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ESCLUSIVA TMW - Bianchessi: "Lazio, la crescita del vivaio e il Milan"TUTTO mercato WEB
martedì 22 ottobre 2019, 14:38Serie A
di Riccardo Caponetti
esclusiva

Bianchessi: "Lazio, la crescita del vivaio e il Milan"

En plein del settore giovanile della Lazio, che nello scorso weekend ha vinto in tutte le categorie agonistiche. Dall'Under 13 all'Under 16: un fine settimana che ha regalato solo sorrisi. Trionfi che portano la firma soprattutto di Mauro Bianchessi, Responsabile del vivaio biancoceleste arrivato a Formello nel luglio 2017. 15 anni all’Atalanta, 11 stagioni al Milan e poi il suo approdo nella Capitale. Un vero scopritore di talenti, tra cui Donnarumma, Conti, Cutrone, Locatelli, Caldara,Gabbiadini, Cristante e Petagna su tutti. Bianchessi è alla terza stagione in biancoceleste e ,in tempi record, sono già arrivati risultati inaspettati e non solo".

Proprio la scorsa settimana, al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ di Roma, erano ben sei i giocatori che si sono vestiti d’azzurro. Bianchessi, cosa ci può dire  di questi ragazzi? 
“È il frutto del nostro lavoro in questi 28 mesi laziali. In realtà i nazionali della categoria sono 7, ma Dutu risponde alla chiamata della Romania. Tutto il
Settore Giovanile ci riempie di soddisfazioni, questo è solo un punto di partenza che ci deve spronare a fare ancora meglio.”
 
L’Under 15 di Tommaso Rocchi è prima, l’Under 16 di Alboni è quarta, l’Under 14 ha il primato, quella che ancora deve trovare la giusta quadratura è l’Under 17. Quali sono gli obiettivi che si è prefissata la Lazio per questa stagione?
“Crescere senza porci limiti né farsi condizionare dalle classifiche che comunque ci sorridono. Stiamo facendo un lavoro mirato per la crescita dei calciatori soprattutto in Under 17 che, per età e mentalità dei ragazzi, è quella più difficile. Il nostro obiettivo è formare i calciatori per la Prima Squadra con metodi di allenamento integrati e mirati alla crescita del giocatore.”
 
Lo scorso anno sono state molteplici le favole biancocelesti, giocatori passati dal dilettantismo al professionismo, addirittura arrivati in Nazionale. Uno su tutti è stato Michele Riosa. In questa stagione Valerio Crespi, arrivato dal Savio a luglio, dopo 7 giornate ha realizzato altrettanti gol, è il vero trascinatore della squadra Under 16. Quali sono i metodi di lavoro che fanno volare questi ragazzi soprattutto in un passaggio non semplice?
“La strategia societaria è nell’individuare giocatori giovani con determinate qualità che pochi competitor vedono e cercano. Da quel momento in poi, partiamo nella costruzione e sviluppo del calciatore e vedrete che qualcuno di questi aquilotti arriverà a giocare allo Stadio Olimpico. Investiamo poco più di 200 mila euro all'anno nel mercato per tutto il Settore Giovanile, contro società che spendono milioni di euro prendendo giocatori Over 16 in Europa. Noi, col lavoro e le idee vogliamo costruirceli in casa.”

Il progetto Lazio lo sposano in molti, ultimamente preferito anche a quello di Trigoria, qual è la vostra carta vincente?
“Idee, lavoro, competenza, pazienza e soprattutto meritocrazia. Nelle nostre squadre abbiamo creato competizione tra i ragazzi, stimoli forti per far sempre meglio sia per chi gioca, sia per chi vorrebbe giocare, ma tutti sanno che l'obiettivo è migliorarsi per guadagnarsi la maglia da titolare.”

Nuovi campi a Formello, nuovi spogliatoi esclusivi per il Settore Giovanile, un nuovo centro Sportivo (il "Green Club"), lezioni per i ragazzi. Sono aumentati i costi del Settore Giovanile?
“Abbiamo ottimizzato le risorse cercando di sviluppare le idee e l'innovazione. Ad oggi spendiamo per tutto il Settore Giovanile, esclusa la Primavera che
non è di mia competenza, circa 2.300.000 tutto compreso. Altre Società spendono anche 5 volte più di noi ed in classifica si trovano dietro le nostre squadre. Nel settore giovanile non sono i soldi a fare la differenza. Non è perché spendi 10 milioni che sei più bravo, nel calcio 1+1 può fare 4 come 0.”


Il calcio viene vissuto in maniera differente. Dopo tre anni, può dirci la differenza tra Milano e Roma, anche a livello di piazza?
“A Roma c'è molta esasperazione, soprattutto in alcune famiglie che vedono nei propri figli la soluzione dei problemi di oggi. Il calcio invece deve essere vissuto con serenità senza dimenticare mai che l'unica certezza è la scuola. Non mi stancherò mai di ripeterlo.”

Nel capoluogo Lombardo ancora rimpiangono la sua partenza, anche i risultati dimostrano che dopo il suo addio, il Settore Giovanile rossonero fa fatica. La
Primavera è retrocessa, l’Under 18 ha perso 6-0 con il Genoa, insomma, una situazione ben differente da quella che aveva lasciato lei
.
“Il Settore Giovanile del Milan risente la mancanza di continuità e uniformità di idee di questo ultimo periodo, ma vi assicuro che ho lasciato giocatori forti, alcuni ancora al nelle giovanili, mentre altri come Pobega invece giocano fuori. Il mio augurio va a Carbone, che per me è come un fratello, di riuscire a riportare tutto il settore in cima, dove l'avevamo lasciato.”

Il Milan non sta passando un periodo idilliaco, secondo lei è dovuto anche ai cambi societari?
“Il Milan società deve trovare stabilità e serenità, tutti questi cambi dirigenziali non portano a questo. Maldini, lo conosco e vi assicuro che vive per il Milan, gli auguro tutto il bene possibile e sopratutto di riuscire a imitare Galliani che ha fatto la storia del Club vincendo tutto.”

Mauro Bianchessi ha rivoluzionato in positivo il Settore Giovanile della Lazio, frutti raccolti ancor prima del tempo e numerosi progetti in via di evoluzione. Cosa dobbiamo aspettarci ancora?
“La nostra forza è Claudio Lotito che non mi fa mai mancare il suo sostegno. Stiamo pensando ed elaborando una nuova idea, ma tempo al tempo e passo dopo passo ci incamminiamo verso la meta prefissata.”