La Lazio ha tirato fuori gli attributi
“Nel secondo tempo abbiamo dominato”, ha spiegato il tecnico biancoceleste nel post partita. E che sarebbe stata un’altra partita lo si è capito subito. Pronti, via, la Lazio ha ottenuto un corner: è stato il primo segnale di un risveglio che tutti avrebbero voluto e nessuno mai pensava potesse accadere.
Ha tirato fuori gli attributi la Lazio, tutta. Dal primo all’ultimo, compresi i due subentrati al 46’: Cataldi e Patric. Perché la palla scottava e l’Olimpico rumoreggiava come non ha mai fatto negli ultimi anni. Ci sarebbe voluta una Lazio super soltanto per provare a riaprire i conti con l’Atalanta, figuriamoci addirittura per pareggiare. Da 0-3 a 3-3, in 45’. Non per merito di gioco fluido e preciso, no. Ma grazie a tanta voglia, applicazione e sacrificio. Quell’aggressività che aveva invocato Acerbi da Coverciano 10 giorni fa e richiesta ancora da Lotito in settimana. “Loro (l’Atalanta, ndr) hanno più fame di noi”, aveva detto. Se si guarda il primo tempo è una tesi inconfutabile, ma nella ripresa si è visto un altro atteggiamento. Da 0-3 a 3-3, il 45’, anzi in meno di mezz’ora. La Lazio ha ripreso l’Atalanta perché ha tirato fuori i propri attributi. In un momento di difficoltà, quando era alle corde, dimostrando a tutti gli scettici di averli. Ora che li ha tirati fuori, è bene usarli sempre. Già da giovedì, quando a Glasgow ci sarà un’altra battaglia contro il Celtic.