Lazio, super Correa: ad Auronzo c'è la 'Tucu-mania'
Nonostante la sua altezza (188 cm), riesce a muoversi molto rapidamente. Interno, esterno e finte di corpo. Crea occasioni su occasioni ogni volta che è in possesso, anche se ne concretizza poche (9 gol tra campionato, coppa ed Europa League). Ecco qui dovrà migliorare, nella fase realizzativa.
Ha finito l'anno in crescendo, con dei gol decisivi. A Milano in semifinale di Coppa Italia col Milan e in finale contro l’Atalanta. Ma al di là dei centri ha fornito una serie di prestazioni incredibili, come quella nel derby di ritorno contro la Roma. L’investimento fatto per lui la scorsa estate (19 milioni totali) si è rivelato giusto, anche se all’inizio della sua avventura aveva lasciato qualche perplessità. Veniva da un calcio diverso, ci ha messo tre mesi per entrare nei meccanismi di Inzaghi, da dove poi non è più uscito. Basta vedere una partita o un allenamento della Lazio per capirne il motivo. Se ne sono accorti tutti, soprattutto i tifosi, tra i quali è scattata la Tucu-mania.“Chi è il Tucu?”, ha chiesto ieri una bambina al padre a bordo campo. “Quello che ci ha fatto vincere la Coppa Italia”, la risposta. È subito in palla l’argentino, si muove in coppia con Immobile in tutte le esercitazioni ad Auronzo. Partirà titolare in cime alle gerarchie con Ciro. Dovrà essere l’uomo in più, perché la prossima stagione dovrà essere quella del salto di qualità.