razzisti dei tifosi: "Non si deve arrivare a questi pensieri. Speriamo sia l'ultima volta. Bakayoko e Kessie sono persono che hanno la testa sulle spalle. Sanno che non tutti i tifosi sono così. Quelli sono dei cretini rimasti nel 1800. Dobbiamo voltare pagina. Dobbiamo essere forti nel lanciare il messaggio contro il razzismo, però purtroppo gli imbecilli ci sono dappertutto".
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