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Tra proteste e riflessioni: Inzaghi vuole una Lazio più cattivaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 19 settembre 2019, 21:45Serie A
di Michele Pavese

Tra proteste e riflessioni: Inzaghi vuole una Lazio più cattiva

Simone Inzaghi non se ne riesce a capacitare. La sua Lazio è stata in totale controllo della sfida per quasi tutto il primo tempo e ha più volte sfiorato il raddoppio; poi, però, il rigore fischiato per un contatto tra Lucas Leiva e Djokovic ha permesso al Cluj di pareggiare e di ritrovare entusiasmo. Un episodio controverso e decisivo, come sottolinea lo stesso tecnico a fine gara: "La sconfitta è immeritata. L'arbitro ha fischiato un calcio di rigore viziato da un precedente fallo su Leiva. Ma se l'avessimo chiusa prima, non avremmo avuto da reclamare. Avremmo meritato di più, il k.o. ci dispiace ma il buon primo tempo ci deve far riflettere".

Come contro la SPAL, i capitolini non sono riusciti a chiudere il match quando avrebbero potuto e sono calati vistosamente nella ripresa.

L'analisi di Inzaghi, quindi, sembra giusta a metà: se da un lato è giusto asserire che il rigore sia stato in qualche modo decisivo, dall'altro l'avversario non era proprio dei più irresistibili. Il turnover, seppur mirato, non ha portato benefici: Berisha non è ancora al top, mentre Jony ha mollato dopo un bel primo tempo. Le difficoltà ci sono state soprattutto a livello offensivo: Caicedo e Correa hanno prodotto pochissimi pericoli dalle parti di Arlauskis e in panchina c'era solo l'esordiente Adekanye. La rinuncia a Ciro Immobile, quindi, non ha portato i frutti sperati. Ci sono tante riflessioni da fare; la Lazio deve risolvere in fretta i problemi di concentrazione e continuità. Per fortuna la stagione è appena iniziata.